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Nidi gratis per oltre 13mila bambini in Toscana. Stanziati 40 milioni di euro anche per il prossimo anno

A un anno dal lancio, il bilancio della misura della Regione Toscana è positivo: 2.300 euro il contributo medio per famiglia e ne ha beneficiato il 58% degli iscritti. Riconfermato il bando anche per l’anno educativo 2024/25

Asilo nido

Con quasi 13mila e 500 bambine e bambini beneficiari nell’anno educativo in corso, “Nidi Gratis” – la misura dalla Regione che azzera la retta dell’asilo nido per le famiglie con Isee fino a 35mila euro – ha già raggiunto gli obiettivi fondamentali per cui è nata: produrre effetti redistributivi e allargare la platea di famiglie che fanno domanda di accesso ai servizi educativi per la prima infanzia.

Sono i numeri e le valutazioni principali del primo anno di operatività della misura voluta dalla Regione Toscana, con il contributo dell’Fse+, per aiutare le famiglie con Isee fino a 35mila euro ad abbattere le rette dei nidi e degli altri servizi educativi per la prima infanzia.
A illustrare i risultati sono stati questa mattina il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini durante l’evento al cinema La Compagnia di Firenze “Un anno di Nidi Gratis in Toscana: Primi risultati e prospettive future”.

“Nidi Gratis è una misura bandiera dell’identità toscana, che ho fortemente voluto come scelta qualificante sul piano dei servizi in questa legislatura – ha dichiarato il presidente Giani questa misura porta al 44% la quota di bambini di età 0-3 che frequentano i nidi, di gran lunga superiore alla media italiana del 38%, e consolida il superamento dei parametri di Lisbona. La Toscana ha investito più di altri sui servizi per l’infanzia e questo perché vogliamo che si caratterizzi per l’educazione dei nostri ragazzi e per la capacità di offerta dei servizi”. “La sinergia pubblico privato ha funzionato benissimo” ha aggiunto Giani, rinnovando “l’impegno a contribuire alla nascita di nuovi nidi nei comuni della Toscana”.

Confermato Nidi Gratis anche per il 2024/2025

Nel corso dell’evento è stata anche annunciata l’approvazione del finanziamento del nuovo bando di “Nidi Gratis” per l’anno educativo 2024/2025 con 40 milioni di euro, in aumento rispetto ai 31 milioni e 400mila euro messi a disposizione quest’anno.

Tra le novità del prossimo anno ci sarà la possibilità di scegliere liberamente tra nidi comunali e nidi privati accreditati, senza i vincoli per accedere a nidi privati convenzionati previsti nel primo anno. Per questa misura la Toscana ha deciso di investire 244 milioni di euro della programmazione europea 2021/2027. 

“Con il nuovo bando vogliamo garantire stabilità e la prosecuzione di una misura che riteniamo fondamentale e centrale – ha sottolineato l’assessore Nardini – l’obiettivo principale è garantire che il nido sia davvero un diritto per tutti i bambini e le bambine toscane e non un privilegio per chi ha la fortuna di nascere in una famiglia che può permettersi di pagare la retta. Il nostro obiettivo è mettere al centro il diritto e l’0uguaglianza dei bambini e delle bambine nell’ottica che ci ha consegnato Don Lorenzo Milani di una scuola che sia anche ascensore sociale.”

Il 58% degli iscritti al nido ha usufruito di Nidi Gratis

Sono 13.431 le bambine e i bambini che stanno fruendo della misura di rilevanza strategica per il Programma regionale Toscana Fse+ 2021-2027 e inserita in Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani.
Il contributo medio per ogni famiglia è stato di circa 2.
300 euro. Sono 177 le amministrazioni comunali che hanno aderito, 774 i servizi per la prima infanzia comunali e privati coinvolti. Per il 72,1%, le domande ammesse riguardavano redditi Isee fino a 25mila euro. Nella provincia di Firenze il maggior numero di famiglie beneficiarie (4.237), mentre Prato è la provincia con il contributo medio più alto pari a con 3276 euro.

In corso di valutazione da parte degli uffici regionali l’entità della crescita del numero di famiglie che chiede di accedere ai servizi, ma le indicazioni informali che cominciano a giungere da Comuni più grandi e operatori privati fanno emergere l’effetto traino di “Nidi Gratis” sulla domanda.

Il questionario di gradimento somministrato a famiglie e nuclei beneficiari registra che nell’80% dei casi “Nidi Gratis” ha influito positivamente sulla decisione di iscrivere i propri figli e le proprie figlie al nido. In base alla stessa rilevazione, 97 famiglie su 100 si sono dichiarate soddisfatte della misura.

Inoltre, le iniziali valutazioni sui dati disponibili compiute dall’Istituto degli Innocenti – esposte questa mattina dalla direttrice generale Sabrina Breschi – certificano la capacità della misura sia di favorire l’accessibilità da parte delle famiglie economicamente più fragili, sia di rispondere a un’esigenza generalizzata. Per l’anno educativo 23/24 le richieste di contributo ammesse alla misura sono infatti il 58% dei 22.619 iscritte e iscritti al 31 dicembre 2021 (ultimo dato disponibile), coprendo per il 42% la domanda di nidi pubblici e per il 65% i posti privati autorizzati al 2021.

Da Irpet, la conferma del carattere fortemente redistributivo della misura. L’istituto sottolinea che se il nido fosse accessibile gratuitamente a tutti, come lo è l’istruzione obbligatoria, il beneficio sarebbe maggiore per i nuclei meno abbienti. Mentre un recente studio dimostra che una retta più bassa aumenta, pur in modo contenuto, la probabilità di avere un altro figlio dopo il primo.

Come funziona Nidi Gratis

Il contributo della Regione attraverso “Nidi Gratis” integra il bonus nidi erogato dall’Inps per azzerare la quota delle rette a carico delle famiglie con Isee fino a 35mila euro. Ma mentre il bonus Inps viene concesso a rimborso, dopo che la retta è stata anticipata dalla famiglia, la Regione integra direttamente la quota che eccede il rimborso Inps (272,72 euro per Isee fino a 25 mila euro e 227,27 per Isee fino a 35 mila), praticando così lo “sconto” fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro. Ciascuna famiglia beneficia di uno sconto garantito dalla Regione Toscana fino ad un massimo di 5.800 euro per 11 mesi.

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