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All’ospedale San Cataldo di Pisa in funzione la prima Tac a fotoni d’Italia

Questa tac di ultimissima generazione sarà utilizzata in cardiologia e permetterà di realizzare indagini rapide, a basse radiazioni, in tempi brevi e con immagini ad alta definizione

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È stata inaugurata ed è già in funzione la prima Tac a conteggio di fotoni in Italia e nel Sud Europa. Questo macchinario, in funzione all’ospedale San Cataldo-CNR della Monasterio è il secondo al mondo interamente dedicato alla cardiologia. Questa tac di ultimissima generazione (definita come Photon Counting CT) è stata acquistata dalla Fondazione Monasterio con la partecipazione di Regione Toscana e Fondazione Pisa.

Funzioni

Immagini ad altissima definizione, radiazioni molto basse e altrettanto basse dosi di mezzo di contrasto, tempi brevissimi, rumorosità ridotta, informazioni diagnostiche più precise e accesso all’infinitamente piccolo: sono queste le caratteristiche e i punti di forza di questo nuovo strumento con cui si avranno indagini ultra-veloci che rappresentano un vantaggio soprattutto per pazienti fragili e bambini.

La tecnologia di conteggio fotonico si basa su un rilevatore che è radicalmente diverso da quelli degli scanner standard. Il rilevatore di conteggio dei fotoni converte direttamente i fotoni dei raggi X in segnali elettrici e poi li conta senza perdita di informazioni. La nitidezza e il contrasto sono, così, migliorati. E le immagini, ottenute in un tempo estremamente più breve, contengono informazioni diagnostiche più rilevanti con maggiore precisione.

Attività di ricerca

Questa innovativa strumentazione sarà importante anche per le attività diagnostiche e di ricerca, due i filoni principali di applicazione: la valutazione del miglioramento delle prestazioni nei settori già noti di applicazione della tecnologia TC e, in particolare, nel dolore toracico, nella valutazione e stratificazione del rischio cardiovascolare in modo molto più sensibile ed accurato. Il secondo, le nuove applicazioni che oggi non sono parte del portafoglio diagnostico della TC e, in particolare, le applicazioni relative alla diagnostica delle alterazioni del tessuto miocardico, a partire dall’ischemia e fino alla caratterizzazione dei composti a base di Iodio, Gadolinio ed altri nuclei alternativi.

Siamo protagonisti attivi di una vera e propria rivoluzione che deriva dalla volontà di assicurare ai pazienti la miglior risposta di cura, sia in termini di diagnosi che di trattamento delle malattie del cuore – ha detto Marco Torre, direttore generale della Monasterio – Abbiamo fortemente voluto, nel nostro Centro, questa TAC, così altamente innovativa e all’avanguardia, la prima ad essere installata nel Sud Europa: questo ci rende orgogliosi ed estremamente emozionati. Adesso, la sfida sarà padroneggiare una tecnologia così avanzata unendo alle competenze radiologiche ultra specialistiche quelle dei nostri clinici, insieme ad ingegneri, fisici e informatici: per realizzare, da subito, ciò che fino a oggi non era possibile. Questa TAC apre, poi, nuovi scenari clinici, anche in ambiti specialistici differenti, come l’oncologia: vogliamo che le sue potenzialità siano estese a tutti, grazie alla stretta collaborazione con le altre Istituzioni regionali del mondo della sanità e della ricerca“.

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