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Da Pisa arriva Buildchain, il software che monitora il ciclo di vita degli edifici

Il progetto, coordinato dall’Università di Pisa e finanziato dalla Comissione Europea, permetterà una gestione migliore del patrimonio edilizio

Il professor Pietro Croce, responsabile scientifico del progetto Buildchain

Sviluppare una piattaforma digitale per tracciare il ciclo di vita degli edifici. È questo l’obiettivo del Buildchain, un progetto di ricerca coordinato dall’Università di Pisa a cui partecipano undici partner europei e finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon Europe con oltre 5 milioni di euro, di cui 681mila destinati all’Ateneo pisano.

Un sistema basato sulla blockchain

Il progetto implementerà con funzioni innovative il Digital Building LogBook (DBL) già utilizzato dal Comune di Firenze per la gestione di 2500 un edifici e con l’ausilio di un grafico della conoscenza decentralizzato (DKG), proporrà una soluzione open source basata sulla blockchain.

“L’idea di Buildchain è costruire una base di conoscenza digitale avanzata finalizzata al tracciamento di tutte le attività relative al ciclo di vita degli edifici – spiega il professor Pietro Croce, responsabile scientifico del progetto – a partire dalle direttive dell’UE riguardanti la sostenibilità, la resilienza e l’efficienza energetica del patrimonio edilizio, si intende fornire una piattaforma digitale (LogBook) in cui vari attori a diverso titolo coinvolti nella costruzione e gestione di insiemi vasti di edifici possano condividere le loro conoscenze, compresi i certificati di qualità e le credenziali, in modo che si possa registrare e tracciare ogni informazione, attività e cambiamento, anche al fine di migliorare la sostenibilità”.

Online tutte le informazioni sugli edifici

Grazie al software DKG tutte le conoscenze e le informazioni sul ciclo di vita dell’edificio potranno essere registrate, archiviate e continuamente aggiornate, fornendo strumenti per le diverse parti interessate (tecnici, costruttori, gestori, conservatori, manutentori, ecc), per pubblicare, tracciare, e aggiornare e i dati e persino introdurre modelli commerciali.

L’integrazione delle informazioni e aiuterà anche a definire le politiche di gestione del patrimonio edilizio, anche per un’allocazione ottimale delle risorse disponibili e per pianificare gli interventi per grandi popolazioni di edifici.

Il software inoltre avrà nuove funzionalità, come il monitoraggio strutturale, la vulnerabilità sismica e anche l’adattamento nei confronti dei cambiamenti climatici.

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