Cultura/

La prima battaglia ambientalista d’Italia si svolse a Scarlino tra il ’71 e l’88: la storia nel libro di Flavio Agresti

Si intitola “Una bella pagina di Storia” ed è il racconto della lunga lotta contro i “fanghi rossi” della Montedison di Scarlino. La presentazione in consiglio regionale

Il racconto appassionato della lunga lotta contro i “fanghi rossi” della Montedison di Scarlino (1971-1988), considerata da eminenti studiosi come la chiave di volta per la storia ambientale italiana. In prima fila ci sono stati gli operai e i tecnici dello stabilimento, i sindacati, i giovani, gli enti locali e i partiti. La lotta evitò il disastro ecologico nel Tirreno senza compromettere la continuità produttiva degli impianti industriali, dimostrando che ambiente e sviluppo possono convivere se c’è la volontà di riconsiderare la finalità del ciclo economico. Questa storia ha tracciato un prima e un dopo. Il prima è costituito da uno sviluppo incontrollato imposto da un capitalismo ignorante e cieco nel più assoluto disprezzo dell’ambiente. Il dopo è caratterizzato dall’onda lunga sollevata da questa lotta che, tra mille resistenze, sta modificando modi di vivere, di produrre e consumare.

Di questa lotta, della prima battaglia ambientalista in Italia, parla ‘Una bella pagina di storia – La lotta contro i “fanghi rossi” di Scarlino (1971-1988) di Flavio Agresti presentato in Consiglio regionale alla presenza di Antonio Mazzeo presidente dell’Assemblea legislativa, Donatella Spadi consigliera regionale, Leonardo Marras assessore regionale, l’autore Flavio Agresti e l’editore Pasquale Testa.

“Questo libro ci racconta come è stato possibile tenere insieme il rispetto per l’ambiente con le politiche di sviluppo – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e ci spiega come il sindaco sia riuscito a far convivere un territorio da salvaguardare con una fabbrica da far crescere. La politica deve prendere ad esempio iniziative come questa, che riescono a tenere insieme politiche per il turismo e la tutela dell’ambiente. La Toscana vuol essere una terra rispettosa dell’ambiente, ma che sa anche mettere in campo politiche di sviluppo.”

“Attraverso il libro di Agresti si ricorda una battaglia locale che è diventata un esempio sul piano nazionale – ha aggiunto l’assessore regionale Leonardo Marras – ed ha assunto un rilievo a livello internazionale. In quel periodo c’era contrapposizione tra lavoro e ambiente e la riflessione arriva fino ai nostri giorni, alle difficoltà che incontra la proprietà attuale, al modo corretto di trattare i rifiuti. Oggi dobbiamo affrontare i temi del lavoro e dell’economia in una prospettiva di sviluppo che deve necessariamente essere sostenibile.”

I più popolari su intoscana