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Roccu u stortu, 25 anni dopo ancora sul palco di Scandicci Open City

Martedì 1 luglio al Castello dell’Acciaiolo una versione inedita dello spettacolo con la regia e l’interpretazione di Fulvio Cauteruccio e le musiche di Beppe Voltarelli

Roccu u stortu – foto di Guido Mannucci

Sono passati 25 anni dal debutto in prima assoluta di “Roccu u stortu” di Francesco Suriano con la regia e l’interpretazione di Fulvio Cauteruccio e con le musiche originali de “Il Parto delle Nuvole pesanti“. Uno spettacolo ormai storico che la Compagnia Teatrale Krypton propone in una inedita versione martedì 1 luglio proprio al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci, dove tutto cominciò nell’estate 2000.

La storia di Roccu e della Brigata Catanzaro

Fu proprio “Roccu u stortu” a dare il via alla prima edizione della rassegna estiva OpenCity. Rivive sul palco la storia di Rocco Sprizzi: un soldato del 142º reggimento fanteria, 6ª compagnia della Brigata Catanzaro partito per andare a combattere nella Grande Guerra con la promessa di un pezzo di terra. Rocco è chiamato U stortu, cioè lo storto, il pazzo.

Lo spettacolo racconta la storia della Brigata Catanzaro, prima e durante la guerra, fino alla decimazione avvenuta a Santa Maria La Longa il 16 luglio 1917 quando alcuni soldati si ammutinarono. La vicenda di questo umile contadino ben esprime l’orrore per le nefandezze e le violenze della guerra.

I 25 anni di un’operina rock di successo

Questa pluripremiata “operina rock”, come fu definita dal critico teatrale Franco Quadri, è stata rappresentata in prestigiosi festival e numerosi teatri della penisola con oltre 150 repliche, prodotta anche in versione televisiva da Rai2 per Palcoscenico e trasmessa in diretta da Rai Radio3.

Fulvio Cauteruccio ha deciso di rimettere in scena Roccu u stortu a distanza di 25 anni. Il monologo di Francesco Suriano, scritto in dialetto calabrese e in lingua, con la sua crudezza e umanità, ci ricorda che dietro ogni guerra ci sono corpi, vite e memorie spezzate.

“Portare di nuovo sul palco questo spettacolo significa per me – dichiara Fulvio Cauteruccio– creare uno spazio di riflessione collettiva, in cui la voce di Roccu può ancora interrogare la coscienza di un’umanità inquieta”.

Ad affiancare sul palco Fulvio Cauteruccio, che incarna il soldato Rocco Sprizzi, ci sono il musicista e cantante Peppe Voltarelli, compositore dei brani originali della pièce e il fisarmonicista Pasquale Rimolo.

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