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Segni sacri: porte aperte nei conventi di Firenze e Prato con i loro capolavori

Domenica 14 maggio venti luoghi di culto di Signa, Lastra a Signa, Carmignano e Poggio a Caiano si aprono al pubblico: tra le opere da ammirare anche la Visitazione di Pontormo

“Segni sacri” nei conventi di Prato e Firenze

Un’occasione per conoscere importanti luoghi d’arte e di storia solitamente chiusi al pubblico, alla scoperta dei tesori racchiusi nei principali luoghi di culto. È “Segni sacri”, l’iniziativa che domenica 14 maggio aprirà le porte di chiese e conventi tra Firenze e Prato, per far conoscere al grosso pubblico realtà di grande bellezza, ma che spesso non trovano posto nei tour turistici più diffusi, e conservano straordinari capolavori.

Il 14 maggio in venti chiese, pievi e conventi

L’inizativa, che è stata presentata ieri a Firenze nella sede del Consiglio regionale della Toscana, coinvolgerà venti istituti religiosi che dalle 14 alle 18 saranno aperti a turisti, cittadini e fedeli in un progetto di valorizzazione del sacro promosso dai comuni di Signa, Lastra a Signa, Carmignano e Poggio a Caiano, col patrocinio della Regione e della Curia di Firenze e Pistoia.

“Segni Sacri è un’iniziativa importante, che mette insieme quattro comuni dell’area fiorentina e pratese – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeoe permette di valorizzare un territorio facendo conoscere le chiese che non sono solo luogo di fede, ma anche luogo di cultura e arte. È un modo per far conoscere e valorizzare luoghi belli della Toscana, perché investire in cultura significa investire in libertà e tenere insieme la nostra identità.”

Capolavori di Pontormo e altri maestri

A Signa aprono le porte otto chiese e conventi, dove si trovano splendidi affreschi di artisti legati alla cerchia di Bicci di Lorenzo. Come la Pieve di San Giovanni Battista, dove ammirare le raffigurazioni della vita e dei miracoli della beata Giovann, patrona di Signa, firmati dal Maestro da Signa. O ancora la Pieve di San Lorenzo, che ospita gli affreschi di Pietro Nelli, e l’antica Chiesa di Santa Maria in Castel di Signa, dove si trova un dipinto di Sigismondo Coccapani.

“Abbiamo scelto otto luoghi da far visitare nel nostro comune che ben rappresentano la ricchezza del nostro territorio – ha detto il sindaco di Signa Giampiero Fossiche può benissimo stare accanto alla grande Firenze per storia e bellezza. Le opere che si trovano all’interno delle nostre chiese e conventi possono benissimo dialogare con i capolavori del nostro Rinascimento. Si può creare un altro polo di attrazione turistica che testimonia la ricchezza dei nostri territori e gli stretti legami che abbiamo con la città di Firenze.”

La Visitazione di Pontormo

A Lastra a Signa invece si possono visitare quattro chiese, compreso il Museo d’Arte Sacra attiguo a San Martino a Galgandi, dove spiccano le opere di Antonio Manzi, di Gentile da Fabriano e Lorenzo Monaco.

“Con questo evento valorizzeremo bellezze e luoghi sacri del territorio più o meno conosciuti – ha  spiegato la sindaca di Lastra a Signa Angela Bagnia Lastra a Signa i luoghi scelti sono la chiesa della Natività dove spiccano le opere di Antonio Manzi e le chiese di San Martino a Gangalandi, Santa Maria a Lamole e San Pietro in Selva che in comune hanno le opere di Bicci di Lorenzo, pittore del Quattrocento esponente dello stile gotico internazionale, influenzato da Lorenzo Monaco e Gentile da Fabriano.”

A Carmignano, nella Chiesa di San Michele e Francesco si può ammirare la meravigliosa Visitazione del Pontormo, una pala maestosa, fra le opere più riuscite e importanti del rivoluzionario manierista, uscito dalla bottega di Leonardo da Vinci. Suggestivi, anche, i due gioielli architettonici romanici: la pieve di San Leonardo ad Artimino e l’abbazia di San Giusto.
Inoltre alle 18.30 nella Pieve di San Leonardo ad Artimino si terrà il concerto di musica sacra di Ewa Gubanska (mezzosoprano), Tomasz GUbanski (oboe) e Tommaso Raugei (pianoforte).

Per Dario Di Giacomo assessore al turismo del comune di Carmignano è “importante aprire luoghi sacri che spesso restano chiusi e non vengono fruiti dal pubblico. L’iniziativa si svolge in primavera che è il momento di maggiore affluenza turistica e sicuramente un’operazione da ripetere in futuro magari coinvolgendo altri territori vicini che possiedono altre strutture di grande pregio artistico”.

Infine, sul territorio di Poggio a Caiano si possono ammirare opere come il Martirio di Santa Caterina di Annibale Niccolai o la Madonna del Rosario di Matteo Rosselli nella Chiesa di Bonistallo, passando per l’Incoronazione della Vergine di Alessandro Allori.

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