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35 meraviglie toscane riaprono le porte grazie alle Giornate FAI di Primavera

Sabato 23 e domenica 24 marzo un viaggio imprevedibile e pieno di sorprese nel patrimonio culturale, naturale e paesaggistico toscano

Sabato 23 e domenica 24 marzo in tutta la Toscana tornano le Giornate Fai di primavera che permetteranno di visitare 35 luoghi di arte, bellezza e storia, segreti o poco noti, solitamente chiusi al pubblico.

Curare il patrimonio raccontandolo è questa la missione del FAI, che si impegna tutto l’anno per realizzare nelle sue giornate un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, tante storie che insegnano, ispirano e commuovono e che sono possibili grazie alla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati.

I “narratori” saranno gli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti, 16mila in tutta Italia, appositamente formati per far scoprire le meraviglie del territorio.

Dai borghi alle chiese, dalle fortezze ai palazzi storici, dai parchi alle imprese storiche fino all’incredibile rifugio antiaereo della Martana in provincia di Massa, le Giornate FAI di primavera saranno un viaggio imprevedibile e pieno di sorprese nel patrimonio culturale, naturale e paesaggistico toscano, un patrimonio che appartiene a tutti e che ci rende tutti più ricchi.

“Ringrazio il Fai che ci aiuta a far conoscere la Toscana più bella e spesso nascosta – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Penso per esempio alla Fortezza medicea di Lucignano che insieme alla sindaca Roberta Casini abbiamo posto tra le ristrutturazioni delle Città murate, da cui si ha uno sguardo sulla Valdichiana che è unico. L’azione del Fai – ha aggiunto Giani – corrisponde al nostro indirizzo sulla Toscana diffusa, che non è solo grandi musei e città che richiamano milioni di turisti. Noi vogliamo promuoverla nella sua interezza. Del resto se misuriamo l’attrattività attraverso i social, a livello internazionale siamo la prima regione d’Italia”.

La Presidente FAI Toscana, Rosita Galanti Balestri ha dichiarato: “Siamo giunti alla XXXII edizione delle Giornate FAI di Primavera. Ringrazio il Presidente Giani che ancora una volta ci ha fatto l’onere di accoglierci nel prestigioso Palazzo della Regione. La nostra presenza è la testimonianza dell’attenzione con la quale la Regione riconosce la mission del FAI. Ringrazio i comuni, gli Enti, le istituzioni, i privati proprietari dei beni che hanno permesso queste aperture con le quali si racconterà la nostra bella regione. In Toscana saranno aperti 35 luoghi che rappresentano l’identità regionale, sotto molteplici aspetti. Visiteremo palazzi delle istituzioni e dimore private, stabilimenti produttivi, borghi, parchi, chiese. Un ringraziamento a tutte le delegazioni, ai, gruppi, ai volontari, agli apprendisti Ciceroni che sono la grande forza di queste Giornate e senza tutti loro non sarebbe possibile realizzarle. Ringrazio il Rotary club Distretto 2071 per il contributo nell’azione di volontariato. Altresì ringrazio la Croce Rossa e i Carabinieri in congedo sempre al nostro fianco”.

Fortezza Medicea di Lucignano

Ecco le 35 aperture toscane

Ad Arezzo un percorso porterà alla scoperta della storia di tre palazzi oggi sede di servizi al cittadino: Palazzo Pretorio, sede della Biblioteca Comunale Città di Arezzo, Palazzo Albergotti edificio, risalente al ‘300, sede dell’Archivio di Stato, e il Palazzo delle Poste imponente e rappresentativo. Mentre a Lucignano sarà riaperto il chiostro e la splendida Fortezza medicea, chiusa da oltre 50 anni.

A Firenze apre al pubblico Palazzo Buontalenti che non è accessibile al pubblico, essendo la sede di una istituzione accademica internazionale. Apriranno anche Palazzo Marucelli Fenzi, e in occasione dei cento anni dell’Università di Firenze la sede del Rettorato, dove si potranno ammirare la statua di Galileo e l’Aula Magna.

A Montelupo Fiorentino sarà aperto l’Archivio Museo Fondazione Vittoriano Bitossi, e a Scarperia e San Piero lo Spazio Brizzolari un piccolo angolo newyorkese immerso nel territorio del Mugello.

