A Fiesole viene dedicata una mostra ad Evelina Bueno, “La Musa felice” del marito Antonio Bueno, il grande pittore spagnolo naturalizzato italiano nato a Berlino nel 1918 e vissuto a Fiesole dal 1970 fino alla sua scomparsa nel 1984.
Evelina, morta nel 2013, è stata musa ispiratrice di entrambi i fratelli Bueno, Antonio ma anche Xavier, per i quali fece da modella per molti dipinti, più per il marito, ma anche per il cognato.
L’esposizione verte su con otto ritratti e varie immagini fotografiche e vuole essere un omaggio ad una donna che è sempre rimasta nell’ombra, ma che in realtà è stata una presenza continua per Antonio durante tutta la sua vita.
La mostra a ingresso libero, è aperta nella Sala del Basolato, Piazza Mino, 24 fino al 22 giugno 2025.

“La mostra – spiega il curatore Sergio Risaliti – raccoglie una serie di ritratti di Evelina assieme a fotografie e lettere. Evelina è la vera protagonista di questa bella e raffinata mostra, non una mostra dedicata ai Bueno Antonio e Xavier ma alla musa e donna che oggi vive non più nella penombra dell’illuminazione artistica, ma nella luminosa presenza dei suoi ritratti e dei sentimenti che la legarono al marito e compagno in un viaggio felice e indimenticabile tra le colline di Fiesole”.
“La mostra – sottolinea Isabella Bueno, figlia di Evelina – è omaggio alla fondamentale influenza che Evelina ha avuto su suo marito e sul suo lavoro ma anche di Xavier Bueno, il cognato con il quale ha avuto un lungo periodo di convivenza, condividendo i tremendi anni della guerra assieme a tutta la famiglia, e un importante legame affettivo”.
“Ospitare nella Sala del Basolato tale evento – commenta la sindaca Cristina Scaletti – è iniziativa di grande importanza, con cui desideriamo rendere omaggio al legame profondo di Fiesole coi grandi artisti e celebrare la capacità attrattiva della nostra città, candidata a Capitale italiana della Cultura 2028. Fiesole da sempre cattura lo sguardo e il cuore di artisti provenienti da ogni luogo, per i quali ha saputo essere sia casa accogliente che straordinaria fonte di ispirazione”.
