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Sei film per riscoprire il genio di Francesco Nuti tra comicità, poesia e malinconia

Francesco Nuti è stato uno dei volti più rappresentativi del cinema italiano degli anni ’80 e ’90. Attore, regista e sceneggiatore toscano, ha saputo unire comicità, malinconia e poesia in uno stile molto personale

Willy Signori e vengo da lontano

Sabato 17 maggio Francesco Nuti avrebbe compiuto 70 anni e Firenze gli dedica un’intera giornata ripercorrendo la vita e le opere cinematografiche che lo hanno reso indimenticabile.

Francesco Nuti, scomparso il 12 giugno 2023, è stato uno dei volti più rappresentativi del cinema italiano degli anni ’80 e ’90. Attore, regista e sceneggiatore toscano, ha saputo unire comicità, malinconia e poesia in uno stile unico e molto personale.

Per ricordare il talento unico e irriverente di uno dei volti più amati del cinema e della televisione italiana, Rai Teche propone su RaiPlay la raccolta speciale “Effetto Nuti”, disponibile a partire da venerdì 16 maggio.

La raccolta “Effetto Nuti” propone alcune delle sue apparizioni televisive più emblematiche custodite negli archivi Rai: dalla performance del 1988 a Europa, Europa, dove si esibisce con la sua “Sarà per te” poco dopo l’esperienza sanremese, alla partecipazione del 1986 a Fantastico, accanto a Ornella Muti, in un memorabile siparietto con Pippo Baudo dedicato ai baci nel cinema. E ancora, uno sketch del 1982 insieme ai Giancattivi nella trasmissione Freddissimo… Ma con Bongusto, che rievoca i primi passi della sua carriera e l’uscita del loro film d’esordio Ad ovest di Paperino.

Ecco sei film fondamentali per conoscere la sua carriera e la sua poetica.

I Giancattivi

1-Ad ovest di Paperino (1981)

È il primo film cinematografico dei Giancattivi, il trio comico formato da Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Segna il debutto di Nuti sul grande schermo e mostra già i tratti distintivi del suo stile: ironia surreale, malinconia, comicità toscana venata di riflessione. Il film è una sorta di diario frammentato della vita di tre giovani toscani disillusi, senza una vera direzione nella vita.

2-Io, Chiara e lo Scuro (1982) – regia di Maurizio Ponzi

È il film che lo consacra al grande pubblico. Nuti interpreta Francesco, un giocatore di biliardo tormentato, in una storia tenera e ironica che mescola sport, amore e solitudine. Il suo stile malinconico comincia a delinearsi chiaramente qui.

3-Casablanca, Casablanca (1985) – regia di Francesco Nuti

Il suo esordio alla regia è un successo strepitoso. Riprende il personaggio di “Io, Chiara e lo Scuro”, ma con maggiore maturità narrativa e stilistica. È un film che conferma il suo talento e lo afferma come autore completo.

Caruso Pascoski

4-Caruso Pascoski (di padre polacco)” (1988) – regia di Francesco Nuti

Commedia surreale e romantica che rappresenta il suo stile inconfondibile: ironico, introspettivo e poetico. Il personaggio di Caruso è forse quello che più incarna il “Nuti” cinematografico: fragile, buffo, profondamente umano.

5-Willy Signori e vengo da lontano (1989) – regia di Francesco Nuti

Un film più riflessivo, con toni drammatici. Parla di morte, amore e rinascita. È considerato uno dei suoi film più maturi e intensi, e contiene momenti di grande poesia visiva e narrativa.

6-Donne con le gonne (1991) – regia di Francesco Nuti

È l’ultimo grande successo commerciale della sua carriera. La commedia gioca con i ruoli di genere e mostra un Nuti più cinico, ma ancora capace di grande ironia. Segna anche l’inizio di un lento declino artistico.

Io, Chiara e lo Scuro

 

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