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Elezioni europee, via libera al voto degli studenti fuori sede. Come funziona

Requisiti, date e modalità con cui gli studenti fuori sede possono richiedere di votare nel Comune o nel capoluogo di regione dove sono domiciliati. Scadenza delle domande il 5 maggio

Per la prima volta in Italia alle prossime elezioni europee in programma l’8 e 9 giugno 2024, i fuori sede potranno votare nel Comune dove studiano e non saranno costretti a rientrare nella città di residenza o rinunciare a questo diritto. Gli studenti non potranno semplicemente recarsi al seggio ma ci sono alcune procedure da seguire per quella che è una prima sperimentazione che porterà quasi 600mila fuori sede al voto in tutta Italia. Questa opportunità, come detto, si rivolge solo agli studenti universitari o dottori di ricerca e non ai lavoratori fuori sede, che sono domiciliati per un periodo di almeno tre mesi in un comune fuori dalla propria regione di residenza.

Gli studenti potranno votare secondo una di queste due modalità:

  • nel comune dove vivono temporaneamente se questo appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza;
  • in seggi speciali istituiti nel capoluogo di Regione del comune dove vivono temporaneamente, se quest’ultimo appartiene ad una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza.

La Toscana, con le città di Firenze, Pisa e Siena rappresenta un punto di arrivo per molti studenti fuori sede, grazie alle importanti università che qui si trovano, e che potrebbero voler partecipare alle prossime elezioni europee. Facciamo quindi un paio di esempi: se uno studente residente a Bari si è spostato da settembre scorso per studiare a Siena potrà richiedere di votare nel seggio speciale che sarà allestito a Firenze, quindi dal comune dove è domiciliato dovrà spostarsi verso il capoluogo toscano, mentre uno studente residente a Grosseto che per studio è domiciliato a Siena, trattandosi della stessa circoscrizione elettorale (la Toscana appartiene alla circoscrizione elettorale III – Italia centrale, che comprende anche le regioni di Lazio, Umbria, Marche), potrà votare nella città del Palio.

Attenzione! Si tratta di una modalità di voto che vale solo per le elezioni europee. Se lo studente fuori sede è residente in un Comune dove il prossimo 8-9 giugno si vota anche per le elezioni amministrative dovrà invece recarsi necessariamente presso il proprio Comune di residenza per esprimere il suo diritto di voto oppure decidere di non esercitarlo.

Per essere ammessi a questa modalità di voto gli studenti interessati devono presentare questo modulo, compilato in ogni sua parte, al Comune di residenza (non il comune dove si vuole votare) entro e non oltre il 5 maggio 2024, insieme alla copia del proprio documento d’identità in corso di validità, la copia della tessera elettorale e l’attestato di iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa. Entro martedì 4 giugno 2024, il comune di domicilio, o il comune capoluogo della regione, rilascerà allo studente fuori sede un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione presso cui votare nelle giornate dell’8 e 9 giugno. L’attestazione dovrà esibita al seggio per poter essere ammesso a votare, insieme al documento di riconoscimento e alla tessera elettorale.

Come ogni prima volta il sistema ha le sue procedure e potrebbe risultare macchinoso, soprattutto per chi dovrà comunque spostarsi per votare nel capoluogo di regione, è una sperimentazione che ha proprio l’obiettivo di introdurre una modalità che speriamo, anche se imperfetta e migliorabile, possa essere mantenuta anche per le altre tipologie di consultazioni elettorali a cui siamo chiamati.

 

 

 

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