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Identità, il punto su paesaggio, infrastrutture, natura. Giani: “Toscana sempre più moderna e tutelata”

Dal Cipressino allo scavo della talpa, fino agli investimenti per la rigenerazione urbana e l’edilizia residenziale pubblica senza dimenticare la biodiversità, avanti con gli investimenti per la Toscana diffusa

Festival identità toscana - © Paolo Lo Debole

I temi e le politiche in ambito di paesaggio, infrastrutture, natura e casa sono stati al centro del dibattito dell’appuntamento di lunedì pomeriggio del Festival dell’Identità toscana con l’obiettivo di aprire un confronto sui tanti temi che caratterizzano l’identità della Toscana, presente, passata e soprattutto futura. La Toscana, come ha sottolineato il presidente Eugenio Giani, ha una propria identità statuale da più di 450 anni fatta da una serie di valori, importanti e fondamentali nello Stato italiano, che la Toscana porta con orgoglio e con forza: la scuola, il lavoro, la cultura, l’accoglienza, la solidarietà, la tutela e la valorizzazione della bellezza. Il Festival organizzato dalla presidenza della Regione, ha fra gli obiettivi, quello di mettere a sistema i contributi preziosi di chi ha gli strumenti e le qualità per disegnare, tutti insieme, la Toscana di domani.

L’appuntamento di lunedì pomeriggio è stato tutto dedicato a quanto realizzato e quanto si può fare in merito ai temi del paesaggio, del governo del territorio, delle infrastrutture, della natura declinata come biodiversità e della casa.  Insieme al presidente Eugenio Giani erano presenti l’assessore alle infrastrutture, mobilità e governo del territorio Stefano Baccelli, l’assessora all’ambiente Monia Monni e alla casa Serena Spinelli

Il presidente Giani ha evidenziato la modernizzazione infrastrutturale della Toscana che si accompagna alla salvaguardia e tutela del territorio e alla riqualificazione attraverso la rigenerazione urbana che esalta la Toscana diffusa, riqualificandone luoghi perduti e spazi dismessi.

Ci sono molti elementi di modernizzazione della Toscana in questi tre anni di legislatura – ha sottolineato Giani-, ma non ci fermiamo. Penso alla ripartenza della talpa per lo scavo dell’alta velocità che darà forza e forte impulso al trasporto pubblico su rotaia e poi a tutte le infrastrutture che si accompagnano al Fondo si sviluppo e coesione: la strada del Cipressino che collega e avvicina il Monte Amiata alla Toscana, gli oltre 30 milioni sulla viabilità  di Lastra Signa, Signa e Campi e gli stessi interventi in Valdinievole, la circonvallazione di Larciano, il ponte di Serravalle”. Giani cita anche: “la tangenziale di Cortona, le rotatorie e gli interventi nella viabilità connessa alla Fi-Pi-Li, i tanti altri interventi calibrati con risorse gestiti dalla direzione regionale a partire dal Ponte fra Signa e Lastra a Signa che proprio in questi giorni – ha specificato Giani- ha caratterizzato l’incontro con il consorzio di imprese che lo realizzerà. Una Toscana che è sempre più moderna e connessa, una Toscana che sa governare il proprio paesaggio, il proprio territorio con un numero importante di piani urbanistici che sono stati approvati coerentemente alla legge e che caratterizzano un territorio da tutelare, preservare, ma anche non ingessare e rendere più efficiente e dinamico sotto il profilo delle opere pubbliche, infrastrutture, sinergie fra pubblico e privato. Insomma – ha concluso il presidente– emerge un quadro di una Toscana che punta molto sulla rigenerazione urbana per i nuovi interventi, sul riuso di edifici che sono oggetto di riqualificazione , che punta alla valorizzazione della geotermia, una Toscana dinamica che non si ferma e decisa, sul piano delle infrastrutture  a diventare sempre di più stazione appaltante delle varie opere in modo da velocizzare e gestire al meglio la loro realizzazione” .

L’identità della Toscana – ha aggiunto Stefano Baccelli – la costruiamo mano a mano con la pianificazione urbanistica insieme ai  Comuni , le Province che  a loro altro volta recepiscono le istanze degli imprenditori, di chi vuole fare investimenti di natura manifatturiera  e turistica . E lo facciamo con la legge 65 e il  piano paesaggistico perché da un lato vogliamo tutelare il paesaggio della Toscana che è  caratteristica identitaria assoluta, ma al tempo stesso ridefinirlo e aggiornarlo rispetto ai nuovi temi  e per quanto riguarda la mobilità ed le infrastrutture lo facciamo cercando di costruire un equilibrio, in particolare fra l’area metropolitana fiorentina che è molto antropizzata e che ha bisogno di una tipologie di infrastrutture come la tranvia che stiamo implementando. Cosa analoga la vogliamo fare per un quella che individuiamo come un’altra area metropolitana, la Pisa Livorno Lucca, con un progetto di tram veloce che possa collegare i tre capoluoghi, senza tralasciare, ma anzi sostenere con forza le aree interne, la Toscana diffusa. Per fare questo investiamo risorse a favore di Comuni e Province, per migliorare le loro infrastrutture e questa idea di mobilità che non è solo viaria, ma anche che è anche ferroviaria, del trasporto dei traghetti ci deve servire a superare l’attuale standard che è all’altezza della media europea , ma non ancora all’altezza delle regioni del centro e nord Europa più sviluppate”.

