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Rapporto casa in Toscana, aumento da record per gli sfratti (200%)

L’assessora Spinelli alla luce dell’impatto sociale dei dati contenuti nella ricerca: “Governo agisca, occorre piano nazionale”

Case popolari ex-Longinotti a Firenze

Nel 2022, in Toscana sul fronte degli sfratti è stato registrato un +200% di richieste di esecuzione, e un +163% di esecuzioni di sfratto. E’ quanto emerge dal 12° rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio sociale regionale, in collaborazione con Anci Toscana e il settore politiche abitative della Regione.

La presentazione del Rapporto è avvenuta a Firenze; i lavori sono stati guidati dall’assessora regionale alle politiche sociali e alla casa Serena Spinelli. Gli argomenti trattati dal rapporto hanno posto l’attenzione su come il tema della casa sia centrale all’interno del sistema dei servizi sociali territoriali e nell’attuale contesto socioeconomico, nel segno di un’estrema instabilità per l’aumento dei costi dell’abitare e delle vulnerabilità sociali.

Serena Spinelli

L’emergenza abitativa è lo specchio del disagio di una fascia sempre più ampia della popolazione: crescono infatti gli sfratti e le difficoltà nel sostenere i costi dei mutui, degli affitti, delle spese per la gestione della casa, il cui aumento è causa per molti di ulteriore impoverimento.

Spinelli: “Il governo non vede le esigenze del paese”

Il Governo – ha detto nel suo intervento Serena Spinelli – continua a non vedere le reali emergenze e i bisogni del Paese. Nel 2023 ha azzerato il fondo per i contributi agli affitti e per la morosità incolpevole, che in Toscana consentivano a più di 20mila nuclei familari di attenuare le difficoltà. Allo stesso modo non si vedono segnali nella prossima manovra di bilancio: nessun investimento significativo è previsto per l’edilizia residenziale pubblica, nè per nuove costruzioni nè per le ristrutturazioni, così come per la rigenerazione urbana”.

Per Spinelli i temi dell’abitare, invece, dovrebbero stare al centro dell’agenda politica del Paese, come tassello fondamentale delle politiche di welfare. “E’ proprio a partire dalla casa, dal garantire condizioni abitative adeguate, che si deve intervenire per contrastare la povertà e le marginalità sociali” ha aggiunto.

Le misure per il sostegno all’affitto

In Toscana le risorse disponibili per il sostegno all’affitto nel 2022 ammontavano a circa 27 milioni: la parte prevalente, 22,3 milioni, proveniva dal fondo sociale per l’affitto, 3,5 milioni dal finanziamento del fondo sociale per l’affitto predisposto dai comuni, 1 milione circa dalle risorse destinate a tale utilizzo dal Fondo morosità inconsapevole. Le domande pervenute erano state 22.138 (1.975 in più del 2021, pari a un +9,7%). Nonostante l’incremento di domande la finanziaria del 2023 non ha previsto il rifinanziamento.

Con le risorse regionali – ha proseguito l’assessora – continueremo a fare il possibile per fronteggiare questa situazione, ma il Governo non può lasciare sole Regioni e amministrazioni locali. Anche oggi, quindi, rinnoviamo la richiesta forte di un piano nazionale per la casa, con risorse significative che siano in grado di accrescere il patrimonio pubblico di alloggi, di calmierare gli affitti, di garantire diritti da cui in tanti rischiano di essere tagliati fuori”.

Il patrimonio immobiliare

Dal 12° rapporto sulla condizione abitativa in Toscana, redatto dall’Osservatorio sociale regionale, emerge che il patrimonio residenziale in Toscana è pari a 2.143.831 unità, un valore pari a circa il 6% dell’intero stock nazionale.

Il mercato immobiliare

Dopo il forte arretramento del mercato immobiliare dovuto alla pandemia, nel 2022 si è confermato un rilancio delle transazioni: +6,8% delle compravendite rispetto al 2021 (il dato nazionale è del +4,7).
I mutui aperti per acquistare un alloggio apparivano invece in lieve diminuzione rispetto al 2021 (-0,5%).

Le transazioni interessate in quell’anno sono state 27.875, appena più della metà di quelle complessive. Sono cresciuti molto i mutuatari under 35 probabilmente grazie all’effetto del fondo di garanzia per la prima casa. Da sottolineare che nel corso del 2022 i tassi di interesse dei mutui sono aumentati in maniera molto marcata e che questo incremento è stato mediamente pari al 4,5% in Toscana.

L’edilizia residenziale pubblica (Erp)

Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica toscana è costituito da 5.871 edifici, che assommano 49.924 alloggi (3 alloggi ogni 100 famiglie residenti). Si contano 421 alloggi in costruzione di cui il 20% con previsione di disponibilità entro il 2023

Oltre la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono circa l’8% gli alloggi di recentissima costruzione (dopo il 2000). I nuclei residenti in alloggi di Erp sono mediamente composti da 2,38 persone, per un totale di 107.744 inquilini.

Per concludere il quadro di sintesi, le domande presentate nel corso del 2021 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi Erp sono state 20.814, e di queste quasi l’85% (17.607) hanno avuto esito positivo in termini di accoglimento. Nel 2022 le nuove assegnazioni sono state 1.029 (+2% rispetto al 2021).

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