Firenze brilla nella classifica di The World’s 50 Best Bars. Nel ranking internazionale ancora una volta il capoluogo toscano piazza tra i primi 100 ben due locali: alla 22esima posizione si piazza Locale Firenze, alla 99esima Gucci Giardino. In generale l’Italia si conferma tra le mete della mixology più desiderate.
Per Locale Firenze l’ennesimo trionfo internazionale e l’occasione migliore per festeggiare il decennale che cade proprio quest’anno. Il cocktail bar e ristorante fine dining a Palazzo Concini è ormai un indirizzo apprezzato tanto dai fiorentini quanto da una clientela cosmopolita.
La filosofia green di Locale Firenze
“L’innovativo cocktail bar – si legge nella scheda di The World’s 50 Best Bars– è guidato dal bar manager Fabio Fanni, che lo ha posizionato come uno dei locali leader in Italia. Fanni e il suo team utilizzano tecniche moderne, metodi tradizionali e tecnologie di laboratorio per creare un menu a basso spreco, sorprendente e sostenibile”.
Vengono così reinterpretati cocktail classici, traendo spesso ispirazione dai prodotti di stagione. “Il menu, breve e conciso, copre un’ampia gamma di preferenze. Si basa su formule riconoscibili con il tocco di Locale: il Foglia è un gin sour con note erbacee di menta, basilico e canapa, mentre il Manhattan prevede il marsala e una potente combinazione di kombucha e caffè freddo” si spiega.
“Anche le influenze culinarie non sono mai lontane, con l’italianissima associazione di burro e salvia che gioca un ruolo da protagonista nel Green Fizz. Dopotutto, il Locale è anche un ristorante pluripremiato. Da settembre il dialogo tra la cucina e il laboratorio del bar si è rafforzato con il lancio di un’esperienza di abbinamento unica nel Labo-ttega, il laboratorio del bar, situato nello spettacolare seminterrato medievale con soffitto a volta” conclude The World’s 50 Best Bars.
La classifica di The World’s 50 Best Bars
In vetta, nell’ambita classifica di The World’s 50 Best Bars c’è il Bar Leone di Hong Kong, capitanato dal romano Lorenzo Antinori: il miglior bar del mondo 2025. E’ stato invece aperto a Barcellona da un italiano, Simone Caporale, con l’allievo dei fratelli Adrià Marc Álvarez il Sips sul podio in terza posizione.
Compie una bella scalata il Moebius Milano, aperto da Lorenzo Querci nel 2019 nel capoluogo lombardo, che passa dalla 31esima alla settima posizione. Oltre a Locale Firenze in 22esima posizione c’è ancora tanta Italia in classifica. In quarantesima posizione Drink Kong, indirizzo-cult a Roma-Esquilino del mixologist romano Patrick Pistolesi.
L’altra insegna milanese è lo speakeasy 1930 al 43 posto della classifica globale. Alla 58esima edizione Freni e Frizioni a Roma, alla 63esima posizione L’Antiquario a Napoli, alla 98esima edizione Jerry Thomas Speakeasy a Roma e alla 99esima edizione Gucci Giardino a Firenze.