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Firenze, all’ospedale di Careggi un nuovo robot per chirurgia mininvasiva: previsti 650 interventi l’anno

Donato dalla Fondazione Cr Firenze grazie a un investimento da 2,2 milioni per acquistarlo. Si chiama “Da Vinci – Single Port”: ce ne sono solo cinque in tutta Italia e questo è il primo in Toscana

robot fondazione cr firenze

L’ospedale fiorentino di Careggi ha a disposizione un nuovo robot per chirurgia mininvasiva che potrà eseguire fino a 650 interventi l’anno. Una nuova tecnologia che garantisce una maggior precisione, oltre a ridurre dolore e tempi di ripresa post operatoria. Si chiama “Da Vinci” ed è stato donato dalla Fondazione Cr Firenze che ha investito 2,2 milioni per acquistarlo.

Ce ne sono attualmente cinque in tutta Italia e quello a Careggi è il primo per la Toscana. Il sistema computerizzato permette al chirurgo di non operare con le proprie mani, bensì manovrando a distanza, da una console tramite joystick e pedaliera. Il robot sarà in dotazione a sei unità operative: chirurgia generale, chirurgia toracica e pediatrica, ginecologia, senologia e urologia.

La strumentazione, è stato spiegato nel corso della presentazione, consente di accedere alla zona da trattare attraverso un’unica incisione di soli tre centimetri tramite la quale far passare i bracci del robot, consentendo una maggiore flessibilità e mobilità del chirurgo rispetto alla mano umana. Il macchinario, che è già stato sperimentato, sarà collocato in pianta stabile a Careggi ed a breve entrerà a pieno regime, anche perché il 90% del personale è già formato per il suo uso.

“Con la chirurgia mininvasiva – afferma Andrea Minervini, direttore di Urologia e Andrologia di Careggi – i pazienti hanno una degenza più breve, il recupero è molto più rapido, le complicanze sono più basse e gli effetti collaterali inferiori”. Il paziente arriva infatti in ospedale il giorno prima dell’intervento per gli esami, il giorno successivo all’operazione, se il decorso è considerato negli standard, può essere dimesso.

“È un gesto concreto che testimonia la volontà di essere vicini alle persone, investendo su tecnologie capaci di restituire benessere, dignità e qualità della vita”, ha commentato Bernabò Bocca, presidente di Fondazione Cr Firenze. “Costa all’incirca 2,2 milioni che sembrano tanti, ma quando si parla della salute delle persone nessuna cifra è mai esagerata”.

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