Made in Toscana /LA STORIA

Pelle, moda e arte: Giorgio Linea guarda avanti. Barbara Ricchi si racconta

È la donna delle missioni impossibili, così la definisco e così le piace essere chiamata. Da trent’anni sul campo, vuole innovare la pelletteria affidandosi a giovani creativi. “Non faccio grandi numeri, ma punto a progetti di qualità. E il lavoro va pagato”

Giorgio Linea nasce nel 1984, tra le colline fiorentine dell’Impruneta. Oggi è punto di riferimento dei brand più importanti della moda per la pelletteria di lusso, un fatturato da 3,5 milioni di euro l’anno, e l’ambizione di sperimentare, creare, andare oltre gli schemi sconfinando nel design e nell’arte contemporanea. La regista di questo laboratorio permanente è Barbara Ricchi, imprenditrice e fondatrice dell’azienda insieme all’ex marito Giorgio. Trent’anni di storia che hanno creato un archivio di saperi – oggi disponibile on line a tutti i giovani creativi con myvintageacademy.com – e una solida esperienza che fa da trampolino a progetti sempre nuovi.

La storia di Giorgio Linea

1984, Cascine del Riccio, territorio di Impruneta. La lavorazione della pelle è il business di Giorgio Linea, ma non basta per crescere. Barbara Ricchi, ventenne, sa che per fare il salto serve altro: bisogna parlare con i brand della moda, intessere relazioni con i direttori artistici e puntare sul lusso.

Partono così i primi telefax e dopo quattro anni di lavoro sul campo si entra nell’olimpo della moda: Trussardi e Bottega Venta, prima, poi l’incontro con Isabella Crone, braccio destro di Tom Ford. Il nome di Giorgio Linea inizia a rimbalzare tra i creativi e diventa punto di riferimento per la pelletteria di lusso. Noemi Campbell sfila per Cavalli nel 2002 vestita di intrecci in cavallino. Il bustino iconico di Madonna al concerto del Super Bowl del 2012 è stato cucito in 12 ore nel laboratorio alla porte di Firenze.

Giorgio Linea_bustier Madonna Superbowl 2012

La chiamano la “donna delle missioni impossibili”, Barbara Ricchi lo sa e lo ripete spesso, come un mantra. Lei in quel laboratorio ci ha costruito letteralmente casa, dove vive insieme al suo cagnolino: al primo piano dell’azienda, accanto alla stanza dove dei giovani creativi assemblano un fiore fatto di pelle e stampato in 3d che si dischiude meccanicamente grazie a un sensore, c’è un corridoio  che si apre in un enorme open space, con salotto e cucina: “Qui accolgo i miei clienti, pranziamo insieme”. Poi precisa: “Non sono solo lavoro, mi diverto anche – tiene a puntualizzare ridendo – ma è la mia passione, che ci posso fare”. In effetti nulla, perché le passioni non si possono trattenere.

Tutto quel fermento che si respira nel laboratorio è per la la preparazione della fiera più importante del settore, Lineapelle a Milano (dal 19 al 21 settembre). A Giorgio Linea è affidato un padiglione , “In the making”, progettato per accogliere diversi punti di vista e professionalità, dall’arte contemporanea al design, dall’arredo alle aziende tech.  La direzione creativa è di una giovane professionista, Marika Tardio.

Marika Tardio

L’intervista a Barbara Ricchi

L’imprenditrice toscana ripercorre la sua carriera, ma soprattutto guarda avanti come ha sempre fatto. “Dicono di me che sono un po’ folle – si racconta – e forse è vero”. Dice di aver cambiato le regole nel suo campo e di credere nel lavoro di  squadra, nella collaborazione con diverse professionalità, ma soprattutto punta sulla passione e la ricerca anche nei suoi collaboratori. “Premio ad ogni progetto i miei lavoratori, perché i giovani vanno incentivati anche con il denaro. È giusto così, il lavoro si paga”, dice convinta.

La donna delle missioni impossibile si racconta.

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