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Il Premio Ceppo al poeta Garous Abdolmalekian, cantore dell’Iran di oggi

Tra gli autori dell’ultima generazione della Poesia nuova persiana, ottiene il riconoscimento internazionale “Piero Bigongiari”

Il poeta Garous Abdolmalekian

Una voce libera dell’Iran di oggi: è il poeta iraniano Garous Abdolmalekian, tra gli autori dell’ultima generazione della Poesia nuova persiana, il vincitore della 69ma edizione del Premio Ceppo internazionale poesia “Piero Bigongiari“.

La manifestazione, diretta e presieduta da Paolo Fabrizio Iacuzzi, ha scelto di assegnare il riconoscimento all’interprete di una vibrante poesia civile, pur nel solco della grande tradizione lirica persiana.

Il poeta iraniano darà vita a una quattro giorni, dall’8 all’11 maggio in Toscana, che vedrà anche la presenza dei sei poeti finalisti al premio Ceppo, con varie iniziative, libri e progetti che saranno presentati, e gli altri Premi Speciali: Loretto Rafanelli (Premio Ceppo Pistoia Capitale della Poesia 2025) e Renzo Ricchi (Menzione Speciale Premio Ceppo 2025).

Gli appuntamenti con l’autore

Sono in programma due incontri con l’autore: giovedì 8 maggio in Consiglio regionale della Toscana, alle 16, alla presenza del presidente dell’Assemblea Antonio Mazzeo e Cristina Giachi (presidente della Quinta Commissione Cultura e Istruzione).

Venerdì 9 maggio, a Pistoia, nell’Auditorium Tiziano Terzani della Biblioteca San Giorgio, ore 16, Garous Abdolmalekian terrà la Piero Bigongiari Lecture: “Accogliere i pellegrini. Il riparo delle sillabe e delle parole” alla presenza dei suoi traduttori Faezeh Mardani e Francesco Occhetto.

L’impegno per il sostegno dei diritti umani

“Siamo lieti di conferire quest’anno il Premio Internazionale Ceppo al poeta iraniano Garous Abdolmalekian, premio che si è inaugurato nel 2008 con il Nobel Mario Vargas Llosa, recentemente scomparso. La sua poesia si colloca nel solco della grande tradizione lirica persiana e del suo impegno civile – sottolinea Paolo Fabrizio Iacuzzi-. Non a caso figura come il più giovane dei poeti antologizzati nel volume Poeti iraniani dal 1921 a oggi, a cura di Faezeh Mardani (Università di Bologna) del giovane Francesco Occhetto (Mondadori 2024), che saranno presenti agli incontri del Ceppo. Una grande occasione di confronto anche con gli studenti, che potranno fargli delle domande non solo sulla sua poesia ma anche sulla particolare contingenza storica che attraversa il suo Paese. La sua presenza al Consiglio Regionale della Toscana sarà molto significativa, impegnato da sempre per il sostegno dei diritti umani”.

La vita e le opere di Garous Abdolmalekian

Poeta e saggista iraniano, Garous Abdolmalekian (classe 1980, Teheran) figura come il più giovane dei poeti antologizzati nel volume ‘Poeti iraniani. Dal 1921 a oggi’, a cura di Faezeh Mardani (Mondadori, 2024). Autore di uno stile minimalista e di un linguaggio tagliente e scarno.

Scrive e pubblica le prime poesie in giovane età e conquista subito l’interesse e l’apprezzamento unanime della critica. Al punto da essere inserito tra i più interessanti autori dell’ultima generazione della Poesia nuova persiana, cioè successiva alla Rivoluzione iraniana del 1979.

Molto apprezzato in Iran, le sue poesie hanno conquistato anche il mondo. Sono state tradotte e pubblicate in francese, tedesco, inglese, arabo, curdo e turco. Vari i riconoscimenti nazionali e internazionali all’attivo, fra cui la candidatura al Premio Pen per l’antologia di poesie tradotte in inglese Appoggiati a questa tarda ora (2020).

Tra le sue opere ricordiamo le raccolte: I colori sbiaditi del mondo (2005), Nell’oscurità le righe si confondono (2008), I solchi (2011), Nulla è nuovo come la morte (2015). Del 2018 la sua ultima raccolta dal titolo Segāne-ye khavaremiāneh, Jang Eshq Tanhāii (Trilogia del Medioriente, Guerra Amore Solitudine), pubblicato in Italia da Carabba nel 2021.

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