Verde, improntata all’innovazione e molto concentrata sulla conversione ecologica. Questa, secondo l’assessora all’ambiente Monia Monni, – l’identità della Toscana dell’ambiente. “Uno dei principali temi trattati – ha spiegato – è quello della biodiversità, un tema di cui sui parla meno di altri ma che è di fondamentale importanza, perché stiamo perdendo habitat, stiamo perdendo specie e questo ha un impatto sulla vita umana e sulla sicurezza alimentare. Per questo stiamo lavorando ad un bando che uscirà a maggio e che stanzierà 20 milioni di euro per intervenire sul restauro degli ambienti a rischio, dai boschi planiziali alle zone umide, alle praterie. La novità sarà nell’approccio non più solo basato sulla conservazione ma, in sintonia con la Nature restoration law del parlamento Ue, anche sulla capacità di ricostruire ciò che è andato perduto. Una visione non più statica, non una campana di vetro per conservare ma anche per restituire alla natura ciò che le abbiamo sottratto”.

E’ un tema prioritario quello della casa – ha spiegato Serena Spinelli-, che incide fortemente sulla vita delle persone, basti pensare all’impatto della dinamica inflattiva su mutui e affitti. Abbiamo bisogno di mettere in atto politiche che riescano, sul piano regionale, a dare rispose concrete, nonostante l’assenza di risorse nazionali. Sono argomenti su cui stiamo lavorando e a breve presenteremo nuove proposte indicando anche le risorse che metteremo a disposizione. Quelle della casa e dell’abitare sono questioni che dobbiamo collocare in questo nostro tempo. Penso quindi al bisogno di integrarle anche con il tema della rigenerazione urbana. Va recuperato quel concetto in cui l’abitare diventa strumento sociale, grazie al quale si favorisce il diritto alla casa, la qualità dell’abitare e la coesione delle comunità”.

Nel dettaglio

Infrastrutture, mobilità e governo del territorio

Con il Programma FESR 2021/27 vengono realizzati interventi per il recupero e la valorizzazione di Aree urbane, per l’efficientamento energetico e per la realizzazione di infrastrutture verdi in aree urbane. Vengono inoltre riqualificati e rigenerati i sistemi insediativi delle 6 aree interne toscane. 216 Comuni sono interessati al Parco progettuale in materia di rigenerazione urbana e dell’abitare. Altri interventi rientrano invece nella programmazione del Fondo Sociale di Coesione.
Il Programma innovativo della qualità dell’abitare – PINQuA, all’interno del PNRR ha visto protagonista la Toscana con il finanziamento di tutte e tre le proposte presentate
Per favorire il decongestionamento dei centri urbani e migliorare la mobilità viene promossa la realizzazione di parcheggi.


La pianificazione d’area vasta consente di attivare meccanismi di aggregazione tra le amministrazioni per una pianificazione più efficace.
La cartografia regionale è fondamentale per deliberare conoscendo
La valorizzazione paesaggistico-territoriale passa, in particolare, dai sette Progetti di Territorio attivati per attuare gli obiettivi del Piano regionale di Indirizzo Territoriale con valenza di piano Paesaggistico.
La Regione è stata, inoltre, fra le prime Regioni italiane a dotarsi di una specifica normativa in materia di Agevolazioni fiscali per il sostegno della cultura e la valorizzazione del paesaggio in Toscana (Art Bonus) ed è all’esame del Consiglio regionale la proposta di legge di Valorizzazione del patrimonio paesaggistico e della cultura popolare in Toscana.

Ambiente, economia circolare, difesa del suolo e Protezione Civile

Il Programma Regionale PR Toscana FESR 2021-2027 con l’azione Natura e Biodiversità intende ridurre la perdita di biodiversità, migliorare gli habitat aumentandone l’efficacia per contrastare i cambiamenti climatici a beneficio della popolazione. Finanzia la manutenzione straordinaria o ricostruzione di ambienti umidi; la creazione, restauro o ampliamento di boschi; il recupero di praterie.
La Valutazione di Incidenza ambientale (Vinca) è finalizzato a verificare se un progetto, un piano, un intervento o un’attività possono produrre effetti significativi negativi sull’integrità dei Siti della Rete Natura 2000 e sulla conservazione degli habitat, della fauna e della flora selvatiche; l’obiettivo essenziale è quindi la salvaguardia e la tutela della qualità dell’ambiente, perseguibile anche mediante il rilascio di opportune prescrizioni e condizioni, qualora le incidenze rilevate risultino mitigabili.

Politiche sociali, edilizia residenziale pubblica e cooperazione internazionale

La Regione Toscana attribuisce alla questione abitativa una importanza centrale, tenuto anche conto di una congiuntura economica che vede crescere i livelli di povertà; l’assenza di linee di intervento strategiche da parte dello Stato; le  dinamiche molto impattanti di fenomeni come gli affitti brevi/turistici con effetti dirompenti sul mercato della locazione, già molto complesso.
Con il nuovo Piano Casa la Regione porterà a conclusione interventi già avviati dai Gestori ERP; avvierà o completerà programmi già previsti; attuerà le previsioni del Piano di Interventi Complementari al PNRR; farà funzionare meglio il sistema ERP regionale; attiverà nuove linee di intervento per il ripristino di alloggi ERP sfitti e la realizzazione di nuovi.

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