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Al via il nuovo anno scolastico in Toscana, la Regione ferma gli accorpamenti delle scuole

È suonata la prima campanella per 453mila studentesse e studenti toscani. Una delibera regionale stoppa il taglio agli istituti scolastici: resteranno 470

Scuola - © Sharomka

Al via in Toscana nuovo anno scolastico: sono 453mila le studentesse e gli studenti toscani tornati sui banchi venerdì 15 settembre.
Per il rientro in classe di circa 7 milioni di alunni e alunne in tutta Italia al momento non sono previste misure restrittive anti-Covid ma in una circolare il Ministero della Salute raccomanda di osservare alcune precauzioni: indossare la mascherina, se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi, lavare spesso le mani, evitare il contatto con persone fragili.

La Toscana dice no agli accorpamenti

Intanto in vista della prima campanella la Regione ha reso noto che in Toscana non ci sarà nessun accorpamento delle scuole, eccetto in caso di richieste dei territori. La Regione prosegue la sua battaglia contro il taglio degli istituti scolastici voluto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Con una delibera approvata nell’ultima seduta di giunta su proposta dell’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, ha varato gli indirizzi generali sul dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/2025.

Il provvedimento lascia invariato il numero degli istituti presenti sul territorio regionale, attualmente 470, stoppando la riduzione di 15 istituti scolastici prevista dal decreto interministeriale dello scorso 30 giugno. L’accorpamento sarò possibile solo in caso di proposte provenienti dai territori stessi o di scorporo dei plessi da un istituto scolastico ad un altro.
“Restiamo contrari a scelte che penalizzano la scuola e colpiscono in particolar modo le aree interne”, spiegano il presidente Eugenio Giani e l’assessora Nardini.

La delibera rappresenta un ulteriore passaggio del percorso intrapreso dalla Toscana per contrastare le scelte del governo ritenute “profondamente sbagliate”. A febbraio scorso infatti risale il ricorso alla Corte Costituzionale contro le norme sulla rete scolastica contenute nella legge di bilancio (l’udienza è attesa per il prossimo novembre) per violazione dei principi costituzionali che assegnano alle Regioni la competenza sulla rete scolastica.
“Con questa delibera vogliamo ribadire la nostra contrarietà sia nel merito sia nel metodo”, aggiungono Giani e Nardini, che sottolineano: “Il governo impone tagli e poi scarica sulle Regioni la responsabilità di attuarli”.

Gli psicologi toscani: migliaia di studenti a rischio ansia da rientro

Tornare in classe può non essere semplice, come sottolineano gli psicologi toscani che lanciano un appello contro il rischio ansia per gli alunni. “Migliaia di studenti toscani tra scuole dell’infanzia, primarie e superiori possono incorrere ogni anno nella sindrome da rientro sui banchi. È uno stress che diventa malessere fisico e psicologico, da contrastare con la gradualità degli impegni” spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.
La fine delle vacanze estive e il ritorno a scuola possono infatti determinare disturbi come mal di pancia, sonno agitato, scarso appetito e, nei casi più gravi, veri e propri stati di ansia e di ritiro.
Per non rendere eccessivamente traumatico questo passaggio, sostiene Gulino, serve inizialmente una via di mezzo tra i tempi dilatati delle vacanze e quelli stringenti di compiti o verifiche. “Agli insegnanti – conclude – chiediamo di non affollare di impegni il diario degli studenti, per fare in modo che riprendano confidenza con i nuovi ritmi. La calma, nelle prime settimane, è fondamentale”.

A Firenze torna il progetto Oxfam contro la dispersione scolastica

Con la prima campanella torna anche “Oxfam Back to School”,  il progetto formativo di Oxfam per gli insegnanti, gli educatori e i formatori del volontariato, attraverso nove corsi online e un appuntamento conclusivo a Firenze il 14 ottobre, al Cenacolo del Fuligno, dal titolo “A scuola tuttə bene?”.
L’obiettivo è costruire una scuola inclusiva, capace di formare cittadini consapevoli e allo stesso tempo di contrastare con efficacia povertà educativa e dispersione scolastica, che ancora oggi riguarda l’11,1% degli studenti in Toscana e uno studente straniero su tre.

“L’obiettivo posto a livello europeo è ridurre il tasso di abbandono precoce degli studi fino al 9% entro il 2030 – spiega Elisa Carboni, responsabile dell’area di lotta alla povertà educativa di Oxfam Italia – e nonostante i progressi degli ultimi anni, a livello nazionale siamo ancora al 12,7%, e anche in Toscana c’è molta strada da fare. Per questo, anche per il nuovo anno scolastico, il nostro impegno sarà rivolto a sostenere una scuola in grado di non lasciare indietro i ragazzi più fragili.”

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