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Violenza sulle donne: in Toscana 121 femminicidi in 15 anni, nel 2021 già 4 nuovi casi

Nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19 diminuiscono gli omicidi in tutta Italia, mentre i femminicidi restano stabili. Tutte le azioni della Regione per contrastare la violenza di genere in Toscana

Violenza sulle donne

“La violenza anche se non si vede si sente” questo lo slogan coniato dalla Regione Toscana che in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne (il 25 novembre 2021) ha presentato il tredicesimo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana realizzato dall’Osservatorio regionale sulla violenza di genere.

I dati della violenza in Toscana

Dal 2006 al 2020 sono 121 i femminicidi avvenuti nella nostra regione, parallelamente sono 41 i minori rimasti orfani per questi fatti di sangue. Il 73% di loro era di nazionalità italiana. Quattro le donne uccise per motivi di genere nel 2020.

Il dato preoccupante è che in Toscana è elevato il numero di femminicidi tra donne anziane (negli ultimi 5 anni il 35,1% del totale erano donne sopra i 75 anni, contro il 16% del livello nazionale) e straniere (32,4% contro il 23,4% del livello nazionale) rispetto al contesto nazionale.

Un altro dato che fa riflettere è che con il Covid nel 2020 sembra esserci stata una sostanziale “stabilizzazione” dei casi di femminicidio che non sono aumentati, a fronte però di una diminuzione degli omicidi in tutta Italia.

La violenza non si ferma, 3099 è il numero delle donne che nel 2020 si è rivolto a uno dei Centri antiviolenza sul territorio toscano. Il 71% italiane, tra i 30 e i 49 anni. Il 55,6% di loro non ha autonomia economica e il 60% di loro non ha una rete familiare che può supportarle, si tratta di straniere. Nel 55% dei casi l’autore dei maltrattamenti è il partner.

L’85% delle donne maltrattate indica una violenza psicologica, il 60% fisica, il 27% economica e il 21% minacce.

Al Codice Rosa il percorso socio-sanitario creato dalla Regione Toscana per le vittime di violenza nel 2020 ci sono stati 28 accessi, di cui 25 per violenza sessuale. Si tratta di 19 donne adulte e 6 minori.

I Consultori della Toscana hanno seguito 752 utenti (meno 163 rispetto al 2019) su un totale di 3638 accessi.

112 sono invece le donne ospitate nelle Case rifugio nel 2020 insieme a 110 figli o figlie, le donne straniere sono state 84, pari al 75% del totale.

Le attività della Regione Toscana per le donne maltrattate

I Centri antiviolenza sono 24 in tutta la Toscana con 96 punti di accesso sul territorio anche in zone periferiche. Il covid non ha impedito ai centri di continuare la loro azione di accoglienza, orientamento, assistenza psicologica e legale alle donne maltrattate, nessuno di loro ha interrotto l’attività.

In Toscana esistono 5 centri per gli uomini maltrattanti grazie alla legge 69. Nel 2020 sono entrati in questi centri 139 uomini. Il 69% sono italiani tra i 30 e i 49 anni. Il 48,2% di loro ha abbandonato il percorso psicologico prima della fine, il 33,8% lo ha concluso.

Il Meeting dei diritti umani che si terrà a Firenze il 10 dicembre è dedicato quest’anno proprio al tema della violenza di genere.

smart working donne – © George Rudy

Impatto del Covid sul lavoro femminile

Uno spazio importante è stato riservato nel Rapporto sulla violenza di genere anche all’impatto che la pandemia di Covid-19 ha avuto sul lavoro delle donne. 

Si parla di una vera e propria “She-cession”, secondo l’Istat nel 2020 il 99% dei nuovi disoccuparti sono donne. Donne che spesso rinunciano a trovare una nuova occupazione per dedicarsi alla cura dei figli e della famiglia.

Il PNRR ha messo in campo una strategia nazionale per la parità di genere che interesserà gli anni dal 2021 al 2026.

La strategia prevede: promuovere l’accesso ai ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione, potenziare i servizi all’infanzia, investire nel rafforzare le competenze delle studentesse dell’area STEM e introdurre un sistema di certificazione della parità di genere nelle imprese.

In particolare ha creato il così detto “Reddito di libertà”: con un investimento totale di 3 milioni di euro (170.477 destinati alla Toscana), lo Stato garantirà alle donne che hanno subito una violenza 400 euro per 12 mesi. 

 

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