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“Se venisse anche l’Inferno”, ciak in Toscana per il film di Samuele Rossi

Realizzato con il sostegno del Bando Cinema e Audiovisivo della Regione Toscana, con la collaborazione di Toscana Film Commission, il film uscirà nelle sale nell’autunno 2026.

Film “Se venisse anche l’inferno”

Si stanno tenendo in questi  giorni nell’Appennino tosco-romagnolo le prime riprese del film di Samuele Rossi Se venisse anche l’inferno, prodotto da Echivisivi con Solaria Film e MYmovies e realizzato anche grazie al sostegno del Bando Cinema e Audiovisivo della Regione Toscana.

Intitolato ispirandosi ad un canto alpino Su pei monti vien giù la neve, che veniva intonato nel corso del primo conflitto bellico mondiale, il film racconta le  vicende del Partigiano Gio (nome di battaglia) deciso a resistere in solitaria, dopo essere rimasto l’unico a presidiare un rifugio di montagna sulle Alpi (le cui location sono state ricostruite sull’Appennino tosco-emiliano) a seguito di un feroce rastrellamento nazi-fascista. Sa di dover affrontare il duro inverno del 1944, nel tragico scenario della Seconda Guerra mondiale.

Dopo le prime riprese in Valle D’Aosta, Samuele Rossi ha scelto di girare in Emilia Romagna nel Comune di Fanano, sull’Appennino, nella zona di Fellicarolo (Modena), e in Toscana nel Comune di Prato, nello specifico a Villa Niccolini, destinata ad un successivo intervento di riqualificazione; infine sui comuni montani di Cantagallo e di Abetone Cutigliano – dove la troupe tornerà per la terza e ultima sessione in pieno inverno a febbraio 2026 (durante i giorni più freddi dell’anno). L’uscita del film è prevista invece per l’autunno 2026.

Realizzato con uno stile tra cinema documentario e reportage di guerra, Rossi usa la macchina da presa per seguire in presa diretta e da vicino il partigiano Gio, l’eroe popolare, solitario, del film, travolto dai più duri accadimenti.  Nel cast, figurano il giovane Luca Tanganelli, per la prima volta protagonista, (nel cast di “Alla festa della rivoluzione”, il nuovo film di Arnaldo Catinari presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma), e accanto a lui Luca Vergoni, apprezzato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia in Orfeo, del regista fiorentino Villoresi, insieme a Giorgio Colangeli, nei panni di un internato scappato dai campi di concentramento e a Giusi Merli, nel ruolo di una vedova di guerra. Al suo esordio come attore, il film vede inoltre la partecipazione straordinaria del cantautore Cisco (ex Modena City Ramblers), all’anagrafe Stefano Bellotti. Completano il cast gli attori valdostani Alice Vierin, Andrea Damarco e Giada Bessone.

Dopo Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer (candidato nel 2025 ai David di Donatello e ai Nastri d’Argento), Se venisse anche l’inferno è il primo film di finzione prodotto da Samuele Rossi, Giuseppe Cassaro e Emanuele Nespeca (Echivisivi con Solaria Film e MYmovies), con il contributo di Fondazione Film Commission Vallée d’Aoste, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, realizzato con il contributo del PR FESR Toscana 2021-2027 bando per la concessione di sovvenzioni a fondo perduto per la produzione di opere cinematografiche e audiovisive – Anno 2024 messo a disposizione dalla Regione Toscana, con la collaborazione di Toscana Film Commission, con il sostegno di BCC Valdostana e la collaborazione di Lo Conte Edile Costruzioni, che fa capo all’imprenditore pratese Manuele Lo Conte.

Oltre a segnare il passaggio di Echivisivi al cinema di finzione – dopo oltre 10 anni di esperienza nella produzione di cinema documentario – il film Se venisse anche l’inferno definisce inoltre una nuova esperienza del portale MYmovies, che lo ha co-prodotto e lo distribuirà sulla piattaforma MYmovies ONE.

Il film è tratto da un soggetto originale di Samuele Rossi ed è scritto in collaborazione con Lorenzo Bagnatori, che dopo il successo di Zvanì. Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli e Il conte di Montecristo continua a lavorare sul racconto storico. La fotografia è di Marco Minghi, la scenografia di Lucrezia Tacchella, i costumi di Sara Pellegrini, il trucco di Lisa Pascucci. Il montaggio è firamto da Ilaria Cimmino e le musiche da Giuseppe Cassaro.

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