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L’Archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze torna a casa

Il fondo costituito da volumi, libri sociali, faldoni e registri, oggi di proprietà di Intesa San Paolo, riconquista le sale della sede di via Bufalini

L’Archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze

L’archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze torna nella sede in via Bufalini: la cerimonia alla presenza del presidente dell’Abi Antonio Patuelli. L’archivio è costituito da un nucleo più antico di 765 volumi rilegati che raccolgono i documenti della Cassa Centrale di Firenze e dei Monti di Pietà di Firenze, Empoli, Montevarchi, Sansepolcro e Cortona dal 1581 al 1955 e da un fondo denominato del ‘Novecento’ che comprende, oltre ai libri sociali dal 1829 al 1992, 1.161 faldoni, 437 registri, 248 volumi, 214 tubi contenenti 6.357 disegni tecnici, 32 album fotografici, otto audiovisivi, due schedari ed altro materiale ritrovato recentemente e classificato come ‘addenda’.

L’Archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze

Intesa Sanpaolo, divenuta proprietaria dell’archivio storico della Cassa di Risparmio di Firenze con l’incorporazione di Banca Cr Firenze del 2019, ha accettato che questo patrimonio restasse a Firenze. Una decisione apprezzata dalla stesso Patuelli: “Apprezzo la scelta di Intesa Sanpaolo, è una decisione lodevole – ha detto – perché non era obbligata visto che Intesa ha un archivio meraviglioso a Milano“. “L’archivio rimane a casa – ha detto con orgoglio Aureliano Benedetti, presidente della Fondazione Biblioteche -. Gli archivi storici bancari hanno una importanza clamorosa per effetto della loro obiettività“.

Il presidente della Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori ha affermato che il connubio con “Intesa Sanpaolo sta portando ad un grande lavoro su Firenze sotto tanti punti di vista, da quello culturale alla solidarietà. Sull’archivio dobbiamo ringraziare chi ha operato una silenziosa, quanto efficace, opera di salvataggio” dei documenti custoditi, che adesso vengono “messi a disposizione” del pubblico e degli studiosi. Barbara Costa, responsabile dell’archivio storico di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato che “anche il mondo degli archivi vive un periodo di grandi difficoltà. Molte sono le sfide che ci attendono, non solo quelle legate all’utilizzo di tecnologie digitali. Gli archivi restano un tessuto fondamentale della storia del nostro Paese“.

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