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“Di luogo in luogo” prende il via la stagione del Teatro di Buti in due nuovi spazi

Causa ristrutturazione del Teatro Francesco di Bartolo, saranno utilizzati la Sala Di Bartolo e il Teatro Vittoria a Cascine di Buti. Il presidente Mazzeo: “Buti è un concentrato della socialità culturale e di comunità che caratterizza tutta la Toscana”

Teatro

“Di luogo in luogo” è il titolo della rassegna del Teatro di Buti che dal 23 ottobre al 20 dicembre porterà otto spettacoli per la stagione autunnale 2022 in orario serale e pomeridiano.

Le rappresentazioni, a causa dei lavori di ristrutturazione del Teatro Francesco di Bartolo, si terranno in due spazi diversi: la Sala Di Bartolo e il Teatro Vittoria a Cascine di Buti.

I lavori, grazie al Progetto ecosistema culturale Valdera Nord Monte Pisano finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale, permetteranno il restauro conservativo e il miglioramento dell’efficientamento energetico del Teatro di Bartolo.

Il programma spazia da dialoghi tra protagonisti della letteratura russa a racconti e testi di autori italiani contemporanei, da riduzioni drammaturgiche di classici greci a riadattamenti di opere di scrittori del ’900.

Teatro di Buti, conferenza stampa

Il programma degli spettacoli

Il programma della stagione 2022-2023 del Teatro di Buti vede quattro spettacoli proposti la domenica pomeriggio alle 18, il primo vedrà come protagonista Luca Scarlini che sedurrà e travolgerà coi suoi racconti colti e sulfurei sulla vita con “Ritratti di donne in fiamme” il 23 ottobre.

Col secondo spettacolo “Se salissimo un gradino” di Attilio Scarpellini, del 6 novembre, siamo nella grande letteratura: è un dialogo, un confronto rovente fra Alesa e Ivan dai Fratelli Karamazov di Dostoevskij.

Il terzo spettacolo “Preghiera”, il 20 novembre, è un atto dovuto davanti a una outsider, Silvia Rubes, un’attrice che è stata presente in vari spettacoli di Roberto Bacci a Pontedera e che poi si è messa un po’ da parte, scegliendo piuttosto la strada della scrittura: qui ci propone un suo testo; per lei c’è bisogno di uno spazio raccolto dove il racconto trovi una sua intimità.

Il quarto è “Ecuba, la cagna nera”, in scena dal 7 all’11 dicembre, in spettacoli sia serali che pomeridiani, ed è una riduzione drammaturgica da Le Troiane di Euripide. Unica interprete Giovanna Daddi. Ecuba è la regina di Troia, caduta, prigioniera che ha visto la sua famiglia distrutta, il marito sgozzato, la sua città in fiamme. Qui i versi di Euripide sembrano riflettersi nell’oggi, farsi nostri contemporanei e il lamento di Ecuba è il lamento di tutte le donne sotto le guerre.

A Cascine di Buti andranno in scena gli spettacoli serali.

Si comincia il 30 ottobre con “Sergio” di e con Francesca Sarteanesi, candidata con questo spettacolo al premio Ubu, uno spettacolo dove la bravura dell’attore, solo, riesce a far vedere persone e cose che non ci sono, trascinandoci a poco a poco in un quotidiano che ci riguarda.

Il 12 novembre andrà in scena “L’ultimo nastro di Krapp” di Beckett, un testo mitico tra i più importanti del ‘900, realizzato da Giancarlo Cauteruccio.

Il 30 novembre c’è Il Teatro del Carretto, con “Caligola” di Camus, un testo che ha affascinato molte giovani generazioni di teatranti restituito in una libera riscrittura di Jonathan Bertolai, in scena l’attore, Ian Gualdani.

Il 20 dicembre con “E riapparvero gli animali” del Teatro delle Ariette si chiude la prima parte di stagione.

Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo ha sottolineato il suo legame con Buti: “Si tratta del paesino che mi ha adottato quando sono arrivato in Toscana ed è un concentrato della socialità culturale e di comunità che caratterizza tutta la regione. Questa sarà una stagione teatrale un po’ particolare, perché il Teatro inizierà un’opera importante di ristrutturazione per renderlo più moderno e accogliente. Oggi il messaggio che vogliano mandare con forza è che più investiamo in cultura, più costruiamo libertà. Più investiamo in cultura e più rendiamo i cittadini consapevoli di conoscere quello che li circonda. E investire in una stagione teatrale, in una realtà così piccola, dà il segno di quale sia la strada da percorrere”.

“Il mio ringraziamento ha concluso il presidente Mazzeova a tutti: a chi ogni giorno con fatica e impegno prova a costruire una stagione di alto livello e all’amministrazione comunale che ci crede da tanti anni. Bisogna costruire iniziative e momenti culturali diffusi sul nostro territorio. Ci sono tante esperienze belle e bisogna valorizzarle”.

A presentare il programma il direttore artistico del Teatro di Buti Dario Marconcini: “I lavori di ristrutturazione del Teatro di Bartolo ci permetteranno di valorizzare luoghi diversi da dove normalmente si fanno gli spettacoli, con delle opportunità nuove di messa in scena. Un percorso che pensavamo difficile ci ha dato delle soluzioni nuove, straordinarie, che possono riportare la gente ad amare il teatro. Attraverso percorsi segreti, misteriosi e lontani, perché il teatro è qualcosa che va cercato anche attraverso una fatica personale per ritrovare la propria anima, che è l’anima dei luoghi, degli attori e degli spettatori. Presentiamo otto spettacoli con il costo del biglietto da 8 a 5 euro, si inizia il 23 ottobre, con il debutto affidato a Luca Scarlini, con i suoi ‘Ritratti di donne in fiamme’, e si finisce, il 20 dicembre, con il Teatro delle Ariette che mette in scena ‘E riapparvero gli animali’.

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