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Terremoto in Turchia, operativa la squadra di soccorso partita dalla Toscana

I vigili del fuoco sono impegnati nella ricerca di dispersi sotto le macerie degli edifici crollati ad Antiochia, città al sud del Paese ad un centinaio di chilometri dal confine con la Siria

© Vigili del Fuoco

Il team Usar (Urban Search And Rescue) dei vigili del fuoco è stato impegnato per tutta la notte ad Antiochia, città della Turchia meridionale, dove le operazioni sono tutt’ora in corso, per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata in seguito le forti scosse di terremoto che hanno colpito questo territorio.

Dopo l’arrivo all’aeroporto di Adana, all’alba del 7 febbraio, la squadra di soccorsi inviato dall’Italia è stato dislocato ad Hatay dove è stato allestito il campo base.

Il contingente italiano, partito dall’aeroporto di Pisa, è stato attivato in risposta alla richiesta di aiuti da parte delle autorità turche, arrivata attraverso il Meccanismo Unionale di Protezione Civile. Sul posto, al momento, sono operativi 68 specialisti italiani: 47 Vigili del Fuoco (di cui 39 dalla Toscana), 11 sanitari dei Sistemi Sanitari regionali di Toscana (2 medici e 6 infermieri) e Lazio e 10 funzionari del Dipartimento della Protezione Civile. A questi, nel pomeriggio del 7 febbraio, si sono aggiunti, con un nuovo volo dell’Aeronautica Militare, altro personale del Dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco oltre a ulteriori equipaggiamenti che vanno ad integrare le attrezzature speciali (geofoni, robot, termocamere, search-cam) già inviate.

Le operazioni delle squadre di soccorso italiane si stanno concentrando, insieme ad altri soccorritori internazionali e alle squadre cinofile, ad Antiochia a sud del paese ad un centinaio di chilometri con il confine siriano. Le condizioni in cui si stanno trovando ad operare sono molto complesse, i danni sono estesi, come i crolli e le macerie ed è complicato l’intervento dei soccorsi, anche perché le infrastrutture sono praticamente tutte lesionate, il tutto reso ancora più difficile dal clima rigido e dalle continue scosse di assestamento. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che 8.574 persone sono morte in Turchia, mentre in Siria, secondo le stime diffuse, sarebbero morte 1.262 nelle parti di paese controllate dal regime di Bashar al Assad e più di 1.400 nei territori a nord-ovest del paese, occupati dai ribelli. Per quanto riguarda invece le persone rimaste ferite questo ormai superano le decine di migliaia.

L’ultimo aggiornamento dai Vigili del Fuoco che stanno operando ad Antiochia è arrivato, intorno alle 12 dell’8 febbraio, attraverso il profilo Twitter ufficiale. Le squadre Usar hanno infatti individuato un ragazzo di 22 anni sotto il solaio in cemento di una palazzina crollata ad Antiochia e sono riusciti ad estrarlo ancora in vita dopo molte ore, mentre sono in corso le complesse operazioni di estrazione da sotto le macerie di una donna di 65 anni e di un adolescente di 16 anni.

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