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La Street Art per la prima volta al Museo Novecento: i colori di Kraita317 invadono il piano terra

Fino al 18 febbraio il loggiato del museo fiorentino sarà “abitato” dalla grande installazione del writer di orgine romena

Different Might be Everything è questo il titolo dell’opera realizzata dallo street artist Kraita317 nel loggiato al piano terra del Museo Novecento di Firenze che sarà visibile dal 19 gennaio fino al 18 febbraio.

L’intervento che porta per la prima volta la Street Art nel museo fiorentino è stato realizzato comn la collaborazione della Street Levels Gallery di via Palazzuolo a Firenze.

Si tratta di un lavoro unico e site-specific, che nasce dalle considerazioni sull’opera del 1988 di Maurizio Nannucci, Everything Might Be Different, esposta nel chiostro del Museo Novecento.

L’idea di invertire l’ordine delle parole scelte da Nannucci supporta l’artista nella legittimazione del suo operato, così come della corrente di cui fa parte.

Il nuovo motto, “Diverso potrebbe essere tutto”, indica appunto la volontà di riconoscimento di un movimento artistico ancora sottovalutato, spesso controverso, ma vivo e prorompente, come quello della Street Art.

Different Might Be Everything Kraita317, Street Levels Gallery Courtesy of Museo Novecento, Firenze

Kraita317 è uno dei principali protagonisti del movimento artistico urbano fiorentino degli ultimi anni e tra gli artisti che lo scorso anno hanno partecipato alla grande esposizione internazionale di urban art del Museo Fluctuart di Parigi.

Membro attivo della crew romena ANS sin dalla fine degli anni Duemila, nel 2018 lascia la sua città natale, Brașov, per trasferirsi a Firenze. Questo cambiamento di contesto è altamente significativo e innesca un’evoluzione rapida e costante nel suo stile, sia nel tratto sia nella selezione cromatica, transitando dal figurativo all’astratto senza mai abbandonare una cifra stilistica altamente espressiva.

Le opere astratte e sintetiche di Kraita317 rimandano a dialoghi introspettivi e personali che escludono l’uso della parola, facendo leva sulla capacità di forme essenziali e colori primari di evocare sensazioni complesse e sentimenti profondi.

Quel che l’artista restituisce, prima in studio e poi in strada, è il risultato finale di un lungo percorso nato dall’urgenza di rispondere agli stimoli raccolti e poi assimilati nell’ambiente urbano. 

Different Might Be Everything Kraita317, Street Levels Gallery Courtesy of Museo Novecento, Firenze

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