Salute/

Codice Rosa: un nuovo coordinamento tra Siena, Arezzo e Grosseto per aiutare le vittime di violenza

Grazie all’accordo tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e l’Azienda Usl Toscana sudest nasce un nuovo modello di governance per potenziare le attività a sotegno della salute di genere

Unire le forze per promuovere la salute di genere e fare squadra per aiutare le vittime di violenza grazie al Codice Rosa.  Sono questi gli obiettivi del nuovo coordinamento interaziendale tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese e l’Azienda Usl Toscana sudest, che comprende le province di Arezzo, Grosseto e Siena, che sperimentano insieme un nuovo modello di governance.

Un sistema sinergico contro la violenza di genere

Il coordinamento sarà guidato da Vittoria Doretti, responsabile della Rete Regionale Codice Rosa, e svolgerà funzioni di programmazione complessiva e monitorerà il funzionamento delle reti e la revisione delle procedure del Codice Rosa. L’accordo è stato sottoscritto alla presenza dell’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, che ha evidenziato che si tratta del primo esempio del genere in Italia, dai direttori generali delle due aziende sanitarie, Antonio Barretta per l’Aou Senese e Antonio D’Urso per l’Ausl Toscana sudest.

“Sono onorata e ringrazio le Direzioni dell’Ausl Tse e dell’Aou Senese per avermi chiesto di coordinare e sperimentare un nuovo modello di governance di Area Vasta ha detto la coordinatrice Vittoria Dorettioperando una profonda sinergia tra reti aziendali di Codice Rosa e rafforzando ulteriormente la collaborazione con gli altri enti, istituzioni, associazioni del territorio, tra cui Procure, Prefetture, Forze dell’ordine, Comuni, Province e soprattutto Centri antiviolenza, per azioni socio sanitarie più attuali ed efficaci in una visione ampia e di sistema.”

Dalla prevenzione della violenza alla protezione delle vittime

Il coordinamento interaziendale svolgerà le sue attività perseguendo i quattro pilastri della Convenzione di Istanbul per la lotta e prevenzione alla violenza sulle donne, dalla prevenzione, con attività di informazione e didattiche, alla protezione e presa in carico delle vittime e dei testimoni. Viene inoltre assicurata la formazione congiunta del personale socio sanitario delle due aziende e il sostegno alla corretta applicazione delle procedure di segnalazione della violenza alle autorità competenti, affinché tutti siano incoraggiati a denunciare gli atti di violenza per prevenire ulteriori incidenti.

Inoltre sarà attuata un’attenta revisione sulle procedure interaziendali di Codice Rosa, congiuntamente con le tre Procure territoriali e il personale di polizia giudiziaria, nell’ottica del sostegno agli aspetti forensi e legali per fornire anche la migliore collaborazione, ad esempio alla raccolta e tenuta di elementi che potranno costituire fonti di prova in ambito giudiziario, per misure urgenti di allontanamento, grazie alle quali la polizia avrà il potere di rimuovere un autore di violenza domestica dalla propria casa per un periodo di tempo determinato e ordinarne l’allontanamento dalla vittima.

Inoltre saranno consolidate le procedure di presa in carico dal Pronto Soccorso, al territorio, ai servizi e di protezione, sia con rete per le prime 72 ore di protezione in strutture specifiche ad alta protezione. Infine dovranno essere messe in atto azioni per il rispetto per i diritti delle vittime a cui garantire anche la riduzione e l’eliminazione di possibili episodi di vittimizzazione secondaria istituzionale in ambito sanitario e non solo.

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