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Misteriosi pacchetti d’arte nelle buche delle lettere: sono le “Missive Selvatiche”

Prende il via un progetto di resistenza artistica, nato dall’esigenza di un gruppo di artisti di condividere il proprio lavoro in un momento di forte disagio

200 piccoli e preziosi pacchetti sono stati infilati nella buca delle lettere di altrettanti ignari abitanti della città di Prato. Sono le “Missive Selvatiche” un progetto di resistenza artistica, nato dall’esigenza di un gruppo di artisti di condividere il proprio lavoro in un momento di forte disagio in cui non è permesso avere contatto con il pubblico. Sono illustratori, fotografi, musicisti, teatranti, danzatori, poeti e imbucheranno nelle cassette delle posta di sconosciuti un pacchettino contenente tre oggetti d’arte per portare conforto, emozionare, far riflettere, ridere, ballare, indignare, incuriosire…

“L’idea delle Missive è nata collettivamente da una discussione che è durata molto a lungo tra un gruppo vario di artisti.  ci ha raccontato Pamela Maddaleno co-ideatrice del progetto – L’idea di creare un collettivo da cui è nato Missive Selvatiche è nato da me che sono una fotografa e videomaker e Alessia Castellano che è una illustratrice. Io e Alessia ci siamo ritrovate a fare delle discussioni in cui abbiamo condiviso il nostro senso di disagio rispetto alle restrizioni che hanno riguardato il mondo della cultura e dello spettacolo. Abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa insieme ad altre persone. Così siamo andate a cercare artisti di cui conoscevamo il lavoro e che facevano parte di ambiti artistici diversi dal nostro: cinema, arte, teatro danza, tutti settori della cultura che erano stati chiusi. Si è creata una rete da cui è cominciata una discussione su quello che potevamo fare per fare qualcosa che ci facesse uscire dal blocco in cui ci siamo trovati nella seconda ondata, ma anche per fare qualcosa per il pubblico che si trova privato di qualcosa che secondo noi fa stare bene le persone soprattutto in un momento come questo.”

Non so se puoi già svelarci il segreto, cosa c’è dentro il pacchettino?

Teatro Metropopolare ha partecipato scegliendo tre piccoli contributi testuali, hanno associato immagini a un testo creando loro stessi una piccola opera d’arte grafica. La musica l’abbiamo resa attraverso uno spartito oppure con una playlist associata a un gioco di rilassamento. La danza è rappresentata attraverso una fotografia di uno spettacolo di Sara Nesti, una foto di cinque corpi che si intrecciano tra di loro e ci ricordano tutto quello che non possiamo fare adesso. La fotografia è molto bella e pensiamo che possa far venir voglia alle persone di ballare o di andare a uno spettacolo quando i teatri riapriranno. La sfida è stata proprio questa, cercare di rappresentare in un’immagine o attraverso un testo il teatro, la danza, la musica e penso che ci siamo riusciti abbastanza bene, siamo soddisfatti del risultato. Quello che c’è nel pacchetto è stato scelto in funzione di questo momento storico anche se ogni artista l’ha interpretato in maniera diversa. Qualcuno ha pensato che fosse importante ridere, altri che fosse importante emozionarsi, altri che fosse importante ricevere un’immagine molto forte. Ognuno ha fatto la sua riflessione.

Chi riceverà queste Missive?

Le Missive saranno recapitate in maniera assolutamente casuale cercando di coprire per quello che possiamo il comune di Prato. Ci siamo detti che se avessimo messo in palio queste cose saremmo andati a donarle a chi già conosceva il nostro mondo, il nostro pubblico. Invece ci piaceva l’idea di andare a finire nelle case di qualcuno che forse non è vicino all’arte, ma che forse si può rendere conto ricevendo questo dono di quanto una poesia, un testo teatrale possa riconfortarlo in questo momento e farlo sentire meno solo. Sono 200 esemplari in edizione limitata e che finiranno nelle cassette delle poste di qualcuno che speriamo dopo si manifesti con noi in qualche modo anche semplicemente vedendo a vedere i nostri spettacoli o concerti quando si potrà. Stiamo facendo un dono che non significa che la cultura si regala, che è gratis. Facciamo un dono al pubblico che noi crediamo stia soffrendo quanto chi non si può esprimere della privazione dei luoghi di cultura.

Gli artisti che partecipano al progetto

Missive Selvatiche è un progetto di resistenza artistica formato dalle fotografe e fotografi Pamela Maddaleno, Arianna Sanesi, Margherita Nuti, Daniele Molajoli, l’illustratrice Alessia Castellano, il direttore della fotografia David Becheri, la cantautrice Valeria Caliandro, la poetessa Arzachena Leporatti, il musicista e musicoterapeuta Mirko Maddaleno, l’associazione Zappa, Livia Gionfrida di Teatro Metropopolare, Sara Nesti di The Loom – Movement Factory.

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