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Moda: il 2024 segna il ritorno dei big a Pitti Uomo, un centinaio i brand toscani

Dal 9 al 12 gennaio a Firenze 832 brand in Fortezza da Basso. Il debutto di Fay Archive, Guess Jeans e della collezione Tod’s/Automobili Lamborghini. Nasce Lvr Group

Pitti Time

Tod’s, Guess, Woolrich, Bikkembergs, Borsalino, G-Star Raw e Brunello Cucinelli: le grandi casa di moda tornano a Pitti Uomo e altre arrivano a Firenze per la prima volta dal 9 al 12 gennaio. All’edizione invernale numero 105, in programma alla Fortezza da Basso, sono attesi 832 brand: il 46% proveniente dall’estero. Un centinaio le aziende toscane, soprattutto dall’area fiorentina e pratese.

Molte le anteprime con G-Star Raw pronto a svelare un progetto con il creativo Marteen Baas e il debutto del Fay Archive (gruppo Tod’s). Tod’s presenta la prima collezione creata con Automobili Lamborghini. Per gli amanti del denim in anteprima mondiale la nuova linea Guess Jeans di Nicolai Marciano con un evento d’eccezione al Teatro Del Maggio.

Focus sul design contemporaneo made in Germany col progetto Neudeutsch, ideato dal creativo Julian Dynov: attesi a Firenze 17 brand a rappresentare le nuove tendenze.

Pitti Uomo è a tutti gli effetti un momento di confronto irrinunciabile che rende Firenze leader nel settore delle manifestazioni dedicate alla moda”, commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine. “Dal nostro osservatorio speciale cogliamo la voglia dei brand di essere presenti, di farsi vedere e incontrare i clienti. Su questo fronte, siamo fiduciosi in una larga partecipazione di buyer esteri. In un contesto unico e spettacolare, che vede riuniti tutti i protagonisti della scena fashion internazionale, Pitti Uomo offre la possibilità di una overview unica sulle nuove collezioni e di ottenere feedback utili sull’andamento dei mercati e delle principali scene creative. ll lavoro di scouting del team Pitti è stato capillare e, come sempre, siamo convinti che la cornice fiorentina porterà ulteriore valore ai progetti speciali in calendario” sottolinea Napoleone.

Cinque sezioni e un solo tema: Pitti Time

Le cinque sezioni del salone: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out si preannunciano ricche di novità. La panoramica oscilla dal classico all’informale, senza dimenticare gli aspetti legati alla ricerca. Anche quest’anno sono presenti in Fortezza da Basso le aree speciali dedicate ai pets e al vintage.

Le collezioni per l’autunno-inverno 24/25 sono allestite in modo di celebrare il concetto del tempo e il suo scorrere veloce scandito dagli orologi. Da qui il tema Pitti Time. “Niente più della scansione temporale assomiglia a Pitti Uomo che, puntuale, a ogni stagione arriva per proporre, presentare, confrontarsi, anticipare, cambiare –commenta Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine-. E sul tempo riflette anche la moda, accelerando le collezioni in sincopate sequenze di capsule, stabilizzandosi nel timeless, definendo il quiet luxury di capi che non passano, nella continua ricerca di un heritage identitario come segno di continuità”.

Luca Magliano – © Clotilde Petrosino

Gli stilisti protagonisti a Pitti Uomo

Tra gli eventi speciali Luca Magliano, giovane designer bolognese, classe 1987 (ha debuttato proprio a Pitti nel 2018) con la sfilata al Nelson Mandela Forum, mentre Steven Stokey-Daley, il giovane designer di Liverpool apprezzato a livello internazionale, porta a Firenze la sua interpretazione della moda britannica.

Show infine dello stilista americano Todd Snyder, tra i più apprezzati esponenti della moda maschile di alto livello. Achilles Ion Gabriel, giovane designer di origine finlandese, è al debutto con la collezione del brand gender neutral.

Stefano e Corinna Chiassai, padre e figlia, entrambi stilisti, presentano una installazione interamente dedicato al velluto. Tra i progetti speciali il brand di piumini eco-sostenibili Replumè è pronto a denunciare con ‘The Wounds of the Earth‘ le condizioni del nostro pianeta attraverso un’installazione ispirata al Messner Mountain Museum.

I progetti speciali all’edizione n. 105

Cresce anche il progetto speciale Detroitissimi che aveva debuttato nella scorsa edizione: in fiera un collettivo di 8 brand basati a Detroit – Michigan. Spazio anche all’attualità col brand No Nation Fashion, nato come progetto sociale per sostenere l’inclusione dei migranti su iniziativa dell’agenzia International organization migration delle Nazioni Unite.

