Musici, danzatrici, mangiatori di fuoco, cantastorie, sbandieratori, cuochi, mercanti e sarte daranno vita sabato 21 e domenica 22 settembre all’anno Mille per le vie del castello di Barberino Val d’Elsa. L’iniziativa prende le mosse proprio dalle radici millenarie del castello barberinese e dal suo profondo legame con la città perduta di Semifonte.
sfoglia la galleryLa novità di questa edizione è la rievocazione storico-teatrale Summus Fons, nascita di un mito: il corteo storico che, in programma nella due giorni alle ore 17:30, attraverserà il centro storico per creare un palcoscenico itinerante. I figuranti partiranno da Porta Senese ed effettueranno alcune soste all’interno del castello per mettere in scena la costruzione della città di Semifonte con l’atto conclusivo previsto alla chiesa di San Bartolomeo. Lo spettacolo nasce da un’idea di Francesco Mattonai in collaborazione con l’associazione Tealtro e La compagnia delle terre d’Elsa mentre il corteo storico, arricchito dalla partecipazione dei cortei storici di Certaldo e San Donato in Poggio, è curato da Sara Innocenti.
Particolarmente ricco il programma di questa edizione che alza il sipario sul castello catapultato nel Medioevo. Non mancheranno le animazioni della corte ludica con dimostrazioni e animazioni di tiro con l’arco e i giochi medievali. Saranno aperte anche le zone ristoro dell’Osteria dei senza mutande in piazzetta Spedale dei Pellegrini e in via Vittorio Veneto ci sarà la possibilità di degustare le ricette dell’epoca presso i locali della chiesa di San Bartolomeo e dell’ottimo Chianti Classico presso la fattoria Pasolini Dall’Onda Borghese. Nei giardini di piazza Mazzini protagonisti saranno i soldati dell’accampamento medievale. La sartoria Sartor Antiqua mostrerà per l’occasione le proprie creazioni. Anche i negozi resteranno aperti.
“L’emozione di questa edizione è legata e affidata ai tanti partecipanti provenienti dal nostro territorio al corteo storico e alla rievocazione con la quale ripercorreremo la nascita di Semifonte, dopo aver già trattato lo scorso anno la sua distruzione, avvenuta ad opera dei fiorentini nel 1202. La cifra della manifestazione, che anno dopo anno qualifica i contenuti di questa iniziativa – commenta l’assessore alla Cultura del Comune di Barberino Tavarnelle Giacomo Trentanovi – consiste nel coinvolgimento attivo della comunità, nella volontà di testimoniare il proprio senso di appartenenza attraverso una narrazione speciale che avviene in forma scenica, caratterizzata, come nella migliore tradizione toscana, dalla ricchezza dei costumi, dai dettagli coreografici della sfilata, dall’arte e dal teatro di strada, dall’artigianato, dall’animazione culturale e ludico-didattica in pieno spirito medievale, senza dimenticare le spettacolari esibizioni degli sbandieratori. Sembrerà non solo di compiere un tuffo nel passato ma di entrare in un teatro diffuso, all’aperto dove la parola conta e si alterna con il gesto”.
Il servizio navetta gratuito, disponibile domenica 22 dalle ore 16 alle ore 20, sarà garantito grazie all’associazione Auser Barberino Tavarnelle. Ingresso libero. Spettacoli fino alle ore 24.