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Cantare per tornare di buon umore con le lezioni online di Martina

Cantare fa bene al corpo e allo spirito, produce infatti ossitocina, così l’insegnante di canto Datura Martina Lo Conte ha deciso di provare a fare ‘online’ le sue lezioni

Datura Martina Lo Conte - © Alexandra Jitariuc

Cantare fa bene e tiene alto lo spirito e allora perché non sfruttare i giorni di quarantena per imparare ad esprimersi con la voce. Questo è quello che ha pensato Datura Martina Lo Conte che offre a tutti lezioni di canto online. Tutti i giorni dalle 17 alle 19, fino a che tutto non sarà tornato alla normalità sarà possibile conoscerla attraverso Skype, Whatsapp oppure Zoom.

Ciao Martina! Come nasce la tua passione per la musica?
Io canto da quando ho memoria, a scuola ballavo e cantavo di continuo. Ho avuto la grande fortuna di avere in famiglia una zia Anna Maria Giglitto che è stata per tanti anni nel coro degli anni ’90 dei Jubilee Shouters con Gianna Grazini. Quindi io ascoltavo tutto quello che lei studiava. Ho ascoltato gospel e jazz fin da quando avevo nove, dieci anni, come Mahalia Jackson, Ella Fitzgerald, voci della musica spiritual e soul. Per me quella è diventata la mia forma di espressione e di spiritualità, non le ho mai viste come due cose distinte. Per me la spiritualità è musica e viceversa.

Quando hai iniziato a insegnare canto?
Ho fatto tante cose, ho scritto, ho dipinto, ho fatto fotografie fino al 2012. Ho portato avanti tutte queste mie passioni facendo performance multimediali in cui c’erano musica, poesia e immagini. Poi ho deciso di seguire solo la strada della voce perchè sono rimasta incinta. Ho deciso di insegnare il ‘canto difonico‘, che è una tecnica particolare. Poi ho iniziato piano, piano, ad avvicinarmi anche al canto moderno ma in maniera molto personale. Una cosa che mi ha segnata molto per quanto riguarda la mia formazione è l’approccio Roy Hart.

Come funziona questo metodo?
Nel lavoro Roy Hart si tratta di sbloccare la persona da tutti quei blocchi emotivi che non le permettono di esprimersi nel suo pieno potenziale. La voce aiuta moltissimo in questo, è un lavoro sulla persona nel suo pieno essere.

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Molto interessante, penso che potrebbe essere molto utile soprattutto in questo periodo. Tu offri lezioni online, come funziona?
Adesso offro lezioni online a offerta, chi vuole dà quello che può. Non voglio chiedere niente di preciso in questo momento. Se c’è uno scambio o un baratto va bene. Per esempio domani faccio una lezione di canto difonico online a un’insegnante e lei farà una lezione a me con esercizi di ear training cioè educazione dell’orecchio e di agilità vocale. Per quanto riguarda la lezione io uso Skype, Whatsapp o Zoom. Per ora ho fatto lezione online con persone che avevo già visto dal vivo, quindi per me questa è una cosa nuova. Sono persone con cui avevo già iniziato un percorso per vedere com’era la loro voce, il loro corpo e la loro postura, per correggere le cose basilari.

Tu dici che il canto è un modo per tenere su l’umore, sarà per quello che appena sono stati in quarantena tutti gli italiani si sono messi a cantare dal loro balcone?
La musica e soprattutto il canto è una cosa insita nel nostro corpo, fa parte di noi, è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per produrre buone vibrazioni, di gioia e di piacere in tutto il sistema psicofisico. Questo è stato studiato anche scientificamente, cantare produce ossitocina, un ormone che fa bene al corpo. Non per caso tutti i rituali di guarigione sono sempre stati cantati. Il canto è il nostro ponte tra il visibile e l’invisibile, possiamo riconnetterci alla nostra parte più intima e più sacra con questo strumento. Perchè no!

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Se una persona è sempre stata stonata come una campana, è possibile che impari a cantare?
Secondo me è possibile nel momento in cui questa persona riesce a sentire, a percepire con l’orecchio tutte le frequenze dello spettro udibile. Se noi alleniamo l’orecchio a percepire le frequenze, la voce poi andrà di conseguenza. La voce è legata al senso dell’udito. In uno dei miei testi sacri che è L’orecchio e la vita di Alfred Tomatis è spiegato benissimo. Non esistono persone stonate, a meno che non abbiano problemi di udito, è una questione di allenamento dell’orecchio. Se una persona stonata si riascolta, a forza di riascoltarsi percepisce la differenza tra il suono giusto e quello non giusto.

Martina come vedi il futuro dopo che saremo usciti dall’isolamento per il Coronavirus?
Mi sono messa in contatto con il presidente del Quartiere 4 di Firenze Mirko Dormentoni, quando tutto questo sarà finito ho offerto due giornate di canto condiviso per la comunità. Lui mi ha detto di sì, stiamo preparando un grande evento in cui tutti si potranno riunire e cantare attraverso l’improvvisazione vocale, non a caso, ma con delle dinamiche precise, il sistema delle circle songs. Le persone avranno tanto bisogno di cantare e stare insieme, per ritrovare il senso della comunità e per rinascere dopo questo momento molto difficile.

Per informazioni:
lechiavidellavoce@gmail.com
https://lechiavidellavoce.wordpress.com/

Foto di: https://www.alexandrajitariuc.ro

 

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