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Teatro della Pergola: 27 spettacoli e 5 prime nazionali tra grandi classici e opere contemporanee

Da ottobre 2022 a maggio 2023 un ricchissimo calendario che vedrà salire sul palco: Stefano Massini, Chiara Francini, Gabriele Lavia, Michele Placido, Giuseppe Battiston, Elena Sofia Ricci, Antonio patella, Sebastiano Lo Monaco

L’attenzione per i giovani, il rapporto con i teatri di tutta Europa, l’amore per i grandi classici e le opere di registi contemporanei sono questi i focus principali della nuova stagione 2022/2023 del Teatro della Pergola presentata a Firenze.

In apertura della conferenza stampa il saluto da remoto di Tommaso Sacchi presidente della Fondazione Teatro della Toscana che comprende anche il Teatro Era di Pontedera, il Teatro di Rifredi, l’associazione i Nuovi e l’Oltrarno la scuola di formazione al mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino, una piccola galassia di istituzioni che si operano per promuovere la cultura.

“Mi fa molto piacere introdurre da remoto la conferenza stampa della presentazione della stagione insieme a voiha dichiarato Tommaso SacchiIl lavoro che facciamo tutti i giorni in Fondazione è un lavoro quotidiano, appassionato, di grande competenza e volto in questi anni così complicati a riportare le persone, il pubblico, gli abbonati, gli appassionati, gli amanti del teatro all’interno delle sale di questo grande consorzio che è diventato il Teatro della Toscana. La Fondazione fin dalla sua apertura quando divenne un teatro di rilievo nazionale da subito ha voluto incarnare la responsabilità pubblica e sociale in un territorio vasto che va oltre Firenze. E’ un bellissimo e straordinario progetto per la Toscana e per l’Italia perchè credo che mai prima d’ora sia esistito un consorzio di teatri così grande”.

Stefano Accorsi © La Pergola

La stagione 2022/2023 del Teatro della Pergola

La stagione 2022/2023 vede in tutto 21 spettacoli in abbonamento in Sala Grande, 6 quelli fuori abbonamento e 5 le prime nazionali.

Tra i grandi autori presenti in cartellone: Stefano Massini, vincitore del Tony Award per la migliore opera teatrale, unico italiano insignito dell’Oscar del Teatro, debutta in prima nazionale con L’interpretazione dei sogni, dal libro capitale di Sigmund Freud.

Lettura clandestina restituirà alcuni tra gli innumerevoli articoli che Ennio Flaiano scrisse per giornali e riviste, selezionati e letti da Fabrizio Bentivoglio con il contrappunto del contrabbasso di Ferruccio Spinetti.

Sergio Rubini porterà la trasposizione teatrale del suo film I Fratelli De Filippo; Armando Pugliese dirigerà Uomo e Galantuomo di Eduardo; Alessandro Benvenuti con Benvenuti in Casa Gori, in collaborazione con il Comune di Siena; Chiara Francini con Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame.

Vinicio Marchioni e Sonia Bergamasco, Chi ha paura di Virginia Woolf, foto di Brunella Giolivo

I grandi classici

Ma il Teatro della Pergola non può dimenticare i grandi classici e vedrà in cartellone Gabriele Lavia con Il Berretto a Sonagli di Pirandello,  Michele Placido con La Bottega del caffè di Goldoni, Antonio Latella con Chi ha ucciso Virginia Wolf?, Andrew Ruth Shammah alla regia de Il Misantropo di Moliére, Sebastiano Lo Monaco ne L’uomo dal fiore in bocca di Pirandello, Il Re muore di Ionesco, diretto da Maurizio Scaparro, La valigia di Dovlatov con Giuseppe Battiston, Spettri di Ibsen con Andrea Jonasson, e Elena Sofia Ricci che curerà la regia di Fedra di Seneca per citarne solo alcuni.

Marco Giorgetti direttore generale della Fondazione Teatro della Pergola ha dichiarato: “La pandemia ci ha insegnato tante cose ci ha dato l’occasione di mettere a fuoco le esigenze non solo del pubblico ma anche di chi il teatro lo fa ripartendo dai giovani, dai nostri fondamenti e soprattutto dalle relazioni con chi considera giustamente questo teatro la sua casa: gli artisti, il pubblico soprattutto, e gli altri teatri anche oltre i confini dell’Italia come Parigi, Atene, Madrid, Barcellona con cui stiamo costruendo dei ponti. La nuova stagione del Teatro della pergola è espressione di tutto quello che abbiamo imparato e quello che vogliamo rilanciare nel solco dei nostri ideali”.

Stefano Massini © Marco Borrelli

 

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