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Furla lancia Progetto Italia, fucina creativa e produttiva immersa nel Chianti

Grazie ad un investimento da 30milioni di euro, Furla ha realizzato il nuovo stabilimento a Barberino Tavarnelle. Diventerà punto di riferimento per la creatività e la valorizzazione del made in Italy

Furla, azienda bolognese di pelletteria, ha una nuova casa, si trova immersa tra le colline del Chianti e punta a diventare il cuore della creatività e della valorizzazione del patrimonio manifatturiero made in Italy.

Non c’è stato il taglio del nastro, brindisi o foto di rito per Furla Progetto Italia. Il nuovo polo costruito nella zona industriale della Sambuca (nel comune di Barberino Tavarnelle) è già operativo. I tre edifici destinati a uffici, produzione e logistica coprono più di 18mila metri quadrati su un’area di 43mila, in quello che rappresenta la perfetta sinergia tra design, innovazione e sostenibilità ambientale.

Il complesso, progettato dallo studio Geza di Udine si armonizza e integra con l’ambiente circostante grazie alle strutture di diverse altezze, patii e tetti verdi con un filare di cipressi che segna l’ingresso. Al rispetto della natura si inserisce l’attenzione per la sostenibilità dell’edificio per questo sono stati installati pannelli solari fotovoltaici e termici, luci a led, pitture che riducono gli inquinanti e un sistema di raccolta dell’acqua piovana da riutilizzare per irrigare il giardino. La filosofia alla base è proprio quella olistica finalizzata infatti a minimizzare l’impatto delle attività industriali sul territorio circostante.

Con Progetto Italia, Furla punta così a valorizzare l’artigianalità del settore e rilanciare le produzioni made in Italy tanto apprezzate in Asia e in Giappone, mercati che per il brand bolognese valgono più del 60% del fatturato.

In termini economici l’investimento dell’azienda bolognese è stato di 30 milioni di euro e questa nuova sede è, allo stesso tempo, polo produttivo, creativo, di ricerca, sperimentazione e formazione. Qui infatti lavorano 130 dipendenti, ma già dal mese di settembre, Furla ricomincerà ad assumere e tra tre anni confida di occupare a Barberino Tavarnelle 250 dipendenti in totale.

All’interno dell’hub ci sarà anche la “Furla Academy”, programma formativo avviato nel 2018 in partnership con ITS Mita, con l’obiettivo di diffondere e tramandare il know-how manifatturiero dell’azienda. Qui i giovani artigiani avranno accesso ad un percorso di studi, corsi tecnici, pratici e di alta specializzazione finalizzati alla comprensione dell’intero processo produttivo, dalla prototipazione alla modellistica in laboratorio. Ci vogliono circa 5 anni per formare un artigiano specializzato in pelletteria. Grazie all’Academy gli studenti potranno acquisire le competenze specifiche di questo mestiere e dei processi produttivi, a cui potrà seguire la possibilità di entrare a far parte dell’organico di Furla.

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