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Il Parco della pace di Sant’Anna di Stazzema ha ricevuto il Marchio del Patrimonio Europeo

I siti del patrimonio europeo sono 67 e sono scelti perché promuovono valori simbolici europei e hanno un ruolo significativo nella storia e nella cultura dell’Europa

Sant’Anna di Stazzema - © MyVideoimage.com/shutterstock

La Commissione europea ha selezionato il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e gli ha riconosciuto il Marchio del Patrimonio Europeo. Il sindaco è stato invitato alla cerimonia di assegnazione che si terrà ad Anversa (Belgio) mercoledì 17 aprile.

Sant’Anna di Stazzema è stata scelta insieme ad altri sei luoghi in tutta l’Unione Europea. Insieme a Sant’Anna di Stazzema, sono state selezionate le località di Cisterscapes — Paesaggi cistercensi per collegare l’Europa (Austria, Cechia, Germania, Polonia, Slovenia), il monastero di San Jerónimo de Yuste in Spagna, il Museo di Nostro Signore nel sottotetto nei Paesi Bassi, il Teatro Reale di Toone in Belgio, Kalevala in Finlandia e l’Ateneo rumeno in Romania.

Sono 67 i siti selezionati dalla Commissione europea dal 2013. Scelti per il loro valore simbolico, il ruolo che hanno avuto nella storia europea e le attività che offrono.

In Italia, ad oggi con Sant’Anna di Stazzema, sono soltanto altri quattro luoghi insigniti di questo riconoscimento.

“Enorme soddisfazione per essere stati l’unico luogo italiano che ha prevalso sugli altri tredici siti finalisti (anche importanti) – ha dichiarato il sindaco – Risultato che arriva per i valori che Sant’Anna rappresenta e per la forza che l’Istituzione Parco nazionale della pace ha avuto negli anni di affermare una storia che è riuscita a diventare patrimonio Europeo. Ne sono soddisfatto non solo come sindaco ma anzitutto come uomo e per i superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema che hanno dedicato gran parte della loro vita a cercare di trasferire la memoria del 12 agosto 1944, e degli episodi tragici accaduti nelle singole borgate di questo paese, alle giovani generazioni attraverso una costante missione di testimonianza e di diffusione dei valori fondativi dell’Europa. Sant’Anna ha ottenuto il marchio europeo dopo che è stato istituito il Parco nazionale della pace nel 2000 dal parlamento italiano con legge. Questo riconoscimento quindi oggi ci eleva a Parco europeo della pace”.

“Siamo orgogliosiha detto il presidente della Regione Toscanache Sant’Anna di Stazzema sia stata insignita del Marchio del patrimonio Europeo, quarto sito in Italia e primo per la nostra Regione. Il primo presidente della Regione Toscana Lelio Lagorio definì Sant’Anna di Stazzema “capitale morale della Toscana” e tra i suoi primi atti ci fu quello di salire a rendere omaggio alle oltre 500 vittime della strage. Dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale è nata l’Europa come strumento per il superamento di secoli di guerre. Oggi una nuova guerra attraversa il nostro Continente e Sant’Anna con il suo esempio ci ricorda a cosa portino i nazionalismi e le ideologie di divisione. Il lavoro di questi anni ha fatto in modo che Sant’Anna sia potuto diventare un luogo di riferimento per studenti e per quanti oggi si impegnano per la pace. Questo riconoscimento della Commissione Europa conferma il lavoro fatto in questi anni e la necessità ancora oggi di parlare di pace”.

Cos’è il Marchio del Patrimonio Europeo

Il Marchio del patrimonio Europeo è assegnato a monumenti, siti naturali o urbani, ma anche a oggetti e beni culturali e al patrimonio immateriale, di cui riconosce il ruolo chiave nella storia e nella cultura europee, oltre che nella formazione di quella che è oggi l’Unione europea.

E’ un riconoscimento che presenta alcune differenze rispetto alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. I siti del patrimonio europeo danno vita alla narrativa europea e alla storia che sta dietro ad essa.

Si concentrano sulla promozione dei valori simbolici europei e sul ruolo significativo che questi siti hanno svolto nella storia e nella cultura dell’Europa. Offrono anche preziose attività educative, soprattutto per i giovani. I siti del patrimonio europeo possono essere visitati singolarmente o come parte di una rete. I visitatori possono farsi un’idea reale dell’ampiezza e della portata di ciò che l’Europa ha da offrire e dei risultati che ha raggiunto».

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