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Coronavirus: in Toscana più tamponi e più casi, ma il sistema sanitario regge

Sulla base dei dati dell’Agenzia regionale di sanità nell’ultima settimana la percentuale dei ricoverati sul numero dei casi positivi si sta riducendo e sono in aumento i posti letto in terapia intensiva

Sono aumentati i tamponi e di conseguenza anche i casi scoperti di Coronavirus, ma sono in crescita i casi in cui la malattia si manifesta in maniera lieve e il sistema sanitario sta reggendo bene il colpo. È questa la sintesi dell’ultima settimana di epidemia di Covid-19 in Toscana secondo le elaborazioni effettuate dall’Ars, l’Agenzia regionale di sanità.
“Fare previsioni sul numero di casi delle prossime settimane non è facile – osserva Fabio Voller, coordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’Agenzia regionale di sanità – abbiamo incrementato il numero di tamponi e quindi stiamo intercettando una quota di casi maggiore, anche se spesso con sintomi lievi. In termini previsionali si allungano quindi i tempi in cui si verificherà il momento in cui avremo pochi nuovi casi al giorno, probabilmente verso la fine di aprile. Per quanto riguarda i ricoveri e le terapie intensive avevamo ipotizzato la fine di marzo come il momento più critico per i tassi di occupazione ed in effetti dal 25 di marzo i dati si sono fortemente stabilizzati”.

Più tamponi, più casi
Sono saliti da 3 a 13 i laboratori di microbiologia che lavorano, 24 ore su 24 in Toscana
per analizzare i test specifici Covid-19. Questo ha notevolmente ampliato la capacità di effettuare tamponi su tutto il territorio regionale: siamo passati da una media di 114 tamponi giornalieri nella settimana 1-7 marzo, a 1.045 tamponi giornalieri nella settimana 15-21 marzo, a ben 1.968 tamponi giornalieri nella settimana appena conclusa, raddoppiando quindi in una settimana l’offerta.
L’aumento dei tamponi effettuati ha ovviamente portato ad intercettare un numero crescente di casi: al 29 di marzo erano 4.122 i casi totali accertati in regione, 11 casi ogni 10.000 abitanti, contro i quasi 41 della Lombardia ed i 16 della media italiana.

Massa Carrara e Lucca le province più colpite
All’interno della regione l’epidemia sembra circolare in modo differenziato nei territori: l’Asl Toscana nord ovest è senza dubbio la più colpita – 14 casi per 10.000 abitanti (soprattutto le province di Massa-Carrara e Lucca, rispettivamente con 25 e 17 casi per 10.000 abitanti), mentre l’Asl Toscana sud est e l’Asl Toscana centro hanno entrambi poco più di 9 casi per 10.000 abitanti, ed anche l’iniziale criticità della provincia di Pistoia sembra superata. L’incremento medio giornaliero dei nuovi casi nell’ultima settimana è stato del 12%.

Casi lievi in aumento e letalità al 5,2%
Dalla piattaforma dell’Istituto superiore di sanità dei casi positivi, alimentata dai dipartimenti di prevenzione delle tre Asl toscane, che ad oggi annovera quasi l’80% delle schede, emerge che il 55% dei casi sono maschi, con un’età mediana di 59 anni e che solo il 14% ha meno di 40 anni, confermando come i più giovani non vengano praticamente toccati dal virus. Riguardo allo stato clinico registrato al momento della positività, il 10% è risultato asintomatico, quasi il 30% ha condizioni cliniche lievi, il 33% severe, quasi il 5% gravi. Quasi un malato su tre ha almeno una patologia cronica. Nell’ultima settimana emerge una quota di casi sempre più alta in condizioni lievi.
La letalità (numero di deceduti su casi positivi totali) è ad oggi in Toscana del 5,2%, contro il 15,4% della Lombardia, 11% dell’Emilia e della media italiana. Ci sono differenze marcate tra le tre Asl toscane, con la Asl Nord Ovest dove si riscontra una letalità del 6,8%, la Asl Toscana centro con una letalità del 4,8% e la Asl Sud Est con una letalità del 2,1%, in cui sono presenti tra i casi in generale molti più casi asintomatici. L’incremento della mortalità invece (deceduti sulla popolazione residente) mostra un aumento meno repentino nel tempo: solo il Veneto registra dati migliori della Toscana tra le regioni a forte circolazione del virus. 

La risposta degli ospedali: più posti letto in terapia intensiva disponibili
La percentuale dei ricoverati sul numero dei casi positivi si sta riducendo in Toscana:
si è passati dall’iniziale 50% all’attuale 33%, anche come conseguenza dell’emergere di casi lievi. 
Attualmente sono ricoverati in terapia intensiva oltre 270 pazienti, numero stabilizzato negli ultimi giorni: 135 in AV centro; 113 in AV nord ovest; 30 in AV sud est.
La vera risposta positiva è che sono attualmente disponibili in Toscana 344 posti letto intensivi e 29 subintensivi (167 AV centro; 135 AV nord ovest; 40 AV sud est). 
È in corso di allestimento il piano CROSS (la centrale operativa per le maxiemergenze) per l’estensione delle Terapie intensive approvato da Borrelli: 280 nuovi posti letto di terapia intensiva che vanno ad aggiungersi a quelli già in funzione. Alcune postazioni sono state già allestite, altre sono in corso di allestimento.
Ecco quelle già allestite: 12 a Lucca (ospedale Campo di Marte), 10 a Pisa (ospedale Santa Chiara), 6 a Siena (ospedale Le Scotte); da domani saranno allestiti ulteriori 15 posti a Careggi. Ad oggi sono stati ricevuti: 296 monitor, 103 ventilatori, 30 aspiratori, 30 pompe per la nutrizione artificiale, 10 pompe siringa, 16 ecografi, 5 barelle di biocontenimento.

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