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Lilly investe in Italia, 750 milioni di euro nel 2024-25

La multinazionale farmaceutica americana ha annunciato l’espansione dello stabilimento di Sesto Fiorentino e una rinnovata strategia aziendale

Eli Lilly

Un nuovo piano di investimenti da 750 milioni di euro nei prossimi due anni per la produzione di farmaci innovativi in Italia: è quanto mette in campo Eli Lilly Italia che ha presentato il nuovo ‘patto’ con un evento nel polo produttivo di Sesto Fiorentino.

La multinazionale farmaceutica americana è presente nella piana fiorentina dal 1959: è  stata annunciata una ulteriore espansione dello stabilimento. Con i nuovi 750 milioni di euro arriva dunque a 1,4 miliardi l’impegno di Lilly in Italia negli ultimi vent’anni.

L’azienda di Indianapolis ha inoltre attivato accordi con “eccellenze italiane” per espandere ulteriormente nel prossimo futuro il proprio portafoglio in Italia, compresa la produzione di farmaci oncologici e per la cura dell’Alzheimer.

Un impegno storico che guarda al futuro – afferma l’azienda – quando, entro il 2025, si stima che Lilly contribuirà al Pil italiano con 1,5 miliardi di euro grazie anche all’attivazione di oltre 6.000 posti di lavoro attraverso un effetto moltiplicatore sugli oltre 1.500 impiegati dell’azienda nel Paese grazie alle sue attività, secondo uno studio di The European House Ambrosetti“.

Eli Lilly, una realtà che esporta in 60 paesi del mondo

Il sito produttivo di Lilly nell’area di Sesto Fiorentino è uno dei più grandi e innovativi stabilimenti per la produzione di farmaci da biotecnologie in Italia. Trasformato nei primi anni Duemila in un sito con un focus sui prodotti parenterali e sui dispositivi medici per il portafoglio di prodotti Lilly per il diabete. Il sito di Sesto è approvato da diverse agenzie regolatorie, tra cui l’Agenzia europea del farmaco (Ema) e la Food and drug administration (Fda) degli Stati Uniti, ed esporta il 95% della sua produzione in oltre 60 Paesi del mondo.

Abbiamo sempre creduto nel nostro impegno qui, che rappresenta una presenza non solo fisica, su un territorio, ma anche strategica” ha affermato Huzur Devletsah, presidente e amministratore delegato di Eli Lilly Italy Hub, in occasione dell’evento ‘This is the future’ a Sesto Fiorentino. “In Italia abbiamo trovato le ragioni per investire – ha detto – e, di conseguenza, le competenze giuste per restare e continuare a guardare avanti“.

Devletsah: un momento storico per l’azienda in Italia

Lilly investirà in Italia 750 milioni di euro nei prossimi due anni. “Dopo oltre 60 anni di storia in Italia possiamo scrivere un nuovo, importante capitolo“, ha dichiarato Devletsah, secondo cui “le entusiasmanti scoperte scientifiche nel diabete, immunologia, cancro e infine per obesità e Alzheimer, ci incoraggiano a continuare a fare investimenti significativi che sostengono i nostri nuovi farmaci, tra cui i molteplici lanci previsti nel prossimo decennio per aiutare più pazienti in Italia e nel mondo“.

Siamo entusiasti perché ci troviamo in un momento storico piuttosto significativo per la nostra azienda” ha aggiunto Ilya Yuffa, presidente di Eli Lilly International, annunciando il nuovo ‘patto’ con l’Italia da 750 milioni di investimenti, e l’espansione del sito produttivo di Sesto, che è “un polo strategico per noi“.

Yuffa: più posti di lavoro e farmaci per diabete e obesità

Abbiamo ampliato la nostra capacità innovativa e la nostra pipeline per molte nuove aree terapeutiche – ha spiegato Yuffa -, che hanno una domanda globale e un’importanza significativa per i pazienti, in particolare per il diabete e presto per l’obesità, quindi stiamo espandendo la nostra capacità produttiva per soddisfare le esigenze dei pazienti in tutto il mondo“.

Yuffa ha precisato che “il nostro impegno da 750 milioni di euro è sia per un’espansione della nostra capacità produttiva qui a Sesto Fiorentino, ma anche per la capacità di collaborare con aziende italiane, per collaborare in nuove aree terapeutiche in cui abbiamo visto progressi nella nostra pipeline. Il futuro è roseo per il nostro stabilimento di Sesto Fiorentino: aumenteremo il numero di posti di lavoro e amplieremo la produzione attuale, che riguarda il diabete e, in futuro, l’obesità, che sarà uno dei componenti più critici”.

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