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Toscana, 27 progetti per ripartire: dall’Alta velocità fino a pendolari e banda larga

Presentato in Consiglio il Piano di Sviluppo regionale da approvare entro ottobre: grandi opere, sanità e valorizzazione del made in Tuscany

Treni Toscana

La Toscana si prepara ad approvare il Piano di sviluppo regionale, il programma di interventi e investimenti che caratterizzerà l’azione governativa locale nei prossimi 5 anni. Il presidente Eugenio Giani, riferendo in Consiglio regionale, ha parlato di “una visione strategica di ripresa eccellente, connessa, diffusa e solidale, che deve valorizzare le sue eccellenze sul piano della promozione economica, manifatturiera, turistica e culturale e proporsi attrattiva”.

Il Psr sarà il documento chiave della ripartenza e dovrà essere approvato entro ottobre. Gli strumenti attuativi si articoleranno in 27 progetti regionali, coerenti con la pianificazione europea e nazionale nei suoi sei aspetti: di innovazione e digitalizzazione, tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, istruzione e formazione, inclusione sociale e territoriale con la valorizzazione dei piccoli borghi e il potenziamento del sistema sanitario.

I 27 progetti regionale dei prossimi 5 anni

Le infrastrutture restano la priorità. L’azione regionale si concentrerà sulle grandi opere di competenza nazionale che insistono sul territorio: terze corsie autostradali già programmate, completamento della Due Mari, assi di Lucca, completamento del corridoio tirrenico e altre opere stradali sulla rete ANAS. Prevista anche la realizzazione di un insieme di opere strategiche sulle strade regionali, insieme ad un programma straordinario di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti anche attraverso il cofinanziamento di interventi sulla viabilità locale. La governance regionale sarà potenziata mediante la costituzione di un soggetto autonomo, Toscana Strade, che avrà come mission la realizzazione degli interventi infrastrutturali.

Gli investimenti in infrastrutture riguarderanno anche i collegamenti ferroviari, quindi il nodo Alta velocità di Firenze, la riqualificazione della linea Prato-Bologna, opera fondamentale per potenziare il trasporto merci e i collegamenti con la costa, e  il completamento del raddoppio della linea Pistoia-Lucca di grande importanza per il traffico pendolare.

Sul versante della mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale, accanto alla gestione dei servizi di TPL su gomma e su ferro, si procederà al rinnovo progressivo del parco rotabile treni, per aumentarne prestazioni e risparmi energetici, e del parco bus, con l’acquisto di mezzi efficienti e a basso impatto ambientale quali bus elettrici, a idrogeno e ibridi (attraverso l’attuazione della gara gomma e grazie ai finanziamenti statali del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile). È prevista inoltre l’estensione della rete del sistema tramviario fiorentino verso Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, tenendo conto dell’importanza di un collegamento a guida vincolata fra Firenze e Prato, da Firenze Peretola a Prato Pecci, e dell’estensione della linea 1 fino all’Ospedale pediatrico Meyer. Proseguiranno inoltre i programmi per aumentare i chilometri di piste ciclabili sul territorio.

Connessione non solo fisica, ma anche online. “Vogliamo arrivare a fine legislatura con la banda larga nei 60 comuni che ancora non hanno la rete e questo significa anche dare supporto alle imprese”, ha aggiunto Giani.

Tra le grandi opere, in senso più ampio, c’è anche la valorizzazione del ‘Made in Tuscany’, come  nel settore alimentare con l’obiettivo di incrementare le possibilità di esportazione. Da tenere in alta considerazione la crisi del manifatturieri e in particolare dell’acciaio: “Dobbiamo  lavorare per una Piombino che esca dalla situazione di stand by che sta caratterizzando il luogo storico delle nostre acciaierie. Lì la comunità vuole l’insediamento industriale, la regione ha investito 130 milioni per il porto e poi ci sono grosse potenzialità per il forno dello stabilimento”, ha detto Giani.

Da implementare anche il sistema portuale della regione, in particolare “sul nuovo corso che può prendere a Livorno la costruzione della Nuova Darsena Europa” e sugli “interventi di scavalco del trasporto ferroviario verso l’interporto di Guasticce connesso al collegamento con la dorsale ferroviaria che da Pisa-Livorno connette Firenze”. 

I distretti tecnologici – come Cascina e Pontedera – possono avere un ruolo chiave nella ripartenza, “con interventi a Virgo, dove ci sono alte capacità di sperimentazione tecnologica” e per i “distretti della moda dal comprensorio del cuoio al tessile dell’area pratese e fiorentina di Scandicci, fino alla crescita dell’area senese con l’impresa farmaceutica d’eccellenza”. Per la prima volta, nel Prs vengono indicati “progetti specifici in aree precise come Lunigiana, Garfagnana, Val di Chiana, Maremma e Mugello, aree che possono essere abbracciate da programmi integrati”.

Il nuovo ospedale di Livorno le ristrutturazioni a Pisa, Siena e Arezzo

Sulla sanità, che è diventata determinante in questi mesi drammatici, Giani ha palesato la volontà della Regione di rafforzare la medicina generale e gli obiettivi di “triplicare le case della salute rispetto al numero di ospedali e portarle ad almeno 120, puntando sull’implementazione della tecnologia informatica e sui progetti di telemedicina”.

L’azione della Regione sarà diretta anche a mettere in sicurezza il patrimonio edilizio esistente, all’efficientamento energetico degli edifici sanitari e ospedalieri, con la costruzione del nuovo ospedale di Livorno, il completamento dell’ospedale Cisanello di Pisa, la ristrutturazione dell’ospedale Le Scotte di Siena e del San Donato di Arezzo, la ristrutturazione del pronto soccorso dell’ospedale di Torregalli a Firenze, l’edificazione del nuovo pronto soccorso a Prato (ospedale di Santo Stefano) e del padiglione H a Empoli.

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