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La ricerca contro il Covid-19: dalle Coop in arrivo 1 milione e mezzo di euro per i monoclonali

Sono 151mila le persone che hanno contribuito alla raccolta fondi a sostegno dei ricercatori di Toscana Life Sciences guidati dal professor Rappuoli

L’obiettivo era raccogliere 1 milione e mezzo di euro ed è stato superato in poco più di un mese: dal 1 dicembre del 2020 al 10 gennaio sono 151mila le persone che hanno contribuito alla raccolta fondi a sostegno della terapia contro il Covid-19 basata sugli anticorpi monoclonali della Fondazione Toscana Life Sciences.

È stato un successo di partecipazione popolare quindi il crowdfundingSosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani”, lanciato da Unicoop Firenze, Coop Alleanza 3.0, Coop Centro Italia, Unicoop Tirreno, Coop Unione Amiatina e Coop Reno, che ha raccolto 1 milione e 578mila euro a sostegno del team dei ricercatori che si trova a Siena guidato dallo scienziato di fama internazionale Rino Rappuoli.

In 40 giorni le donazioni sono arrivate dai punti vendita, sulla piattaforma Eppela e tramite bonifico bancario. Oltre a soci e clienti, hanno aderito pubblicamente alla campagna amministratori e personaggi del mondo dello spettacolo

“Abbiamo realizzato un’iniziativa popolare che ha coinvolto le persone sull’importanza della ricerca, come avevamo promesso al professor Rappuoli – ha sottolineato la presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze Daniela Mori – tantissime persone che vengono da noi a fare la spesa hanno contribuito con donazioni mediamente di 1 o 3 euro, dimostrando che anche i piccoli donatori possono fare la differenza.”

 

La campagna Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani
La campagna Sosteniamo la ricerca oggi per tornare più vicini domani

Anticorpi monoclonali contro il Covid-19 e le sue varianti

Adesso i fondi raccolti verranno utilizzati per implementare il laboratorio MAD guidato dal professor Rappuoli, attrezzandolo sul fronte della biologia digitale e su quello delle nuove varianti del Covid-19.

Nato nel 2018 per studiare possibili soluzioni al fenomeno dell’antibiotico resistenza, il MAD Lab da marzo scorso ha prontamente indirizzato le proprie competenze nell’individuazione di anticorpi monoclonali umani capaci di curare il Covid-19. Ad oggi, la previsione è di poter contare su una terapia specifica entro la primavera 2021.

Grazie ai fondi raccolti verrà costituito un team di Data Science per l’applicazione di competenze informatiche e nuove tecnologie al servizio della ricerca scientifica e sarà realizzata un’area di stoccaggio freddo e un laboratorio per la gestione di patogeni, come il Coronavirus, in un ambiente di massima sicurezza. 

Abbiamo realizzato un monoclonale che adesso è in fase di sperimentazione clinica ma nel frattempo il virus non si è fermato – spiega il professor Rappuoli – con questi fondi potremo seguire le varianti come quella inglese e altre che dovessero venire fuori, capire se sono suscettibili o resistenti ai monoclonali, realizzare modelli matematici e statistici per capire come funzionano, per essere sempre un passo avanti al virus.”

Sulle varianti del Covid-19 emerse in Inghilterra e Sud Africa Rappuoli rassicura di essere “abbastanza sicuro che i vaccini attuali riescono ancora a contenerle”, in ogni caso se servisse sviluppare un vaccino nuovo secondo lo scienziato sarebbe solo una variante di quello attuale e potrebbe arrivare nel giro di qualche mese.

In Toscana un punto di riferimento nella lotta alle pandemie

L’obiettivo di Toscana Life Sciences non si ferma con il Covid-19. La Fondazione dopo aver raccolto intorno a Rappuoli un team di giovani ricercatori, 70% dei quali sono donne, spesso italiani che lavoravano all’estero e sono rientrati appositamente in Italia, punta ora a diventare un centro di eccellenza per la lotta alle pandemie.

“Il nostro sistema si trovato impreparato di fronte al Covid-19 – spiega il presidente di Toscana Life Sciences Fabrizio Landi – noi stessi abbiamo riconvertito il nostro gruppo di ricerca che studiava una cura per i batteri resistenti agli antibiotici. Il nostro obiettivo ora è fare di TLS un presidio nella lotta alle pandemia per essere pronti a combattere non solo il Covid-19 ma anche nuovi patogeni che dovessero arrivare in futuro.”

Intanto il crowdfunding di Coop non solo ha contribuito a finanziare la ricerca ma l’ha anche rimessa al centro dell’agenda delle persone. “Questa iniziativa mi ha trovato entusiasta perché il nostro è l’esempio di come investire in ricerca vuol dire trovare soluzioni per la salute e avere il contributo di 151mila persone per noi è importante – conclude il professor Rappuoli – noi poi stiamo anche formando i giovani e creando l’economia del futuro, il nostro paese sarà competitivo solo se investe in conoscenza e tecnologia.”

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