In provincia di Grosseto a Capalbio aprirà il Giardino dei Tarocchi, capolavoro di Niki de Saint Phalle. Mentre a Castel del Piano si terrà una vita guidata nel borgo per visitare le “celle”. Il sistema “Cella” è stato protagonista del primo contratto mezzadrile nell’821, fu una modalità di gestione dei poderi abbandonata solo pochi decenni fa.

A Livorno saranno aperti il parco di Villa Maurogordato e il Parco di Villa Rodocanacchi. Sarà visitabile anche la sede dell‘azienda Kayser che realizzava confezioni per signora e che oggi si occupa di progettazione, produzione, collaudo e assistenza di sistemi per la ricerca aerospaziale, sistemi e sottosistemi satellitari, sistemi avionici per la difesa per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

A Lucca apriranno le loro porte la chiesa di Santa Caterina, il Gabinetto di storia naturale del Liceo Classico Machiavelli e la Pieve di San Giorgio a Brancoli. 

Durante le Giornate FAI di Primavera a Bagni di Lucca solo per gli iscritti FAI sarà possibile visitare il laboratorio artigianale della ditta “Arte Barsanti” e gli stabilimenti della ditta Euromarchi SRL. In particolare sarà possibile visitarne la sala espositiva, in cui sono raccolti i migliori esempi della produzione dal passato e una raccolta di documenti e oggetti storici che raccontano la storia e l’evoluzione dell’azienda.

In provincia di Lucca sarà aperto al pubblico anche il Museo d’arte sacra di Camaiore che conserva la Vergine Annunciata di Matteo Civitali. 

Spazio Brizzolari

In provincia di Massa saranno visitabili due “gioielli” imperdibili: il Museo Entologico delle Apuane Luigi Bonacoscia che conserva una tipografia, un pronto soccorso, una zona di lavorazione della terra e di olivicoltura, una cantina, una cucina e innumerevoli reperti. E l’incredibile Rifugio antiaereo della Martana un’opportunità unica per comprendere lo stato d’animo in cui viveva la popolazione durante gli allarmi aerei; le fotografie e le video interviste che vengono proiettati all’inizio della visita raccontano l’esperienza della guerra da chi veramente l’ha sperimentata sulla propria pelle.

In provincia di Pisa, a Cascina sarà aperta il monastero fortezza della Badia di San Savino, mentre a Pisa un itinerario porterà i visitatori nel quartiere di Kinzica, a sud dell’Arno, teatro della vita delle tre donne di cui sarà raccontata la storia. Secondo la leggenda Kinzica era una fanciulla che salvò Pisa dal pirata Musetto.

Durante le Giornate FAI di Primavera riaprirà l’Oratorio del Santissimo Rosario di Castelvecchio (Pescia, Pistoia) questo piccolo gioiello, di solito non visitabile, per i visitatori che saranno accompagnati sia da narratori FAI che da “guide” locali che sveleranno il particolare rituale delle “vescie” che veniva allestito all’interno dell’Oratorio nel periodo pasquale. Sarà un viaggio nell’architettura romanica grazie ai Ciceroni del Fai che racconteranno la Pieve di Castelvecchio e le leggende della zona che erano dette le “canzone” (al singolare la canzona).

A Pistoia saranno aperti sabato 23 e domenica 24 marzo la Chiesa dei Santi Prospero e Filippo Neri, Palazzo De’ Rossi e Palazzo Reali Vannucci. 

A Prato aprirà le sue porte il teatro del Fabbricone forse del più rappresentativo esempio cittadino di archeologia industriale, sia per le dimensioni, sia per la tipologia e le qualità dei componenti architettonici, sia per le originarie caratteristiche di lavorazione a “ciclo completo”. Per l’occasione della giornata del FAI verranno aperti locali di particolare pregio ed importanza che vengono ormai usati solo raramente.

A Siena le Giornate FAI permetteranno di visitare la Chiesa delle Carceri di Sant’Ansano e la Chiesa di San Niccolò al Carmine che conserva San Michele che caccia gli angeli ribelli di Domenico Beccafumi (1526-35).

Infine a Radicondoli (in provincia di Siena) un itinerario nella Riserva naturale di Cornocchia, dove sarà possibile vedere i cavallini di Monterufoli: usati nella zona fin da tempi antichi,  animali intelligenti, docili e resistenti, molto adatti a territori impervi.

S. Ansano delle Carceri

 

 

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