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“Io sono quello che ho donato”: il Museo del Tessuto di Prato celebra Loriano Bertini

Fino al 21 settembre una grande mostra ripercorre la storia del collezionista che con la sua donazione ha dato vita al primo nucleo del Museo del Tessuto di Prato

Il Museo del Tessuto di Prato dedica una grande mostra, aperta fino al 21 settembre, a Loriano Bertini (1930–2019), imprenditore pratese e raffinato collezionista, figura chiave nella nascita dell’istituzione museale che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario.

Fu infatti la sua generosa donazione, nel 1975, di oltre 600 tessuti antichi a porre le fondamenta per la creazione del museo, oggi punto di riferimento internazionale nel settore.

La mostra, nata in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, racconta l’eclettica e appassionata attività collezionistica di Bertini, che spaziava dai tessuti antichi alle maioliche rinascimentali, fino ai libri d’artista del Novecento.

Un percorso che riflette non solo il suo gusto raffinato ma anche il suo desiderio costante di condividere la bellezza, come testimoniato dalle numerose donazioni a prestigiose istituzioni come gli Uffizi, il Museo del Bargello e il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza.

I libri d’artista

Saranno esposte per la prima volta a Prato, 22 rarissime edizioni che raccontano il dialogo tra letteratura e arti visive nel XX secolo, con opere di artisti tra cui Marinetti, Picasso, Matisse, Mirò, Dalì, Duchamp, Capogrossi, Fontana e Isgrò.

Si tratta di una selezione proveniente da un’imponente raccolta di circa 4.500 volumi, acquisita nel 2000 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e oggi custodita presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

In mostra maioliche montelupine e raffinati tessuti

La mostra presenta anche una selezione di maioliche montelupine del Cinquecento e Seicento, oltre a velluti fiorentini, veneziani e genovesi, lampassi e broccatelli, simboli dell’eccellenza tessile italiana.

Tra i pezzi più straordinari, due rarissimi libri in tessuto: un libro di preghiere in seta jacquard presentato all’Esposizione Universale di Parigi del 1889 e “La Marseillaise” con partitura musicale interamente tessuta dalla celebre ditta lionese Chatel & Tassinari.

A coronamento delle celebrazioni, il Museo del Tessuto intitolerà a Loriano Bertini la sala permanente dedicata ai tessuti storici, che diventerà ufficialmente la “Sala dei Tessuti Antichi Loriano Bertini”.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha realizzato un catalogo della mostra, a cura di David Speranzi, disponibile gratuitamente in formato digitale al link: bncf.cultura.gov.it.

Con la mostra dedicata a Loriano Bertini, Prato rende omaggio non solo a un collezionista d’eccezione, ma a un vero mecenate del Novecento, che amava dire: “Io sono quello che ho donato”.

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