Cultura/

Stensen: dati in calo per i cinema fiorentini. Segnali di ripresa dalle arene estive

Tra le proposte estive a Firenze, il cinema sotto le stelle “Non solo cinema in Manifattura”, con anteprime, ospiti, film d’autore e documentari.

Arena “Non solo cinema in Manifattura”

Le sale cinematografiche alle prese con una crisi senza precedenti

E’ da tempo di dominio pubblico che le sale cinematografiche stiano vivendo una crisi “epocale” per quanto riguarda la frequentazione del pubblico, con cali percentuali, rispetto al 2019, che oscillano tra il 60 e il 70%. Una caduta libera determinata dall’emergenza sanitaria, che ha provocato lunghi periodi di inattività, la paura di frequentare luoghi al chiuso, l’obbligo dell’uso della mascherina. Da sottolineare, inoltre, come la pandemia abbia portato, tra le varie conseguenze negative, anche un utilizzo esagerato e spesso improprio, delle piattaforme online, per i rapporti sociali, lavorativi, e anche per la visione dei film. Una crisi delle frequentazioni che va di pari passo ad un forte calo della produzione del cinema d’autore, di titoli che possano veramente attrarre il pubblico in sala.

La Fondazione Stensen ha fatto il punto sulla situazione delle sale a Firenze

Una fotografia della situazione delle sale cinematografiche a Firenze è stata proposta dalla Fondazione Stensen, nel corso di una conferenza stampa tenutasi giovedì 23 giugno alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Il dato emerso è che la città di Firenze, nelle stagioni 2020/21 ha avuto un crollo dei biglietti venduti dell’89% (rispetto all’ultima stagione piena del 2018/19) e un calo importante nel 2021/22 del 60% (sempre rispetto al 2018/19).

I dati annui, prendendo a campione i rilevamenti Cinetel, del 2020 sul 2019, fotografano a Firenze un milione di spettatori in meno e una costante discesa anche nel 2021, in linea con il mercato italiano, l’unico grande paese europeo in cui il ’21 ha fatto peggio del 2020” – ha dichiarato Michele Crocchiola, della Fondazione Stensen -. “Sempre nell’anno 2021 le (mono)sale indipendenti d’essai sono riuscite, grazie a una grande varietà dell’offerta, a rimanere in scia ai cinema che hanno programmato i (pochi) blockbuster dell’anno: le sale d’essai (Alfieri, SpazioUno, SalaEsse, Stensen) hanno subito un calo del 78% (rispetto al 2019) mentre le strutture con due schermi che programmano film anche di maggior richiamo (Fiorella, Flora, Principe, Portico) si sono assestati su meno 75%. I due multiplex cittadini (The Space a Novoli e Uci Cavallaccio) sono in media con un calo del 76%”.

Il cinema La Compagnia tiene il passo, e l’ultima stagione realizza dei numeri importanti

L’unica sala fiorentina nella quale i dati del pubblico “reggono”, è il Cinema La Compagnia, che nella stagione 2021/2022 ha registrato quasi 48.000 spettatori, inseguendo il dato del 2018-2019, quando gli spettatori erano stati 67.000. Un cinema, La Compagnia, facente parte di Fondazione Sistema Toscana, ente che opera In House per la Regione Toscana, e che può quindi contare su supporti alle attività tipici di una sala pubblica. Ma la chiave del successo dell’ultima stagione de La Compagnia è stata, anche e soprattutto, aver saputo proporre rassegne di film cult, come XX Secolo, l’invenzione più bella, oppure quella dedicata ad Alfred Hitchcok, che sono andate ad intercettare il target privilegiato del cinema oggi, vale a dire la fascia di cinquanta-sessantenni, composta da persone altamente scolarizzate, che si interessano di cultura, letteratura, arte, mostre e, quindi, anche di cinema – come ha messo in evidenza, nel corso della conferenza stampa, Camilla Toschi, che de La Compagnia cura la programmazione -. “La nostra sfida, da oggi in poi, è andare ad intercettare il pubblico dei giovanissimi – ha proseguito Toschi – e stiamo già mettendo in campo dei progetti, insieme al programma Lanterne Magiche e alla Fondazione Stensen, orientati verso questa fascia di pubblico, come avviene già da anni, con risultati molto positivi, in Francia”.

