© Comune di Minucciano

Storie /Il bando

Minucciano a caccia di nuovi residenti: 1200 euro all’anno per ripopolare il borgo in Garfagnana

Il Comune ha lanciato il bando che stanzia il contributo per sei anni per chi si trasferisce qui, previlegiando i giovani e le famiglie: una ricetta contro lo spopolamento simile a quelle attuate a Vergemoli e Radicondoli

Un contributo di 1200 euro all’anno, per sei anni, per pagare l’affitto o l’acquisto di una casa a Minucciano. A stanziarlo è il piccolo Comune della Garfagnana, 1800 abitanti immersi nel cuore del Parco Naturale delle Alpi Apuane, che cerca così di combattere lo spopolamento e attrarre nuovi residenti.

Il bando resterà aperto fino al 7 ottobre: potrà fare domanda chiunque voglia trasferirsi a Minucciano (o ci sia già venuto a vivere nel corso del 2024), nel caso le richieste superino le risorse stanziate in bilancio dal Comune verrà effettuata una classifica che previlegerà i giovani under 45 e le famiglie con figli piccoli.

L’idea della giunta comunale guidata dal sindaco Nicola Poli è infatti quella di riportare sul territorio nuclei familiari giovani, anche per ripopolare le scuole locali. “Il nostro primo desiderio è interrompere l’emorragia demografica con queste misure, poi se riusciremo anche ad aumentare il numero dei residenti è positivo – ha spiegato il primo cittadino Poli – l’effetto indiretto spero sarà anche quello di portare nuovi ragazzi a dare linfa alle nostre scuole.”

Di sicuro non manca la bellezza in questo comune incastrato tra la Garfagnana e la Lunigiana, dove sono state anche rinvenute alcune delle antichissime statue stele poi musealizzate a Pontremoli. Chi approfitterà dell’incentivo comunale per diventare un abitante di Minucciano potrà vivere luoghi meravigliosi come il Lago di Gramolazzo, il borgo di Gorfigliano e la Val Serenaia, che ogni anno in estate attraggono turisti da tutto il mondo.

Il lago di Gramolazzo

La rinascita dei borghi con incentivi ad hoc, da Vergemoli a Radicondoli

Quello di Minucciano è solo l’ultimo esempio di come i borghi toscani negli ultimi anni stiano cercando di attrarre nuovi residenti con incentivi ad hoc.
Una ricetta di successo già sperimentata ad esempio sempre in Garfagnana a Fabbriche di Vergemoli, che nel 2020 con il progetto “Case a 1 euro” ha regalato abitazioni abbandonate o da ristrutturare a chi si trasferiva qui: in 4 anni ha guadagnato così 36 nuovi abitanti e ha festeggiato lo scorso settembre il primo bambino nato qui dopo dieci anni.

O ancora WivoaRadincoli, il progetto lanciato dal Comune di Radicondoli, in provincia di Siena, che dal 2020 ha investito 360mila euro in contributi dedicati a chi acquista la prima casa o la prende in affitto, riuscendo così ad invertire la discesa demografica con al momento circa 60 residenti in più.

Anche la Regione Toscana è andata in questa direzione con il bando “Residenzialità in montagna 2024″ lanciato questa estate con l’obiettivo di incentivare chi vuole andare a vivere nelle aree montane toscane, offrendo ben 30mila euro per comprare una casa e trasferisi in un piccolo comune montano sotto i 5mila abitanti.
Iniziative importanti per garantire un futuro ai borghi delle aree interne della Toscana.

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