Carapelli (gruppo Deoleo), azienda leader dell’olio extravergine di oliva fondata in Toscana nel 1893, ha celebrato l’anniversario dei 30 anni dello stabilimento a Barberino Tavarnelle. Un evento per confermare il legame col territorio e sottolineare la capacità di oltre 100 milioni di litri in un sito all’avanguardia che è il primo in Italia con certificazione ‘zero rifiuti’.
Durante l’evento sono stati anche evidenziati sia il valore sociale per la comunità – con 132 dipendenti diretti, 40% di occupazione femminile, un terzo delle forniture di materiali e servizi in Toscana -, sia gli investimenti nella valorizzazione del prodotto 100% italiano proveniente da accordi di filiera tali da sostenere l’impresa agricola.
Un impianto all’avanguardia
Carapelli si conferma il nono marchio di olio extravergine di oliva più venduto al mondo. L’impianto di Tavarnelle, che nel 2024 ha raggiunto circa 365 milioni di euro di fatturato, è completamente digitalizzato e con moderne tecnologie di gestione e conservazione dell’olio – anche con applicazioni di IA.
Vanta otto linee di confezionamento di cui una dedicata a produzioni specifiche come l’olio Igp Toscano. Lo stabilimento serve sia il mercato italiano (40%) sia l’export (60%) con destinazione Europa, Usa, Canada e altri mercati emergenti, sia per prodotti a marchio Carapelli sia per l’imbottigliamento con altri brand italiani.

“Essere qui a celebrare i 30 anni di questa dimora dell’arte olearia è, oltre che un orgoglio, una responsabilità verso il futuro: della comunità, della categoria olio, del marchio e del consumatore. Per questo, grande parte del nostro impegno è rivolta alla ricerca e innovazione e alla valorizzazione della filiera italiana” così Bruno Seabra, direttore generale di Carapelli Firenze.
Cristóbal Valdés, ceo di Deoleo, ha ribadito la volontà del gruppo di continuare ad investire nello stabilimento in Toscana e che Carapelli rappresenta un esempio a livello globale di combinazione tra tradizione e innovazione.
Nella tavola rotonda ‘Territorio e impresa: l’alleanza vincente‘, Silvia Donnini, legal, Hr e relazioni istituzionali di Carapelli, sottolineando l’investimento in talenti, ha detto: “Da sempre crediamo molto nel valore delle persone, come motore di sviluppo. Io ne sono testimonianza diretta perché i 30 anni di questo stabilimento sono anche i miei 30 anni di vita professionale“.
Evidenziato anche il valore degli accordi di filiera, di cui Carapelli Firenze è stata precursore, per trasformare il settore in coerenza con gli obiettivi del Piano Olivicolo Nazionale.