Tod’s, Guess, Woolrich, Bikkembergs, Borsalino, G-Star Raw e Brunello Cucinelli: le grandi casa di moda tornano il prossimo gennaio a Pitti Uomo e altre arrivano a Firenze per la prima volta dal 9 al 12 gennaio. All’edizione invernale numero 105, in programma alla Fortezza da Basso, sono attesi 835 brand: il 43% proveniente dall’estero.
Molte le anteprime con G-Star Raw pronto a svelare un progetto con il creativo Marteen Baas e il debutto del Fay Archive (gruppo Tod’s). Tod’s presenta la prima collezione creata con Automobili Lamborghini. Per gli amanti del denim in anteprima mondiale la nuova linea Guess Jeans di Nicolai Marciano con un evento d’eccezione al Teatro Del Maggio.
Focus sul design contemporaneo made in Germany col progetto Neudeutsch, ideato dal creativo Julian Dynov: attesi a Firenze 17 brand a rappresentare le nuove tendenze.
Cinque sezioni e un solo tema: Pitti Time
Le cinque sezioni del salone: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out si preannunciano ricche di novità. La panoramica oscilla dal classico all’informale, senza dimenticare gli aspetti legati alla ricerca. Anche quest’anno sono presenti in Fortezza da Basso le aree speciali dedicate ai pets e al vintage.
Le collezioni per l’autunno-inverno 24/25 sono allestite in modo di celebrare il concetto del tempo e il suo scorrere veloce scandito dagli orologi. Da qui il tema Pitti Time. “Niente più della scansione temporale assomiglia a Pitti Uomo che, puntuale, a ogni stagione arriva per proporre, presentare, confrontarsi, anticipare, cambiare –commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine-. E sul tempo riflette anche la moda, accelerando le collezioni in sincopate sequenze di capsule, stabilizzandosi nel timeless, definendo il quiet luxury di capi che non passano, nella continua ricerca di un heritage identitario come segno di continuità”.
Gli stilisti protagonisti a Pitti Uomo
Tra gli eventi speciali Luca Magliano, giovane designer bolognese, classe 1987 (ha debuttato proprio a Pitti nel 2018) con la sfilata al Nelson Mandela Forum, mentre Steven Stokey-Daley, il giovane designer di Liverpool apprezzato a livello internazionale, porta a Firenze la sua interpretazione della moda britannica.
Show infine dello stilista americano Todd Snyder, tra i più apprezzati esponenti della moda maschile di alto livello. Achilles Ion Gabriel, giovane designer di origine finlandese, è al debutto con la collezione del brand gender neutral.
Stefano e Corinna Chiassai, padre e figlia, entrambi stilisti, presentano una installazione interamente dedicato al velluto. Tra i progetti speciali il brand di piumini eco-sostenibili Replumè è pronto a denunciare con ‘The Wounds of the Earth‘ le condizioni del nostro pianeta attraverso un’installazione ispirata al Messner Mountain Museum.
I progetti speciali all’edizione n. 105
Cresce anche il progetto speciale Detroitissimi che aveva debuttato nella scorsa edizione: in fiera un collettivo di 8 brand basati a Detroit – Michigan. Spazio anche all’attualità col brand No Nation Fashion, nato come progetto sociale per sostenere l’inclusione dei migranti su iniziativa dell’agenzia International organization migration delle Nazioni Unite.
All’edizione di Pitti Uomo a gennaio in arrivo una linea di sei outfit in collaborazione con il Polimoda. Gli studenti di Istituto Marangoni, invece, sono chiamati a realizzare tre installazioni per la boutique Cartier utilizzando materiali di scarto provenienti da allestimenti precedenti del brand.
Moda, il mercato va nei primi mesi del 2023
La congiuntura economica non è confortante ma la moda maschile italiana, nei primi sette mesi del 2023, vola ancora. Un trend che ha caratterizzato gli ultimi due anni. Il 2023 sarà un “anno di consolidamento“. Lo indicano i dati Istat, elaborati da Sistema Moda Italia e diffusi alla presentazione della nuova edizione di Pitti Uomo.
L’export relativo al periodo gennaio-luglio 2023 ha registrato un incremento (+11,4%), attestandosi a circa 5,4 miliardi di euro; l’import un aumento del +5,6%, sfiorando i 4,0 miliardi di euro. Nel periodo in esame la prima destinazione è risultata la Francia, seguono Germania e Stati Uniti, poi la Cina, Spagna, Regno Unito, Corea del Sud e Giappone. Dalla Russia arriva la notizia di un rimbalzo del +41,5%: una dinamica inaspettata a fronte del conflitto con l’Ucraina in corso.
Bene cravatte e camiceria, pelle in calo
Analizzando il mercato per prodotto, buona performance dell’export di camiceria, in aumento del +24,1%, delle cravatte (+22,1%) e dell’abbigliamento confezionato (+16,5%). Sotto la media l’export di maglieria (+4,8%). In calo l’abbigliamento in pelle con le esportazioni in calo (-8,8%).
In conclusione lo studio individua i timori maggiori in “forti aumenti dei costi, con un’inflazione senza precedenti, al rallentamento di molte importanti economie, nonché al clima di maggior incertezza dovuto al conflitto russo-ucraino tuttora in corso e a quello recentemente scoppiato in Medio Oriente“.