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“Leggere: Forte!”: il progetto della Regione taglia il traguardo delle 75mila ore di lettura

Sta per partire la terza edizione del progetto che coinvolgerà i nidi e le scuole dell’infanzia di tutte le 35 zone socio-educative, e le primarie e secondarie di I e II grado in 11 zone della Toscana

Leggere ad alta voce ai bambini

Leggere ad alta voce in classe o a casa fa bene, lo dimostra il progetto ideato dalla Regione Toscana “Leggere: forte!” realizzato con il coordinamento scientifico dell’Università degli studi di Perugia e in collaborazione con Indire, Ufficio scolastico regionale, Ministero dell’Istruzione e il Cepell del Ministero dei beni culturali.

Leggere: Forte! è nato per favorire il successo scolastico e di vita degli studenti toscani attraverso l’ascolto in classe della lettura ad alta voce. I risultati illustrati nel corso di un convegno online sono evidenti: per le più piccole e i più piccoli maggiore capacità di comunicare, di far proprio un numero di parole più ampio e anche di imparare a muoversi meglio. Per le ragazze e i ragazzi più grandi, accrescimento delle capacità di lettura, di ascolto, di comprensione e interpretazione di fatti e concetti.

L’edizione 2020/2021, che ha visto il coinvolgimento di nidi e scuole dell’infanzia di tutte le 35 conferenze educative zonali, e di scuole primarie e secondarie di I e II grado appartenenti a 6 zone socio-educative della Regione Toscana, può vantare un totale di settantacinquemila ore di lettura, 50mila tra studentesse e studenti (e bambine e bambini), 5500 tra educatori e insegnanti, quasi tremila classi, 2mila servizi educativi coinvolti.

L’analisi dei dati e dei risultati è stata curata da Federico Batini, responsabile scientifico di “Leggere: Forte!” e docente all’Università di Perugia. Attraverso la compilazione di oltre 10mila e 500 test (2216 nella fascia 0-6 e 8328 nella fascia scolare), sono stati misurati gli effetti del training di lettura, che hanno messo in evidenza i numerosi vantaggi sul fronte della crescita e dello sviluppo cognitivo generati dall’esposizione quotidiana, sistematica e ripetuta alla lettura ad alta voce.

“La lettura ad alta voce, praticata in maniera intensiva e proposta con un metodo chiaro e definito, non solo sta confermando i risultati che ci attendevamo, ma sta superando ogni attesa” – ha spiegato Federico Batini – “Abbiamo potuto osservare, attraverso la ricerca sul campo e l’uso di test standardizzati moltissimi vantaggi linguistici, cognitivi, relativi ad ogni aspetto della comprensione, alle competenze emotive e persino alle dimensioni motorie, effetti confermati anche dalle osservazioni degli insegnanti coinvolti. Risultati che vanno pensati e declinati su ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza che ha avuto accesso a strumenti per capire, per pensare, per immaginare, e questo ci rende davvero molto felici di compiere questo percorso”.

Pronta a partire la terza edizione del progetto

Obiettivo del terzo anno di attività di “Leggere: Forte!” sarà la conferma del coinvolgimento di nidi e scuole dell’infanzia in tutte le 35 zone socio-educative, e l’estensione del progetto a 11 zone per quanto riguarda le primarie e secondarie di I e II grado.

Inoltre, un sondaggio a campione, con adesione volontaria delle scuole, monitorerà i risultati delle attività. Le azioni trasversali previste per la terza annualità riguarderanno la diffusione dei risultati di ricerca, il coinvolgimento di genitori e di comunità locali, la diffusione dei manuali delle tecniche di lettura ed il consolidamento della pratica nei servizi educativi che già la adottano dal primo anno del progetto.

“La scuola deve essere per eccellenza luogo di uguaglianza e parità. E un progetto come ‘Leggere: Forte!’, che dimostra la sua attitudine a diffondere forme di democrazia cognitiva non solo, è una buona pratica, osservata con interesse dal resto del Paese, ma è un pilastro delle nostre politiche educative e di istruzione” – ha affermato l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini che, ringraziando tutti i partner del progetto “per il loro contributo e la capacità di lavorare in squadra”.

 

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