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Pietrasanta si candida a Capitale dell’arte contemporanea 2027: inviato il dossier al Ministero

La candidatura rappresenta non solo un traguardo ambizioso, ma anche il naturale sviluppo di un’identità culturale ormai radicata nel tessuto urbano e nella vita quotidiana della città

Blue Banana, Pietrasanta

Nel cuore della Versilia, Pietrasanta si candida a diventare la nuova Capitale dell’Arte Contemporanea, un riconoscimento che suggella decenni di dialogo fecondo tra creatività, artigianato e sperimentazione.

Conosciuta come “la piccola Atene”, questa città della costa toscana ha saputo coniugare il suo glorioso passato scultoreo con una visione artistica proiettata al futuro, attirando artisti di fama internazionale come Fernando Botero, Jeff Koons e Igor Mitoraj che l’hanno scelta come base lavorativa dove dare vita alle loro sculture.

Il sindaco Alberto Stefano Giovannetti ha annunciato che è stato inviato al ministero della Cultura il dossier per la candidatura di Pietrasanta a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. 

La candidatura rappresenta non solo un traguardo ambizioso, ma anche il naturale sviluppo di un’identità culturale ormai radicata nel tessuto urbano e nella vita quotidiana della città.

Le giraffe di Sandro Gorra a Pietrasanta – © Salvatore Bruno

“È con orgoglio e gratitudine per tutti coloro che hanno lavorato con noi, in questi mesi, che posso, finalmente, annunciare l’invio al ministero della Cultura del dossier di candidatura della nostra città a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 sottolinea Giovannetti -. Un progetto che abbiamo costruito insieme, raccogliendo dalle forze buone di Pietrasanta, della Versilia, della Toscana e di altre città italiane e straniere idee, suggerimenti e punti strategici da sviluppare per raccontare la nostra storia. La storia di una città che non solo custodisce le proprie radici ma è proiettata al futuro, aperta alla sperimentazione e pronta ad accogliere nuove proposte e linguaggi”.

Il sindaco spiega anche che: “per regolamento non è possibile scendere nel dettaglio del dossier, composto da circa 40 progetti ‘esterni‘ che vanno ad arricchire le 5 linee portanti individuate dal Comune. Ma possiamo dire che è un mosaico di proposte innovative, eventi stimolanti e collaborazioni internazionali per rendere l’arte contemporanea accessibile a tutti, dai più giovani ai meno esperti: abbiamo messo nero su bianco la ricchezza del nostro patrimonio artistico, la vitalità delle nostre istituzioni culturali, la maestria dei nostri artigiani e l’entusiasmo della comunità artistica che ha scelto Pietrasanta come base per dare corpo alla propria creatività”.

Secondo Giovannetti, “la candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea, però, non è un traguardo ma un punto di partenza. È un’opportunità straordinaria per valorizzare il lavoro di artisti, curatori, galleristi e di tutti coloro che ogni giorno contribuiscono a rendere così vibrante il nostro sistema-cultura; per stimolare la crescita culturale e sociale, offrendo nuove occasioni di apprendimento, partecipazione e inclusione; per promuovere un dialogo aperto e costante tra tradizione e innovazione, tra il nostro passato e le sfide del futuro. Sappiamo che la strada è ancora lunga: ora, dobbiamo continuare a lavorare insieme e a promuovere la nostra candidatura con passione, per dimostrare all’Italia che Pietrasanta è la scelta giusta per rappresentarla come Capitale dell’arte contemporanea”.

Park Eun Sun
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