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I fenicotteri rosa tornano a volare nella laguna di Orbetello e a Burano

È iniziata la spettacolare migrazione che porterà tra i 5mila e i 6mila esemplari a svernare nelle aree umide della Maremma, compresa la Diaccia Botrona

Laguna di Orbetello

Sono arrivati in questi giorni nel sud della Maremma i primi fenicotteri rosa: come ormai accade con costanza da 25 anni saranno progressivamente in migliaia gli esemplari che arriveranno in questa fase dell’anno nelle aree umide maremmane, dove sverneranno fino a febbraio o marzo.

Al momento il Wwf stima una popolazione di 600 esemplari ma nell’arco di qualche settimana dovrebbe salire in tutta la Maremma a una cifra compresa tra 5mila e 6mila. Faranno base soprattutto nella laguna di Orbetello, dove c’è la maggiore concentrazione, ma anche nel lago di Burano e alla Diaccia Botrona, la zona paludosa vicino a Castiglione della Pescaia scelta di recente come oasi dai fenicotteri.
Ci sono esemplari giovani e adulti. I più giovani non hanno ancora il classico piumaggio rosa: sono grigi, poi diventeranno bianchi e neri, solo al quinto anno vestiranno il colore roseo grazie all’alimentazione.

fenicotteri

“Contribuiscono a ridurre la massa algale – spiega Fabio Cianchi, responsabile delle Oasi maremmane del Wwf – mangiano alghe e piccoli crostacei, per farlo si spostano di continuo smuovendo di continuo i fondali, alla maniera dei battelli”.

Migratori a medio raggio, i fenicotteri rosa si concentrano nell’area mediterranea, nidificando in Italia tra Comacchio, Sardegna, Puglia, Sicilia. La colonia più importante è nella Camargue, in Francia, altre si trovano in Spagna, Turchia, Algeria e ultimamente in Tunisia. Da Gibilterra talvolta gruppi si spostano verso il Centro Africa, ma è un fenomeno raro.

A Orbetello ci svernano e hanno nidificato solo nel 1994, quando nacquero 26 esemplari. “Anche quest’anno ci hanno riprovato – spiega Cianchi – nella zona di Patanella, ma poi il tentativo non è andato a buon fine”.
Altro fenomeno osservato in questa inizio migratorio è stato lo spostamento di una consistente colonia dalla laguna di Orbetello al lago di Burano, qualche chilometro più a Sud, verso Capalbio. Motivo ipotizzato dal Wwf, un disturbo causato un’attività sportiva umana: la pratica del paracadutismo sportivo in un campo di volo vicino ad Albinia. Sembra che il rumore del piccolo aereo che trasporta i paracadutisti abbia convinto i fenicotteri a scegliere un’altra area umida. Oltre alle attività umane, i fenicotteri cambiano luogo per altri due motivi: la scarsità di cibo o il disturbo del vento sulle rotte di volo scelte.

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