Le sale fiorentine guardano alla ripartenza

Ma non è solo il cinema La Compagnia a poter guardare con ottimismo al futuro. Timidi segnali di resilienza e ripartenza stanno facendo intravedere la luce in fondo al tunnel.  “Le sale ce la stanno mettendo tutta e a Firenze, ad oggi, sono tutte in attività, grazie anche allo strumento dei “ristori” da parte del Ministero dei Beni Culturali – ha aggiunto Matteo Nenciolini di Giglio Film -. Dopo un lunghissimo periodo di forti difficoltà, i mesi che vanno da settembre a dicembre dovranno essere per i cinema di ripresa e riscossa. L’obiettivo è quello di tornare a livelli ottimali nel 2023, anche se siamo consapevoli che niente tornerà come prima, ai numeri che si raggiungevano fino al 2019.

La stagione delle arene estive può dare impulso al ritorno della visione sul grande schermo

Segnali di ripartenza arrivano dalle arene cinematografiche estive. “L’arena Chiardiluna – ha affermato ancora Nenciolini – in soli tre giorni di apertura, ha registrato il risultato record (se comparato alle presenze al chiuso) di circa 800 presenze”. Attive anche le arene al Grotta di Sesto Fiorentino, Flog, e Apriti Cinema, nella suggestiva location del cortile degli Uffizi. A queste proposte di film, si aggiunge, dal 28 giugno all’8 settembre, Non solo cinema in Manifattura, la programmazione estiva della Fondazione Stensen. Ci saranno  settanta film in settanta giorni di programmazione, insieme ad incontri, musica, teatro, un parterre di 20 ospiti, e 200 posti a sedere a disposizione del pubblico, tra cui alcune sdraio e lettini da mare.

Il programma del cinema sotto le stelle alla Manifattura Tabacchi

La conferenza stampa di giovedì 23 giugno, è stata anche l’occasione per presentare il programma di Non solo cinema in Manifattura. Si inizia il 28 giugno con il film Finale a sorpresa, di G. Duprat & Mariano Cohn, che vede in scena la coppia Antonio Banderas-Penelope Cruz; si cambia poi completamente genere, con il documentario sull’Accademia della Crusca, La fabbrica dell’italiano, di Giovanni Ortoleva. Ci sarà l’omaggio al regista Gaspar Noè, enfant terrible del cinema francese, in collaborazione con la Fondazione File, con Vortex, in anteprima italiana, nel quale c’è un attore insolito: il maestro dell’horror, Dario Argento. Per il cinema che fa cassetta, adatto a tutta la famiglia, in programma Top gun – Maverick, di Joseph Kosinski. Il film d’autore sarà rappresentato dal documentario Ennio, di Giuseppe Tornatore e il film È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino. La rassegna più “cinefila” dell’arena si chiama “Scelti per voi” ed è a cura di Carlo Pellegrini, che presenterà il film Illusioni perdute, di Xavier Giannoli (presentato lo scorso ottobre dal festival France Odeon); Only the animals, di Dominik Moll, in anteprima per Firenze; e Ultima notte a Soho, di Edgar Wright.

Un’altra rassegna sarà quella dedicata al cinema muto musicato dal vivo: in programma Inferno, (1911) di Francesco Bertolini, Giuseppe De Liguoro e Adolfo Padovan sonorizzato da Letizia Renzini, in una versione remix, insieme ad un corto dello stesso anno sempre dedicato alla rappresentazione dantesca e Nosferatu (1921) di Friedrich Wilhelm Murnau sonorizzato da Davide Barbafiera e Tommaso Tanzini, entrambe co-produzioni del Cinema Arsenale di Pisa.

Tra gli ospiti presenti nella ex Manifattura Tabacchi, fiore all’occhiello di archeologia industriale a Firenze, da segnalare Antonio e Marco Manetti per il film Diabolik; Ivan Cotroneo, regista e sceneggiatore, insieme a Carlotta Natoli, in occasione della presentazione del film 14 giorni.

I più popolari su intoscana