All’edizione di Pitti Uomo a gennaio in arrivo una linea di sei outfit in collaborazione con il Polimoda. Gli studenti di Istituto Marangoni, invece, sono chiamati a realizzare tre installazioni per la boutique Cartier utilizzando materiali di scarto provenienti da allestimenti precedenti del brand.

La pattuglia dei marchi toscani

A guidare la delegazione toscana Stefano Ricci, marchio fiorentino sempre più proiettato sui mercati esteri. Aziende storiche, per l’abbigliamento formale: dall’aretina Lebole oggi in mano a Textura, a Landi Confezioni con i marchi 070 Studio, L’Impermeabile e RR passando per Ortigni 1930 che ha portato il nome di Lamporecchio nel mondo con le sue scarpe artigianali.

Gli amanti dello streetwear trovano i cappelli Superduper di Matteo Gioli e Veronica Cornacchini ormai lanciatissimi dopo la collaborazione con Jovanotti. Roy Roger’s, marchio della famiglia fiorentina Bacci-Biondi punta sull’iconico jeans 5 tasche arricchito da patches e stickers di grafiche direttamente dall’archivio del brand. Un denim dal gusto retrò con effetto “sale e pepe”. Prosegue anche la collaborazione Roy Roger’s x Dave’s NY con modelli iconici del mondo workwear. Tra le novità poi la linea bambino.

Una delle sciarpe di Faliero Sarti al Pitti 105

Incom di Montecatini Terme torna al Pitti con le collezioni Us Polo Assn, prodotte su licenza per l’Europa. La fiorentina Artcrafts International della famiglia Ponziani è presente in fiera con i marchi Caterpillar, Craft, Mou, Norda, Cotopaxi, Womsh, Crocs, Canadian, Scholl, Melissa, Teva, Hey Dude e Colors of California.
La Faliero Sarti, brand pratese noto per stole e sciarpe presenta invece la collezione pets.

Tra le novità presenti in Fiera il marchio fiorentino Keeling che conferma l’attenzione per l’ambiente con una novità legata alla tintura sostenibile dei tessuti. Una tecnologia all’avanguardia che consente risparmi idrici e di energia elettrica. L’economia circolare è al centro del progetto della start up pratese Rifò con i capi d’abbigliamento ottenuti da fibre riciclate.

Moda, il mercato va nei primi mesi del 2023

La congiuntura economica non è confortante ma la moda maschile italiana, nei primi sette mesi del 2023, vola ancora. Un trend che ha caratterizzato gli ultimi due anni. Il 2023 sarà un “anno di consolidamento“. Lo indicano i dati Istat, elaborati da Sistema Moda Italia e diffusi alla presentazione della nuova edizione di Pitti Uomo.

L’export relativo al periodo gennaio-luglio 2023 ha registrato un incremento (+11,4%), attestandosi a circa 5,4 miliardi di euro; l’import un aumento del +5,6%, sfiorando i 4,0 miliardi di euro. Nel periodo in esame la prima destinazione è risultata la Francia, seguono Germania e Stati Uniti, poi la Cina, Spagna, Regno Unito, Corea del Sud e Giappone. Dalla Russia arriva la notizia di un rimbalzo del +41,5%: una dinamica inaspettata a fronte del conflitto con l’Ucraina in corso.

Bene cravatte e camiceria, pelle in calo

Analizzando il mercato per prodotto, buona performance dell’export di camiceria, in aumento del +24,1%, delle cravatte (+22,1%) e dell’abbigliamento confezionato (+16,5%). Sotto la media l’export di maglieria (+4,8%). In calo l’abbigliamento in pelle con le esportazioni in calo (-8,8%).

In conclusione lo studio individua i timori maggiori in “forti aumenti dei costi, con un’inflazione senza precedenti, al rallentamento di molte importanti economie, nonché al clima di maggior incertezza dovuto al conflitto russo-ucraino tuttora in corso e a quello recentemente scoppiato in Medio Oriente“.

LuisaViaRoma

Nasce Lvr Group con un nuovo negozio

A pochi giorni dal via di Pitti Uomo LuisaViaRoma annuncia l’acquisizione della Holding It, gruppo che fa capo a Tommaso Maria Andorlini, attuale amministratore delegato della storica azienda divenuta da negozio fisico a e-commerce su scala mondiale. Il nuovo gruppo si chiama Lvr Group.

Holding It detiene il 100% delle quote della società retail Playground e della società Ffw. La prima vanta una rete di negozi luxury sportswear a marchio Sotf, l’altro è  provider che si occupa di sviluppare servizi e-commerce nel settore lusso.

A sancire la nuova unione c’è pure l’apertura di un nuovo store a marchio Sotf in via de’ Tosinghi. Un negozio su due piani, 300 metri quadri e sei vetrine, a completamento di un’esperienza omnichannel. Nell’attesa dell’apertura tra pochi mesi del flagship store di LuisaViaRoma a New York, in Bond street.

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