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Siti orfani, finanziati 14 interventi di bonifica e ripristino ambientale

Assegnati alla Toscana 39 milioni dal Pnrr e dal programma nazionale per agire in realtà potenzialmente contaminate

Intervento di bonifica - © 99Art/Shutterstock

Quattordici interventi di bonifica e ripristino ambientale per siti orfani, cioè contaminati o potenzialmente tali sono stati destinati alla Toscana. Le realtà in cui non è facile risalire al responsabile dell’inquinamento, o se individuato non provvede agli interventi di bonifica, arrivano dal Pnrr (33 milioni) e dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani(quasi 6 milioni).

Il completamento degli interventi dovrà avvenire entro il primo trimestre 2026. I siti proposti e approvati sono: Miniere di Calamita (Capoliveri, LI) – 2,67 milioni, Ex Metalcromo (Barberino Tavarnelle, FI): intervento a cui provvederà la regione Toscana – 600 mila, Ex Poligono di Tiro (Località Campolungo, Murlo, (SI) – 560 mila, Area Mineraria ex Edem (Pietrasanta, LU) – 2,625 milioni, Ex area mineraria Puppaio 2 (Rio Marina, LI) – 1,25 milioni, Ex Deposito Gomme (Villa Grande dei Boschi, Rapolano Terme, SI) – 1,3 milioni, Ex Decoindustria (Cascina, PI) – 5,1 milioni, Ex Cava Paterno (Vaglia, FI) – 6,4 milioni, Brusigliano (PT)  – 1,67 milioni, Buca degli Sforza (Massa) – 11 milioni.

Invece, i circa 6 milioni di euro assegnati dal ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’ riguardano 8 interventi, 4 dei quali già previsti tra quelli finanziati dal Pnrr. In questo caso la conclusione degli interventi dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2025. Ecco il dettaglio: Ex Sirac (Scandicci, FI) – 2,645 milioni, Laghetto Muraglione (Abbadia San Salvatore, SI) – 1,81 milioni, Vasche flottazione (Pietrasanta, LU) – 415 mila, Club Ippico Pian del Lago (Monteriggioni, SI) – 100 mila, Ex Decoindustria (Cascina, PI) – 173 mila, Ex Cava Paterno (Vaglia, FI) – 189 mila, Brusigliano (PT) – 280 mila, Buca degli Sforza (Massa) – 200 mila.

Si tratta del finanziamento più consistente destinato alla bonifica dei siti inquinati mai assegnato alle regioni italiane – ha commentato il presidente Eugenio GianiIl Pnrr permetterà, con le maggiori risorse messe a disposizione, di completare alcuni degli interventi inclusi tra quelli finanziabili con il Programma Nazionale. Una sfida importante e impegnativa per il sistema pubblico toscano, data la complessità dei procedimenti di bonifica in generale e, in particolare, vista la complessità di molti degli interventi proposti. Tuttavia è un’occasione unica ed una sfida da portare a compimento”.

Il tema legato alle bonifiche, fondamentale per la Regione, è un po’ la cenerentola del Pnrr – ha detto l’assessora all’ambiente Monia Monni – perché si tratta di interventi che non hanno tempi certi di esecuzione, mentre il Pnrr ne pone molto stretti. Rappresentano una leva importantissima in termini di benessere, salute e qualità dell’ambiente, ma anche in termini di sviluppo del territorio perché ci permettono di restituire agli usi legittimi aree compromesse dal punto di vista ambientale. Il finanziamento totale è importante perché consentirà di dar luogo a interventi significativi ed in molti casi attesi da lungo tempo”.

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