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Premio Pieve, in piazza le memorie della gente comune. E un riconoscimento speciale per Guccini

Dal 18 al 20 settembre torna la manifestazione dedicata alle storie autobiografiche a Pieve Santo Stefano, dove sono raccolte dal 1984 grazie all’Archivio dei Diari

diari pieve santo stefano

Otto diari finalisti, che raccontano le vite di gente comune che attraversa le tribolazioni private oppure quelle della grande Storia, e un riconoscimento speciale per un grande artista come Francesco Guccini. È questo il programma della 36ima edizione del Premio Pieve, che dal 18 al 20 settembre torna a Pieve Santo Stefano, il borgo in provincia di Arezzo che dal 1984 raccoglie le memorie autobiografiche degli italiani nell’Archivio dei Diari.

Il tema di quest’anno è “Come pagine bianche“: un’immagine apparentemente semplice, che rimanda alla scrittura immediata ma che cela invece gli indugi che possono cogliere chi scrive quando cerca le parole per raccontare la propria storia.

“Tutti noi siamo come pagine bianche e cerchiamo le parole con cui riempire il nostro racconto – spiegano gli organizzatori – mai come quest’anno le testimonianze custodite dall’Archivio dei diari rappresentano per il Premio la base per indagare il presente e scegliere le parole per raccontarlo”.

 

Gli otto diari finalisti

Anna De Simone (Massa D’Albe, L’Aquila, 1954) decide di raccontarsi, alla soglia dei 65 anni, nell’autobiografia Il sale della vita in cui i ricordi delle violenze e delle privazioni si rincorrono e si sovrappongono in una scrittura a tratti caotica, a tratti lucidissima. Giovanna Battista Eventi (Napoli, 1939) ricompone i suoi ricordi a partire dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale per poi raccontare la ricostruzione della sua Napoli di Vico Tagliaferro.
Tania Ferrucci (Napoli, 1960) nasce bambino da un rapporto occasionale. Nell’autobiografia Nei miei okki racconta le violenze subite ma anche il percorso di comprensione della propria diversità, che porterà quel bambino a diventare la fanciulla di nome Tania.
Rosenza Gallerani (Cento, Ferrara, 1951) affida alla sua memoria Il male e la cura il racconto doloroso della scoperta e del decorso di una malattia alla quale rifiuta di arrendersi. Umberto Guidotti (Torino, 1925-2002).

volontario della X Mas, comincia a scrivere il suo diario a Genova alla vigilia della Liberazione: nel suo diario Seguendo la voce del dovere vi è la sconfitta degli ideali in cui è cresciuto, e del ceto politico e militare al quale ha legato il proprio destino. Jean-Paul Habimana (Nyamasheke, 1984) racconta la lotta per la sopravvivenza durante la guerra civile in Ruanda nelle pagine della sua memoria L’ultimo genocidio del Novecento.
Raffaele Resta (Bari 1922-1977), autiere ventenne, affronta la campagna di Russia con indomabile irriverenza e voglia di vivere nelle pagine del diario Bariscine.
Paolo Schiavocampo (Palermo, 1924), artista plastico di fama internazionale, si racconta nell’autobiografia Alle spalle del tempo ritmata dai ricordi che si rincorrono tra Palermo e Milano, Varese, Torino, Roma, New York. Un viaggio intenso in cui il lettore incontrerà i protagonisti dell’arte contemporanea italiana sullo sfondo della guerra e delle vicende politiche e sociali del Novecento.

I premi speciali a Guccini e Annalisa Camilli

A un grande artista, Francesco Guccini, cantautore e scrittore, sarà assegnato il Premio Città del diario 2020, mentre Annalisa Camilli ritirerà il Premio Tutino Giornalista, istituito dall’Archivio per ricordare la figura del suo fondatore.

Il punto di arrivo del premio sarà “Memorie in piazza“, il grande evento che domenica 20 settembre dalle ore 16 vedrà protagonisti i finalisti con l’annuncio del vincitore, con una diretta speciale della cerimonia su Radio3. Sul palco Guido Barbieri, storica voce di Radio3 Suite, insieme ad Andrea Biagiotti, che introdurrà i diari in concorso mentre Mario Perrotta e Paola Roscioli ne interpreteranno alcuni brani.

I diari della gente comune sono spesso delle piccole opere d’arte: nei tre giorni del premio sarà anche possibile visitare la mostra Il tesoro dell’Archivio, curata da Cristina Cangi e allestita a Palazzo Pretorio, una selezione dei manoscritti originali depositati a Pieve Santo Stefano nell’ultimo anno.

 

I diari di Pieve Santo Stefano

Il programma della tre giorni

Venerdì 18 settembre si comincia alle 10 con la performance-video Strappi a cura di Andrea Biagiotti: un lavoro ispirato alle testimonianze raccolte ne Il confine tra noi. Storie migranti (Terre di mezzo 2020), la raccolta dei racconti premiati al concorso DiMMi “Diari Multimediali Migranti” 2019, rivolto alle testimonianze di persone di origine o provenianza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia. Alle 11 sarà presentato il volume e poi seguirà la presentazione dei vincitori della quinta edizione di DiMMi.
Alle 18 invece sarà consegnato il Premio Tutino Giornalista, e alle 21.45 da non perdere il monologo teatrale L’abisso, di e con Davide Enia, il racconto urgente della tragedia degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo.

La giornata di sabato 19 settembre è dedicata ai diari diventati libri e al teatro. Guido Barbieri e Richard Ingersoll presentano alle 10 il volume Cromosoma 4 (Aska Edizioni 2020), viaggio nell’inferno della SLA documentato dalla straordinaria diarista aretina Paola Nepi, in concorso nel 2017 con la memoria Lo strappo, ora diventata libro. Alle 11.30 Nicola Maranesi presenta il volume L’abisso non ci separa. Storie di arrivi e partenze, curato per l’editore Terre di mezzo (2020). Alle 16:30 Guido Barbieri e Stefano Pivato incontrano Patrizia Gabrielli, curatrice del volume Come un arco teso. Autobiografia di una figlia del Risorgimento (Terre di mezzo, 2020) della diarista Eugenia Dal Bò, premiata al Premio Pieve 2019.

Dalle 18 la parola passa al teatro e a Mario Perrotta, regista e interprete della magnifica pièce teatrale Un bès. Antonio Ligabue.

Domenica 20 settembre infine dalle 9.30 la Commissione di lettura, coordinata da Natalia Cangi, incontra i diaristi della lista d’onore in una mattinata ritmata dagli interventi musicali della Pieve Jazz Big Band e dalle letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti. Protagoniste saranno le pagine dei diaristi Silvana Maria Baldini, Francesca Canuto, Emily, Angelo Ferrari, Carlo Fiocco, Belinda Ingenito, Giuseppe Lenzi, Vittorio Natali-Morosow, Talatou Clémentine Pacmogda.
Nella stessa mattinata saranno assegnati due riconoscimenti speciali, il Premio Giuseppe Bartolomei e il Premio per il miglior manoscritto originale.
L’appuntamento conclusivo avrà inizio alle ore 16 con il Premio Città del diario, assegnato a Francesco Guccini, e con le otto storie finaliste tra le quali sarà nominato il vincitore del 36° Premio Pieve.

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