Il team composto da ricercatori, docenti e studenti allievi della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, annuncia di essersi qualificato per competere al premio da 10 milioni di dollari “ANA Avatar XPRIZE”, gara mondiale della durata di 4 anni, dedicata allo sviluppo di un sistema avatar per “trasportare” i sensi, le azioni e la presenza dell’uomo in un luogo remoto, in tempo reale e con la prospettiva di un mondo futuro sempre più connesso.
La squadra è composta da docenti e ricercatori di due aree di ricerca dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) e dell’Istituto di Biorobotica (entrambi della Scuola Superiore Sant’Anna), rispettivamente la Human-Robot Interaction Area, coordinata dal professor Antonio Frisoli nell’ambito del Laboratorio di Robotica Percettiva PercRo, e la Artificial Hands Area, coordinata dal Professor Christian Cipriani, con 15 allievi eccellenti della Scuola Superiore Sant’Anna, impegnati a seguire i corsi di studio di ingegneria aerospaziale, meccanica, robotica, elettronica, bionica e informatica.
“Il nostro team è entusiasta di essersi qualificato perché riteniamo che questa competizione ci permetterà di dimostrare le capacità odierne raggiungibili da un sistema robotico avanzato di telepresenza”, dichiara Antonio Frisoli, leader del gruppo Sant’Anna, che aggiunge: “Il sistema consentirà di controllare a distanza un avatar robotico per partecipare fisicamente a un evento, in un luogo remoto del mondo, senza muoversi da casa oppure per salvare vite durante un’emergenza sanitaria, ad esempio intervenendo in modo sicuro senza esporsi a contaminazioni”. Un avatar in grado di fare tutto questo – ma le possibilità non si fermano qui – è l’ambizione che spinge ricercatori di tutto il mondo a competere per il montepremi di 10 milioni di dollari messo in palio da “ANA Avatar XPRIZE”.
sfoglia la galleryIl team della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa svilupperà un avatar semi-umanoide, dotato di capacità di manipolazione avanzate e di abilitazione alle interazioni multimodali remote. Sono previsti l’uso di due braccia con mani abili e di un’interfaccia esoscheletrica (indossabile) degli arti superiori per consentire una teleoperazione intuitiva con feedback tattile arricchito e preciso. Il sistema proposto, chiamato Sully, dal nome di Jake Sully, il protagonista del film Avatar, è specificamente progettato per soddisfare i requisiti di mobilità e di interazione bimanuale con altre persone. “Il sistema di manipolazione dell’avatar Sully sarà molto avanzato e basato sulle mani artificiali che da anni sono sviluppate alla Scuola Superiore Sant’Anna, nell’area ‘Artificial Hands’ dell’Istituto di BioRobotica, per le applicazioni di protesica”, sottolinea il dottor Marco Controzzi, coordinatore dello sviluppo delle mani robotiche nel team Sant’Anna.
Per “ANA Avatar XPRIZE” una giuria indipendente ha individuato le 77 squadre ammesse alle semifinali, inclusa quella della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Nel 2021 sarà dato l’annuncio dei 20 finalisti, tra i quali distribuire 2 milioni di euro per mettere a punto i progetti per l’ultima fase, nella quale gli Avatar realizzati saranno messi alla prova in scenari differenti. Al vincitore assoluto sarà assegnato il premio di 8 milioni di dollari. Per vincere la competizione, i gruppi sono chiamati a integrare multiple tecnologie emergenti per sviluppare un Avatar robotico fisico, non autonomo, attraverso il quale un operatore possa vedere, sentire e interagire con un ambiente remoto. Gli Avatar devono dimostrare la capacità di eseguire in maniera remata compiti in una varietà di scenari reali, abilitando l’operatore a percepire come se stesse agendo egli stesso in prima persona.