Sarà un’estate ancora positiva per il turismo in Toscana, ma con una crescita contenuta (+0,3%), trainata dalle presenze straniere e con una domanda italiana frenata dall’inflazione. Positive invece le indicazioni sui primi 5 mesi del 2025, con un +1,1% rispetto ad un anno fa. Questi i dati salienti evidenziati dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Toscana Promozione Turistica, su un campione di 606 imprese del settore.
“La crescita stimata, seppur più contenuta rispetto agli anni precedenti, è un segnale positivo: dimostra che il nostro sistema turistico continua a funzionare, soprattutto grazie all’apporto della domanda internazionale che continua a premiare la qualità e l’unicità della nostra offerta – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – è evidente però come l’inflazione stia incidendo sulla capacità di spesa dei turisti italiani. Questo ci impone di tenere alta l’attenzione e continuare a lavorare su politiche di promozione efficaci e su un’offerta sempre più sostenibile, diversificata e accessibile. Dobbiamo rafforzare il legame tra turismo e territorio, valorizzando anche le aree meno battute, come quelle rurali, collinari e termali.”

Tra giugno e agosto 5,8 milioni di turisti e 22 milioni di pernottamenti
Complessivamente i turisti stimati in arrivo nel periodo giugno-agosto ammontano a oltre 5,8 milioni, i pernottamenti dovrebbero aggirarsi sui 22,1 milioni. C’è fiducia, da parte delle imprese, per un risultato migliore grazie agli arrivi last minute.
Le presenze italiane dovrebbero calare (-0,5%) e toccare quota 10,5 milioni in termini assoluti. Quelle straniere invece sono stimate in aumento (+0,9%) e attestarsi su 11,6 milioni, con un’incidenza che passerebbe dal 52,3% al 52,6% rispetto all’anno scorso.
Il movimento degli ospiti nelle strutture alberghiere è stimato in crescita (+0,6%), le prenotazioni dall’estero salgono dell’1,7%, quelle italiane calano dello 0,8%. Sostanzialmente stabile il dato per le strutture extralberghiere (+0,1%). Anche qui, flessione della domanda italiana (-0,3%) e aumento di quella straniera (+0,4%).
Città d’arte e località balneari le più richieste
La previsione dei flussi turistici nelle strutture ricettive delle città e centri d’arte indica un +0,8%. Anche in tal caso a far da traino è la domanda straniera (+1,4%), mentre flette quella italiana (-1,3%). Positivo il dato anche per le località del balneare (+0,3%), con un +1,6% di stranieri ed un -0,3% di italiani. Non varia, rispetto ad un anno fa, il dato per le aree rurali e di collina, mentre è previsto un calo per le imprese delle località di montagna (-0,7%), ad “altro interesse” (-0,3%) e termale (-1,7%).
Per quanto riguarda le nazionalità prevalgono ancora i turisti europei con aumenti da Francia, Polonia, Germania, Olanda, Svizzera a UK. Tra i mercati extraeuropei segno positivo per il mercato statunitense, australiano, canadese, brasiliano e cinese.