L’urlo d’oro del ciclismo azzurro arriva nella notte italiana dal Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile. Il quartetto composto da Martina Fidanza, Martina Alzini, Chiara Consonni, Federica Venturelli e Vittoria Guazzini ha conquistato il titolo mondiale nell’inseguimento a squadre femminile, riportando in Italia la maglia iridata tre anni dopo la prima, storica vittoria del 2022.
Una gara intensa, vibrante, in cui nulla è stato scontato. Dopo aver ottenuto il miglior tempo in qualifica, le azzurre si sono imposte in semifinale sull’Australia con 4:11.101, per poi affrontare la Germania in una finale dal grande equilibrio. Le tedesche, scese in pista con il miglior crono del primo turno, sono partite forti, ma l’Italia ha saputo rimontare nella parte centrale della prova, chiudendo in 4:09.569 contro i 4:09.951 delle avversarie. Bronzo alla Gran Bretagna.
Per l’Italia si tratta del secondo titolo mondiale assoluto nella specialità, dopo quello del 2022, cui si aggiunge il bronzo conquistato lo scorso anno.

Guazzini: “In finale abbiamo corso con il cuore”
Tra le protagoniste del successo c’è Vittoria Guazzini, classe 2000, originaria di Poggio a Caiano, da anni punto fermo del gruppo azzurro.
“È stata un’emozione incredibile – ha raccontato a fine gara –. Forse mentre ero in pista non me la sono goduta appieno perché ero davvero a tutta, ma ci voleva. Ci credevamo tantissimo e, da un certo punto della stagione in poi, abbiamo deciso insieme ai tecnici di ritagliarci giorni di lavoro comune: nessuna si è mai tirata indietro. Questa vittoria è il frutto di quell’impegno condiviso“.
La toscana, reduce anche dal titolo olimpico nella Madison con Consonni, ha sottolineato la forza del gruppo e la sintonia tra le compagne: “In finale si corre davvero con il cuore. L’ultimo giro non so neanche io con cosa ho spinto: non mi era mai capitato di dare il cambio a metà pista e poi continuare fino all’arrivo. Questo dimostra l’unità che c’è fra di noi: basta uno sguardo per capirsi“.

L’Italia del futuro è già qui
Il tecnico Marco Villa, che ha guidato le azzurre a bordo pista in assenza di Diego Bragato (rimasto in Italia per la nascita della figlia), ha elogiato il gruppo: “Le nostre ragazze sono state bravissime. Abbiamo un team giovane ma già molto esperto: l’inserimento di Venturelli è stato importante, insieme a Guazzini, Fidanza, Alzini e Consonni. A casa abbiamo anche Balsamo e Paternoster, quindi guardiamo con fiducia alle Olimpiadi“.
Per Vittoria Guazzini il programma di gare ai Mondiali non si esaurisce con questa medaglia, oggi, 24 ottobre, c’è in programma l’Omnium e poi la vedremo nuovamente in pista nella Madison con Chiara Consonni, disciplina dove sono campionesse olimpiche in carica.