Al Museo degli Innocenti di Firenze sarà possibile fare un vaggio indietro nel tempo e vivere l’atmosfera spumeggiante della Belle Époque e la magia di Parigi di fine Ottocento.
Fino al 22 febbraio 2026 sarà aperta la mostra “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque” che ospiterà le operedell’artista francese testimone privilegiato di un periodo storico indimenticabile che univa progresso, divertimento, cinema nascente e una cultura visiva che ha rivoluzionato la grafica pubblicitaria.
Era l’epoca della spensieratezza, dell’arte che invade i boulevard, dei caffè frequentati da pittori, scrittori e ballerine, delle prime luci elettriche e della nascita della società di massa.
In questo fermento culturale nasce e si afferma Henri de Toulouse-Lautrec, figura unica nel panorama artistico europeo: pittore, illustratore e innovatore grafico, che ha saputo catturare con sguardo ironico e profondo la vita notturna e lo spirito bohémien della Parigi di Montmartre.
Frequentatore assiduo di locali come il Moulin Rouge, Lautrec seppe trasformare il mondo della notte, fatto di spettacoli, teatri, café-concert e figure marginali come prostitute, ballerine e chansonnier in arte.
I suoi manifesti pubblicitari, realizzati con una tecnica litografica innovativa sono divenuti vere e proprie icone visive della Belle Époque.
Lo stesso Henri de Toulouse-Lautrec proclamava “L’affiche, il y a qu’ ça” – “Il manifesto, nient’altro conta”.

Al Museo degli Innocenti viaggio multisensoriale a Parigi
Tra le opere più celebri esposte prestate dalla Collezione Wolfgang Krohn di Amburgo, si potranno ammirare litografie a colori come Jane Avril del 1893, manifesti pubblicitari come Troupe de Mademoiselle Églantine del 1896 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893, disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali.
A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la mostra presenta anche lavori di altri grandi protagonisti della Belle Époque e dell’Art Nouveau.
Un vero e proprio viaggio visivo tra eleganza e innovazione, dove spiccano le seducenti figure femminili di Alphonse Mucha, i manifesti vivaci e coloratissimi di Jules Chéret e le suggestive atmosfere di Georges de Feure.
Completano il percorso le raffinate opere di Frédéric-Auguste Cazals, Paul Berthon e altri straordinari artisti che hanno saputo trasformare la grafica in arte.
A completare l’allestimento, un ricco apparato di fotografie, video e arredi d’epoca, che trasportano il visitatore in un viaggio multisensoriale nella Parigi tra il 1880 e il 1900.

A Firenze una finestra sulla Belle Époque
La mostra non è solo un omaggio a Toulouse-Lautrec, ma anche un’occasione per esplorare la Belle Époque in tutte le sue sfaccettature: un’epoca di contrasti, di sogni e di rivoluzioni culturali.
Mentre l’Europa viveva un periodo di relativa pace e progresso, Parigi diventava la capitale del piacere e dell’avanguardia, dove architettura, pittura, arredamento, scultura e musica erano invasi da rimandi alla natura, al mondo vegetale e emergeva un’immagine nuova della figura femminile.
Concepita come “arte totale”, l’Art Nouveau nata a Parigi diventa Tiffanynegli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna e s’impone rapidamente anche in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento.
La mostra racconta questo clima unico, intrecciando arte, società e cultura visiva. Un ricco apparato di fotografie, video, costumi e arredi d’epoca, trasporteranno il visitatore in un viaggio multisensoriale nella Parigi tra il 1880 e il 1900, un’epoca in cui arte, tecnologia, libertà espressiva e nuove forme di intrattenimento gettarono le basi del mondo moderno.
