Un percorso partecipato, formativo e innovativo per affrontare con nuovi strumenti le sfide poste dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico. Si è concluso oggi al Cinema della Compagnia di Firenze “Meno rischio in Toscana – Nuove soluzioni contro alluvioni e frane”, il progetto regionale nato per rafforzare la cultura della prevenzione e della gestione del rischio idraulico e idrogeologico sul territorio.
Il cammino, iniziato a marzo al Teatro Politeama di Prato, ha coinvolto enti locali, professionisti, associazioni di categoria, studenti e cittadini attraverso un ciclo di otto webinar tematici che hanno registrato una media di circa 900 partecipanti per ciascun incontro. Un segnale forte dell’interesse diffuso e della consapevolezza crescente verso temi che, complice la crisi climatica, riguardano ormai la quotidianità di tutti.
Durante l’evento sono stati consegnati gli attestati ai soggetti che hanno completato il percorso formativo, diventando ufficialmente “enti formati” sui temi del rischio idraulico e da frana. Riconoscimenti anche per i membri del Comitato Scientifico, istituito in seguito agli eventi alluvionali del novembre 2023.
A prendere parte alla giornata conclusiva sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessora alla protezione civile, difesa del suolo e ambiente Monia Monni, e il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, insieme ai rappresentanti di ANCI, UPI e ANBI Toscana, della rete del volontariato e delle professioni tecniche.
“Solo pochi anni fa le opere di difesa del suolo erano considerate secondarie, oggi sono in cima alle priorità grazie a una sensibilizzazione crescente – ha sottolineato Giani –. La partecipazione così ampia a questo percorso dimostra che è possibile costruire dal basso una nuova cultura della prevenzione. Ecco perché porteremo avanti la legge per istituire i Piani di Adattamento ai Cambiamenti Climatici in ogni Comune”.
Sulla stessa linea l’assessora Monni, che ha evidenziato la necessità di superare la logica della “sicurezza idraulica assoluta”. “Il rischio zero non esiste – ha detto –. L’acqua va governata anche quando esce dagli argini. Per questo stiamo introducendo il concetto di ‘aree a rischio non mappabile’ e proporremo modifiche alle leggi regionali 65 e 41 per rendere più efficaci gli strumenti di governo del territorio e prevenzione”.
Mazzeo ha invece sottolineato il valore democratico della protezione civile. “Non è materia solo per tecnici – ha detto –. Riguarda tutti noi, dalle famiglie agli studenti, dai volontari agli amministratori. E oggi i cittadini toscani si sentono più sicuri anche grazie a un sistema tra i più avanzati d’Europa”.
Protagonisti del progetto anche gli studenti di 14 scuole toscane, che si sono sfidati nella creazione del nuovo logo ufficiale del progetto. A vincere è stato l’istituto F. Enriques di Castelfiorentino. Premi anche per le scuole seconde e terze classificate, sia primarie che secondarie. Un modo per coinvolgere le giovani generazioni e renderle parte attiva nella costruzione di un futuro più sicuro e consapevole.